Ho appena finito di leggere questa storia nella stupenda versione cartonata Marvel History, e sono rimasto decisamente fulminato. L'avevo letta tanti anni fa grazie ad un Boomdotto, ma non la ricordavo così potente.
Una storia stupenda, Peter e Sergei caratterizzati in una maniera eccezionale.
La paura di Peter era così tangibile che quasi la provavo anche io (la scena del Ragno che fuoriesce dal terreno è assolutamente da brividi), e se non fosse stato per una donna forte come MJ al suo fianco, chissà come ne sarebbe uscito, tutto questo viene poi ulteriormente esaltato nella successiva L'anima del cacciatore (anche se il fattore soprannaturale stonava un pò, mi piace immaginare che si sia trattato tutto di un sogno o che Peter fosse ancora sotto l'effetto delle droghe ricevute precedentemente da Kraven, anche se a quel punto sarebbero stato epurate dall'organismo già da un pò), capisci poi di certe scelte narrative di DeMatteis dopo aver letto le note di Brighel (il discorso del predicatore non è messo lì a caso solo per Peter, ma anche per i lettori, e chi ha letto questo redazionale sa a cosa mi riferisco).
Kraven poi, è elevato come cattivo all'ennesima potenza (almeno nella prima parte della storia), con quella sua folle ossessione che lo farebbe finire di diritto all'Arkham Asylum. Salvo poi redimersi in parte lasciando alla polizia le prove che scagionano l'UR.
Stupende poi le ultime due pagine in cui riflette ancora una volta sul destino della sua famiglia e della sua amata Russia prima di compiere il gesto fatale.
L'unico personaggio che non mi ha convinto completamente è Vermin, la sua presenza nella storia non è casuale, ma credo che si potesse dire qualcosa in più, ed è per questo che aspetto una riedizione de Il bambino dentro.
