Long Wei - di Cajelli e Genovese

[Corto Maltese]

Come speravo le aspettative che avevo per il sesto numero non sono state deluse. È pieno zeppo di cliché tipici delle storie di arti marziali ma non per questo annoia mai. Sono molto curioso di vedere come prosegue, soprattutto perché finalmente sembra dipanarsi una trama generale

[toky91]

al momento sto fermo al numero 3 ma da amante delle arti marziali mi sta piacendo molto 

[BatBolo]

Io l'ho preso e letto. Mi è piaciuto molto questo numero, anche la lunga scena iniziale in discoteca. Siamo ancora all'inizio e la vicenda è acerba (così come il protagonista), però già in questo numero c'è un maggior approfondimento dei personaggi. Non vedo l'ora di leggere il seguito

Ho letto il secondo numero in ritardo, sto recuperando pian piano, le soluzioni grafiche mi sono piaciute moltissimo, ma ancora non mi ha convinto del tutto,ad esempio alla fine della lunga scena in disco mi aspettavo qualcosa di più che di una lite verbale tra criminali e non perchè ci debba essere per forza del sangue, ma, appunto, com'è stato fatto notare, è una scena molto lunga, troppo lunga per poi concluderla così. Penso si sia giocato eccessivamente con la suspense, come lettore questo mi ha logorato una lettura per il resto molto piacevole.

2 premesse riguardo al secondo numero: fa impressione come le edicole che non avevano il primo numero, non hanno nemmeno il secondo. Pensavo che le cose sarebbero migliorate a livello di distribuzione con il secondo albo, invece l'ho trovato nell'edicola dove avevo visto il primo.
Fa impressione anche la cura del prodotto fisico: non tanto nella copertina di cartone, meno pesante di altri precedenti e comunque non troppo fastidiosa, quanto nella resa del disegno e degli inchiostri, con il disegno di una pagina che si vede in trasparenza sul suo retro e con varie sbavature.
Ed è un peccato, perché invece il fumetto in sé merita eccome. Certo, l'editoriale pecca un po' nel "parlarsi addosso", in fondo premi o non premi, riconoscimenti o non riconoscimenti, hype o non hype si tratta sempre di un onesto fumetto d'intrattenimento, un po' tamarro (come ammesso da Cajelli stesso nell'articolo in fondo all'albo), divertente, con un'ambientazione originale - ma attenzione! non ancora sfruttata come promesso e come si potrebbe - ma pur sempre niente di così rivoluzionario, se non proprio nella campagna promozionale, quella effettivamente encomiabile per originalità.
Il secondo numero comunque a mio parere è anche meglio del primo, che già mi aveva convinto abbastanza: avendo la possibilità di approfondire meglio la presenza del protagonista sul territorio, e quindi di iniziare a legarlo a quella che può essere vista come la spalla, la narrazione ne guadagna e quello che abbiamo, in maniera maggiore e meglio riuscita che nel primo episodio, è davvero il noir metropolitano che viene esplicitato come genere di appartenenza della serie. Le bande rivali, i loschi interessi, i negozianti taglieggiati, il tipo cinico ma in fondo buono e Long Wei a fare la parte dell'eroe per caso. Ovviamente botte come se piovesse e scene di lotta ben illustrate da Gianluca Maconi, che fa un bel lavoro e tiene botta senza timore di confronto con Genovese del #1. Voglio dire, solo le prime tavole valgono il prezzo del biglietto, con il loro essere mute e rumorose per dare l'idea della discoteca, dove la scena è ambientata: non solo sono efficaci nel rendere l'atmosfera, ma contengono anche ingegnosi metodi di costruzione delle vignette che rende dinamico l'aspetto grafico.
Cajelli, da par suo, come detto scrive una sceneggiatura interessante e che inizia a chiarire meglio il mondo che dovrà affrontare il protagonista della serie... inoltre, i dialoghi brillanti continuano ad essere il punto forte dello sceneggiatore milanese.

Sono completamente d'accordo specie nei passaggi del "parlarsi addosso", delle trovate non ancora utilizzate come promesso e della resa concreta dell'albo.

