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Magnus, il più grande - Collana Rizzoli/Lizard

Aperto da Cliff_Steele, 26 Novembre 2013, 19:06:44

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Texhnolyze

2 anni fa, ad opera della Fantagraphics e si vede, il volume è bello. 19x26 dovrebbe essere.

Sì, seguo le uscite americane perchè non si sa mai che puoi trovare qualcosa (ho Dieter Lumpen, Salammbo, Gail e ora aspetto Delirius 2 per avere tutto Lone Sloane in formato francese) e uno che lavora in una fumetteria mi ha detto che Zanardi è andato maluccio e non lo capiscono, gli sembra una brutta copia di Crumb. Eresia.
Anche Alack Sinner piace agli yankee e se Oblomov non lo avesse annunciato, avrei preso i loro 2 integrali.
Il Celestiale Bibendum:"Mi è impedito di attaccarmi alla realtà? Mi attaccherò al resto, sapessi quanto è vasto"

Perramus:"In questa lotta, non scompare solo la gente. Avete visto un tentativo di far scomparire la città stessa ..."

Otto, L'Uomo Riscritto: "Più si rendeva conto di essere legato al passato, più si sentiva libero nel presente"

Compro: Alvar Mayor 3

Solomon

#121
Beh, ci credo che buttare così i lavori di Pazienza senza un adeguato indottrinamento culturale lasci un po' spaesati gli americani. Secondo me Pompeo o Aficionados sono fumetti molto più adatti a un pubblico internazionale.

Pensavo che mai nessuno avrebbe avuto il coraggio di tradurlo.

Texhnolyze

E' un po' quello che dice Manuele Fior nell'introduzione. Comunque, era ampiamente pronosticabile.

Ritornando al Magnus autore mi mancherebbero solo le "Novelle Erotiche" rintracciabili magari nei 2 Cosmo?
Il Celestiale Bibendum:"Mi è impedito di attaccarmi alla realtà? Mi attaccherò al resto, sapessi quanto è vasto"

Perramus:"In questa lotta, non scompare solo la gente. Avete visto un tentativo di far scomparire la città stessa ..."

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Cliff_Steele

Citazione di: Texhnolyze il 03 Aprile 2019, 15:24:37
Citazione di: Cliff_Steele il 03 Aprile 2019, 10:46:13
le 110 pillole e le femmine incantate sono state tradotte anche in aaltri paesi europei, Germania, Olanda, i neri da Kriminal ad Alan Ford oltre che a produzioni francofone sono stati pubblicati anche in paesi dell'est, come pure lo Sconosciuto croato, di cui peraltro è uscito anche Full Moon negli Usa, per la Catalan, insieme a 3 volumi di Necron, I Briganti e Milady sono usciti per Metal Hurlant, ecc. ...e non dimentichiamo che Beaux Arts Magazine considera Magnus uno dei Maestri della Nona Arte, per cui ritenerlo un fenomeno solo italiano è un po' riduttivo
Sì, lo so, e se non sbaglio lo dicono pure nei volumi Rizzoli, sono stato poco chiaro, io non intendevo il semplice essere pubblicato altrove ma ho notato che è scomparso dai radar. Le Femmine e Le 110 Pillole inoltre sono storie più universali e magari avranno avuto più successo all'estero, per le altre tra la pubblicazione e la consacrazione, come è avvenuto per un Pratt, Manara, Giardino, Mattotti, Toppi, Crepax, ecc ce ne passa. Poi ovviamente è solo una mia impressione, non ho fatto una statistica  :P, ma non l'ho mai visto citare da utenti francesi, spagnoli e inglesi, né ho letto articoli a riguardo. Sicuramente Magnus negli anni '80 e '90 era considerato anche in Francia, ma ora? Come ho detto, la fetta di pubblico che va tra i 20 e i 40 anni raramente lo legge persino in Italia. Aggiungo che conosco un'intera classe di disegnatori diplomati alla Comix e Magnus lo conoscono solo per nome ancora oggi, ad anni di distanza.
Anche Pazienza recentemente è approdato negli USA e non ha ricevuto la stessa accoglienza di Crepax, ma per nulla. Anche Corto sta attualmente spopolando, ma era scontato.
Che poi sarei felice di sbagliarmi per trovare altre persone con cui parlare di Magnus, la discussione non è affatto una cosa banale: se mi sono avvicinato a lui solo pochi mesi fa è proprio perchè nessuno lo consigliava ... Ora è uno dei miei preferiti  ;)

beh...un disegnatore professionista che non conosce Magnus è un po' ignorantello...senza offesa, eh  :)

cmq...la situazione è complessa...ti cito:
Magnus è il classico autore che mescola l'alto e il basso, forse questo è il suo limite perchè nessuna delle due fazione scende facilmente ai compromessi?
secondo me Magnus è un autore 'difficile' perchè, dopo la rottura del sodalizio con Bunker, ha sempre fatto fumetto ''alto'', anche se era creato per pubblicazioni ''basse''.

