Letta qualche giorno fa, tramite l'edizione Repubblica, perché va bene tutto, ma sborsare 30 euro e passa anche no, grazie!

Mi è piaciuta molto. Perdonatemi il paragone, che forse potrà essere percepito come flame o un tentativo di far partire la classica brand war, cosa che non mi interessa fare, ma dato che questa è la risposta DC a Marvels, opera che ho letto anche abbastanza recentemente, mi viene inevitabile paragonare i due lavori e concludere che, gusto personale, preferisco questa, e non poco, ma non solo per una semplice questione di preferenza della casa editrice, dato che leggo regolarmente DC e molto sporadicamente Marvel: due approcci diversi per trattare un tema, quello della grandezza e maestosità dei supereroi, con entrambe le opere accomunate anche dallo stile realistico di Alex Ross, ma se da un lato Marvels aveva usato la trovata ingegnosa di ripercorrere, tramite il punto di vista di un uomo comune, la storia dei primi decenni di quell'universo narrativo, qui c'è una storia ex novo, con la grandezza dei nostri supereroi che viene messa in risalto quando essi si confrontano con dei nuovi supereroi, che di eroi non hanno niente, e che hanno rinunciato a tutti quei valori ed a quella purezza che li rendono tali.
Posso dire che la storia che mi ha preso maggiormente è questa, con una narrativa più chiara e concisa, ma, onestamente, un difetto che avevo trovato a quest'opera quando ho letto era proprio che i "cattivi" fossero davvero tralasciati, per nulla analizzati o trattati nell'ambito della storia, ma dopo aver letto alcuni commenti mi rendo conto che forse è proprio quello il punto, è fatto di proposito e rinforza il concetto, e questo lo rende un altro punto a favore dell'opera.
Temevo un qualcosa di pesante, eccessivamente verboso o troppo "grande" per non risultare quantomeno arduo da affrontare, invece ho trovato una storia che mi ha affascinato, per storia, disegni, sotto testi, quello che ti lascia...
Davvero davvero bella.