[Auross]

Presente anche io tra i lettori di Long Wei!
In realtà ho comprato in primi 5 numeri in blocco dopo essermi incuriosito un pò alla serie e devo dire che mi sta piacendo.
Anche io sono un patito di arti marziali, quindi l'empatia col personaggio principale è stata immediata, però mi chiedo: il fumetto sta piacendo anche a chi non è appassionato di questo genere di cose?

[Corto Maltese]

Letto ora il numero 7. Degna conclusione della storia introdotta nel numero precedente, devo dire che adesso vengono inserite delle sottotrame riguardanti il passato di Vincenzo molto interessanti.
Questa miniserie, per ora, non annoia! E' davvero una bella sorpresa nel panorama fumettistico italiano

[Corto Maltese]

Letto stamani il numero 8, un po' inferiore al precedente ma principalmente per il livello inferiore di pathos nella storia. Con questo numero si ritorna sui binari del noir. La vicenda, per quanto semplice, mi è piaciuta molto. Ho apprezzato molto l'esordio in edicola del disegnatore di questo numero, veramente bravo!

[Corto Maltese]

Il numero 9 è salito subito fra i miei preferiti. Ho adorato lo stile underground del disegnatore, molto dinamico, e anche i testi, ben scritti e mai noiosi. Da 'gnurante quale sono, non conoscevo affatto l'esistenza del Corviale... davvero un altro caso malgoverno italiano.
E ora ci aspettano i tre numeri finali!

[Mordecai Wayne]

Spinto da un mio amico, che sin dal numero 1 di questa serie mi fa una capocchia tanta per provarlo, ho comprato il numero 10.
Più che altro ho notato che sia il tipo di carta per le pagine interne, e quindi la resa di stampa, che quello della copertina sono nettamente migliorate rispetto ai numeri precedenti dove sembrava che l'Aurea usasse materiale riciclato di scarto.
Nei prossimi giorni leggo per scoprire il contenuto di questa serie. Se poi mi garba recupero anche gli arretrati anche se non è che mi esaltino averli con quella qualità miserrima.

[Mordecai Wayne]

Oggi sono corso in fumetteria e ho recuperato i numeri dal 2 al 9, il primo non c'era e l'ho fatto ordinare.
Letto oggi il numero due e come prima lettura devo dire che non è affatto male.
Serie senza molte pretese se non quello di un buon intrattenimento a suon di cultura PoP. Disegni anch'essi più che sufficienti.
Peccato solo per la resa di stampa che è al limite dell'accettabile.
Devo dire che però fa parte del suo fascino. Infatti mi ricorda i film di kung fu che passavano in TV negli anni 80 che presentavano delle pellicole sbiaditissime dove nelle scene notturne a malapena capivi cosa stava accadendo.


Sent from the Fifth Dimension using the Tricorder

[Corto Maltese]

Letto il numero 10 che per ora mi è sembrato il migliore per l'intreccio e per l'originalità con cui hanno raffigurato un tema quotidiano come le code per la burocrazia. Anche il disegnatore è molto bravo anche se a volte ho trovato che il suo storytelling fosse un po' confusionario, soprattutto nelle belle scene d'azione.

[Mordecai Wayne]

Letto il primo numero che il mio fumettaro è riuscito a procurarmi.
Davvero bello. Trama e personaggi mi hanno ricordato i primi film girati ad Hong Kong da Bruce Lee, tipo The Big Boss.


Sent from the Fifth Dimension using the Tricorder

[Corto Maltese]

Letto l'undicesimo numero, niente male ma mi è piaciuto meno del decimo. Ora sono molto curioso di vedere come termineranno la miniserie nel prossimo numero!

[Mordecai Wayne]

Io sono fermo al secondo, non ho mai tempo per proseguire.

[Corto Maltese]

Vai con calma, io in fondo questo fumetto me lo son sempre letto una volta mese. Quasi tutti i numeri sono autoconclusivi quindi non ti incasini troppo fra un numero e l'altro

[Mordecai Wayne]

Ah ok, almeno quello.


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