gli altri autori che citi Pratt, Manara, Giardino, Mattotti, Toppi, Crepax sono ''nati'' fumettisti d'autore oppure, dopo una gavetta popolare, hanno deciso di produrre un fumetto alternativo, lontano dagli stilemi della serialità classica e studiato per pubblicazioni che rivendicavano l'alterità del prodotto.
Magnus la sua rivoluzione l'ha condotta per lo più dall'interno; se si eccettua la Milady, nata per Metal Hurlant, e le sue 2 uniche graphic novel, le 110 Pillole e le Femmine Incantate, il resto della sua produzione nasce per albi popolari: lo Sconosciuto, i Briganti, la Compagnia della Forca, Vendetta Macumba, Necron sono tutte creazioni nate per il pubblico del fumetto da edicola...ma non rispettano i canoni tipici dello stesso: i personaggi non sono raffigurazioni ideali dell'eroe o dell'antieroe, a volte non sono neanche riconoscibili come protagonisti unici della vicenda, nella loro pur breve vita subiscono trasformazioni ed evoluzioni caratteriali, la modifica dei caratteri ha valenze ed origini filosofiche, le vicende hanno spesso connotazioni socio/politiche ben precise, i dettagli sono spesso crudi e disincantati...manca totalmente l'aspetto ripetitivo e consolatorio del prodotto seriale per il grande pubblico.

riguardo alla fama all'estero...oltre alla già citata BAM, la tedesca Kunst gli ha dedicato una monografia simile alle nostrane Glittering, B.D. Bulle, la rivista annuale del festival di Angouleme ha pubblicato in anteprima la sua biografia a fumetti...insomma non è sicuramente stato ignorato dagli addetti ai lavori, anche se magari meno sotto i riflettori di altri colleghi...e a proposito di colleghi...godeva di grande rispetto; Pazienza nella sua vignetta per Frigidaire che ritraeva la scuola bolognese dell'epoca al suo fianco, insieme a Brolli, Igort, Carpinteri, aveva disegnato anche Magnus; con lui ha firmato alcuni di segni a 4 mani, sul Pazeroticus e per Fumo di China; con Giardino ha creato una ministoria di una tavola, sceneggiata e disegnata a due; ha fatto da guest artist per il finale di un fumetto di Bonvi.

secondo me, se si parla poco del Maestro è solo per mancanza di conoscenza :)




@Solomon: :lol: si...su VC ci sono tanti magnusiani hardcore  :lol:

Texhnolyze

Sì, Cliff, intendevo che il problema (se così si può chiamare il non essere sempre sotto i riflettori) di Magnus è il pubblico. È giusto quello che dici riguardo alla tendenza di Magnus nel fare fumetti "alti" ma destinati ad un uso "popolare", lo si capisce anche senza aver vissuto quell'epoca. Poi che sia rispettato dagli altri autori mi sembra il minimo.

"beh...un disegnatore professionista che non conosce Magnus è un po' ignorantello"
Beh, non l'hanno mai letto ma lo conoscono. Poi fosse solo Magnus  :asd: Magari loro hanno la scusa che più che leggere devono disegnare.
Il Celestiale Bibendum:"Mi è impedito di attaccarmi alla realtà? Mi attaccherò al resto, sapessi quanto è vasto"

Perramus:"In questa lotta, non scompare solo la gente. Avete visto un tentativo di far scomparire la città stessa ..."

Otto, L'Uomo Riscritto: "Più si rendeva conto di essere legato al passato, più si sentiva libero nel presente"

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Cliff_Steele

Citazione di: Texhnolyze il 03 Aprile 2019, 20:35:58
Sì, Cliff, intendevo che il problema (se così si può chiamare il non essere sempre sotto i riflettori) di Magnus è il pubblico. È giusto quello che dici riguardo alla tendenza di Magnus nel fare fumetti "alti" ma destinati ad un uso "popolare", lo si capisce anche senza aver vissuto quell'epoca. Poi che sia rispettato dagli altri autori mi sembra il minimo.

"beh...un disegnatore professionista che non conosce Magnus è un po' ignorantello"
Beh, non l'hanno mai letto ma lo conoscono. Poi fosse solo Magnus  :asd: Magari loro hanno la scusa che più che leggere devono disegnare.

per cartà...se uno disegna manga o supereroi, al limite ci starebbe...ma mi risulta difficile che un disegnatore che si prefigge di  creare graphic novel d'autore, tipo Gipi, Ponchione, Bacilieri, ecc. non conosca i lavori dei classici, da Pratt a Magnus, da Micheluzzi a Toppi, da Crepax a Battaglia, ecc...

sarebbe un po' come scrivere un romanzo avendo letto solo Fabio Volo e dei manuali di cucina...magari esagero, eh...ma tutti i più grandi autori hanno avuto come riferimento dei Maestri del passato.

Texhnolyze

Insomma, Cliff, il problema principale è assecondare l'editore oggi per trovare spazio. Poi è assodato che un fumettista legge molto meno di un lettore proprio perché passano ore a lavorare.
Non è che per scrivere Cyberpunk devo leggere Il Neuromante di Gibson proprio perché ha contaminato l'immaginario e se magari ho visto Ghost in the Shell potrei benissimo avere tutti gli spunti per farlo.
Inoltre un consiglio interessante è proprio non leggere fumetti per creare uno stile personale senza cadere nell'imitazione, che è il problema di fondo di ogni giovane.
Senza contare che gli stimoli possono arrivare da altri media. Essere aggiornati d'altro canto è un bene per capire cosa è già stato fatto e quanto è fattibile ciò che ho intenzione di fare.
Comunque non è che se uno non ha mai letto Magnus non ha nemmeno letto tutti gli altri citati, eh, né si può fare solo un certo tipo di fumetto. Poi alcuni credo che non possano proprio aiutare, come lo stesso Magnus o ancora meno Crepax. Quest'ultimo è un altro che nessuno di loro ha mai letto, che io sappia, e cosa può offrirti oggi? Design stilizzato con reminiscenze della moda, layout particolarissimo? È qualcosa di molto specifico e finiresti per essere un suo clone, oltre al fatto che sei fuori mercato. Lo dico da fan di Crepax, sia chiaro.
Altri, Toppi, non sono nemmeno imitabili. Per cui credo che certi autori del passato possano offrire poco ad un autore odierno. Fai prima a leggere i contemporanei come Gipi, Igort, Fior, ecc, che anche se hanno preso spunto dai classici hanno prodotto fumetti adatti alla sensibilità odierna.
Andai a 2 Lucca Comics con 5 di loro e quando parlavamo "Uaà Toppi!", "Madò, Breccia", mentre i discorsi veri e propri li facevano su altri.
Da quel che ricordo, infine, Christin, uno grande, non leggeva nemmeno fumetti quando gli proposero di scriverne. Lesse poi una sceneggiatura di Charlier e capì cosa doveva fare.  Poi uno non deve diventare a tutti i costi il nuovo Paz!
L'arte non è come la scienza, no?
Comunque, per quanto interessante, è ampiamente OT.
Il Celestiale Bibendum:"Mi è impedito di attaccarmi alla realtà? Mi attaccherò al resto, sapessi quanto è vasto"

Perramus:"In questa lotta, non scompare solo la gente. Avete visto un tentativo di far scomparire la città stessa ..."

Otto, L'Uomo Riscritto: "Più si rendeva conto di essere legato al passato, più si sentiva libero nel presente"

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Solomon

#127
Citazione di: Texhnolyze il 05 Aprile 2019, 13:12:44
Insomma, Cliff, il problema principale è assecondare l'editore oggi per trovare spazio. Poi è assodato che un fumettista legge molto meno di un lettore proprio perché passano ore a lavorare.
Non è che per scrivere Cyberpunk devo leggere Il Neuromante di Gibson proprio perché ha contaminato l'immaginario e se magari ho visto Ghost in the Shell potrei benissimo avere tutti gli spunti per farlo.
Inoltre un consiglio interessante è proprio non leggere fumetti per creare uno stile personale senza cadere nell'imitazione, che è il problema di fondo di ogni giovane.
Senza contare che gli stimoli possono arrivare da altri media. Essere aggiornati d'altro canto è un bene per capire cosa è già stato fatto e quanto è fattibile ciò che ho intenzione di fare.
Comunque non è che se uno non ha mai letto Magnus non ha nemmeno letto tutti gli altri citati, eh, né si può fare solo un certo tipo di fumetto. Poi alcuni credo che non possano proprio aiutare, come lo stesso Magnus o ancora meno Crepax. Quest'ultimo è un altro che nessuno di loro ha mai letto, che io sappia, e cosa può offrirti oggi? Design stilizzato con reminiscenze della moda, layout particolarissimo? È qualcosa di molto specifico e finiresti per essere un suo clone, oltre al fatto che sei fuori mercato. Lo dico da fan di Crepax, sia chiaro.
Altri, Toppi, non sono nemmeno imitabili. Per cui credo che certi autori del passato possano offrire poco ad un autore odierno. Fai prima a leggere i contemporanei come Gipi, Igort, Fior, ecc, che anche se hanno preso spunto dai classici hanno prodotto fumetti adatti alla sensibilità odierna.
Andai a 2 Lucca Comics con 5 di loro e quando parlavamo "Uaà Toppi!", "Madò, Breccia", mentre i discorsi veri e propri li facevano su altri.
Da quel che ricordo, infine, Christin, uno grande, non leggeva nemmeno fumetti quando gli proposero di scriverne. Lesse poi una sceneggiatura di Charlier e capì cosa doveva fare.  Poi uno non deve diventare a tutti i costi il nuovo Paz!
L'arte non è come la scienza, no?
Comunque, per quanto interessante, è ampiamente OT.
La penso come te. Forse una volta era così (forse: Christin che citi è già un'eccezione), ma oggi vedo un grande snobismo degli autori di graphic novel nei confronti del "loro" stesso mondo. Ogni tanto qualche intervistatore chiede se leggono fumetti e cosa gli piace, e puntualmente si affrettano a specificare che non sono poi grandi lettori del settore, e nei fatti sanno fare ben pochi nomi di fonti di ispirazione. Lo stesso Gipi di cui parlava Cliff negli ultimi tempi è sempre più elusivo quando gli pongono domande del genere.

Ponchione e Bacilieri citati da Cliff sicuramente sono appassionati di fumetti (il primo ha una vera cultura, e lo ribadisce in continuazione in interviste e nei suoi fumetti veri e propri). Ma non penso siano la norma.
Quel che dice Cliff dice è vero e lo si può applicare agli autori di romanzi e di saggi (i grandi, perlomeno, sono sempre e innanzitutto grandi lettori di romanzi e di saggi), ma non sono pochi gli autori di fumetto che oggigiorno pensano che ci si possa tranquillamente improvvisare tali, avendo al massimo seguito un paio di corsi nelle varie accademie dedicate.

Cliff_Steele

Citazione di: Solomon il 05 Aprile 2019, 14:12:33


Ponchione e Bacilieri citati da Cliff sicuramente sono appassionati di fumetti (il primo ha una vera cultura, e lo ribadisce in continuazione in interviste e nei suoi fumetti veri e propri). Ma non penso siano la norma.


sarà un caso, ma delle nuove leve sono i miei preferiti :)

Cliff_Steele

leggendo il topic della nuova, discutibile, ristampa a colori di Alan Ford ho pensato alle altre operazioni di colorazione a posteriori; Milady nel 3000 e Full Moon in Dendera sono state pensate da Magnus stesso già in fase di creazione come opere pubblicabili a colori nell'edizione in volume e l'intervento ha avuto il beneplacito del Maestro:





io preferisco il bianco e nero e dovendo scegliere una sola versione opterei per quella, ma in questi due casi il lavoro mostra una particolare cura e il risultato è gradevole :)

Solomon

E' uscita oggi questa raccolta di Magnus per Oscar Ink.



In grande formato 24x32 cm, propone le storie già contenute nel volume di Rizzoli Lizard Erotico e fantastico, più le due contenute in Racconti erotici e dell'orrore, più Mezzanotte di morte, Dieci cavalieri e un mago e Quella sera al collegio femminile, mai ristampate da Rizzoli Lizard.

Indice:
- Mezzanotte di morte (rimontato con quattro tavole per pagina)
- Dieci cavalieri e un mago (rimontato con quattro tavole per pagina)
- Quella sera al collegio femminile (rimontato con quattro tavole per pagina)
- Vendetta macumba
- Il teschio vivente
(rimontato con quattro tavole per pagina)
- Autobiografia a fumetti
- Milady nel 3000
- Socrate's Countdown
- Il sogno dello scroscio di pioggia
(nell'originale verso orizzontale)
- Le 110 pillole
- il materiale per Diva (compreso Cento bellezze per un effimero orgasmo, assente dall'Erotico e fantastico di Rizzoli Lizard)
- Le femmine incantate
- Lunario
- La signora Ning
- Il nuovo sogno dello scroscio di pioggia


In appendice sono presenti due piccoli disegni, uno raffigura Magnus e Romanini (non so di chi sia), l'altro Magnus e Tisselli (e qui c'è ben riconoscibile la firma - oltre che lo stile - di Tisselli). Non so se sono inediti.
https://postimg.cc/gallery/Xbb6Kkn

La scomparsa dei due storici collaboratori dell'autore è ricordata anche nella breve prefazione di Fabio Gadducci, che fornisce qualche coordinata, e che è l'unico redazionale presente (oltre a una succinta biografia di Raviola).

In pratica, in un solo volume tutta la produzione non seriale del Magnus post-Corno.
Lo comprerò di certo per sostituire il mio Erotico e fantastico (ormai del tutto obsoleto, per confezione e completezza), anche se non subito.

Solomon

Riservo i commenti sulla qualità di stampa a Cliff se ne avrà voglia, visto che se ne intende di più, e soprattutto visto che con la sua gran collezione può fare confronti che io non ho la possibilità di fare.