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Lo Sconosciuto - di Magnus

Aperto da Cliff_Steele, 19 Maggio 2012, 00:07:55

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Texhnolyze

Anche io avevo pensato a Moebius e Eisner, ovvero passare dal maestro di un filone ad autore a tutto tondo, ed infatti era più interessante, ma lui richiedeva l'essere partiti con i neri/erotici perché ha constatato - giustamente - che gran parte degli autori infila grottesco e sesso nelle loro opere. Cioè un Magnus 2.0.
Il Celestiale Bibendum:"Mi è impedito di attaccarmi alla realtà? Mi attaccherò al resto, sapessi quanto è vasto"

Perramus:"In questa lotta, non scompare solo la gente. Avete visto un tentativo di far scomparire la città stessa ..."

Otto, L'Uomo Riscritto: "Più si rendeva conto di essere legato al passato, più si sentiva libero nel presente"

Compro: Alvar Mayor 3

moebius

Citazione di: Texhnolyze il 30 Maggio 2019, 16:57:44
Anche io avevo pensato a Moebius e Eisner, ovvero passare dal maestro di un filone ad autore a tutto tondo, ed infatti era più interessante, ma lui richiedeva l'essere partiti con i neri/erotici perché ha constatato - giustamente - che gran parte degli autori infila grottesco e sesso nelle loro opere. Cioè un Magnus 2.0.
E' che io ignorantemente non immaginavo, come ha risposto @Cliff, che il nero/erotico fosse stato così tanto peculiare del nostro paese e non anche degli altri.

Io vi ringrazio in maniera infinita, perché mi avete dato tantissimi spunti di riflessione e risposte pertinenti coi miei dubbi. Grazie mille :hug:

Mi avete fatto oltretutto capire quanto possa essere d'uopo per me recuperare nomi come Eisner, che mi ha sempre attratto ma di cui non ho mai letto niente, oppure Crepax, Pratt e Micheluzzi, per i quali vale lo stesso discorso, oltre a finire il recupero di Moebius (nonostante il nome del profilo non ho affatto la completezza dei suoi lavori), di Pazienza (del quale ho il solo Zanardi), di Manara (di cui mi basterà rubare i volumi ad amici :asd:) e continuare quello delle opere di Magnus, che finora (Sconosciuto, Briganti, Erotico & Fantastico) colloco fra le più belle che abbia mai letto. Grazie per gli spunti.

Cliff_Steele

#227
mi sembra che il percorso di Magnus con Lo Sconosciuto (e anche con altre sue opere) sia particolarmente legato alla storia dell'editoria italiana e a questo discorso di contrapposizione fra nero/erotico economico e fumetto d'autore costoso. Siccome non sono esperto delle varie storie editoriali di altri paesi europei, mi chiedevo se processi del genere avessero accomunato il nostro paese con altri, e quindi se esistessero figure analoghe a quella di Magnus nei vari fumetti francese, belga, inglese ecc. Me lo chiedevo perché mi sembra che moltissimi fra gli autori che sono rimasti impressi nella storia di questo medium per la loro originalità e innovazione, hanno trattato nelle loro opere la sessualità (erotico) e un certo fascino per il socialmente o moralmente sbagliato (nero).


Magnus ha sempre alzato il tiro su ciò che era concesso e su ciò che voleva rappresentare;

Kriminal n.5, Omicidio in riformatorio, è stato il primo nero italiano a finire sotto l'attenzione della magistratura, per le minorenni in calze di nylon, mutandine di pizzo, baby doll o con il corpo nudo coperto solo da ombre strategiche, che intessevano relazioni peccaminose con maturi rappresentanti delle istituzioni e per i corpi affettati od infilzati con effetti splatter considerati troppo forti per l'epoca; le tavole dei numeri successivi sono state irrimediabilmente deturpate da pennellate redazionali per coprire nudità, indumenti intimi peccaminosi e particolari violenti; in seguito lo stesso Magnus ridusse di molto le immagini sensibili di censura editoriale, ma le poche presenti venivano subitaneamente oscurate;
nelle ristampe successive della MBP una minima parte delle pennellate coprenti è stato possibile eliminarle e ci hanno restituito il disegno come creato da Magnus, ma la maggioranza delle immagini rimane irrimediabilmente manipolata;
la Corno ha ristampato il n.1 di Kriminal con pesanti censure, tagliando vignette o cancellando frecce, nella sequenza in cui il protagonista infilza la vittima come un novello San Sebastiano martire a colpi di balestra; nelle ristampe successive le vignette tagliate o modificate vengono ripristinate ad eccezione di una in cui scompare definitivamente un dardo che inchioda la mano al muro.

le cose vanno meglio nel periodo Edifumetto: i membri esposti di Gianni l'autista e degli stupratori sono i primi genitali maschili ad apparire in un Fumetto per Adulti italiano; la rottura del tabù permette a Magnus di disegnare delle nuove tavole extra, esplicite e dense di particolari, per la ristampa Edifumetto del 1985 delle storie pubblicate su Vampiro, Sexy Favole e Macabro; anche le recenti pubblicazioni Lizard e Panini contengono questi inserti triple-X;
non và altrettanto bene ai Briganti; Magnus inizia la collaborazione con l'Isola Trovata per le nuove avventure dello Sconosciuto e per una successiva edizione in volume dell'opera omnia di Sconosciuto e Briganti; la piccola casa editrice non ingrana a sufficienza e versa in condizioni economiche precarie a rischio di chiusura; a salvarla è l'ingresso come socio del mai abbastanza lodato Sergio Bonelli; però nella riproposta dei Briganti la vignetta che mostra l'Abate a letto con il giovane monaco viene ridisegnata e il prelato riposa in solitario, purificato dal sospetto di un rapporto omosessuale al limite della pedofilia; ripensamento dell'Autore? ingerenza del Direttore o della redazione? non sono state mai fatte dichiarazioni a riguardo; faccio fatica a credere ad un ripensamento del Maestro, propenderei per una richiesta editoriale, ma è un'ipotesi mie e tutto è possibile; la cosa certa è che la vignetta è stata ridisegnata e la nuova versione è quella sempre proposta in seguito.

la censura sulla rivista Totem delle 110 Pillole invece mi è sembrata solo una forma di paraculaggine per creare hype sulla successiva raccolta in volume; la censura applicata ha poco di razionale, alcune immagini esplicite vengono oscurate, ma altre simili come contenuti passano indenni il vaglio censorio; l'impressione è quella di voler mettere l'acquolina in bocca non mostrando tutto;

le Femmine Incantate è un progetto nato per la rivista Dolce Vita, che purtroppo chiude dopo la pubblicazione del terzo episodio; la serie passa sulla rivista  Comic Art, che ristampa anche i capitoli già pubblicati, ma la redazione chiede a magnus di ritoccare le vignette che mostranoi genitali, eliminandone la visione; per fortuna la Granata Press nell'edizione in volume propone le tavole non censurate e questa è la pubblicazione di riferimento per le ristampe successive.

alla fine quindi la storia di Magnus più che alla contrapposizione fra fumetto popolare e fumetto d'autore è stata legata alla censura imposta dalle autorità e a quella editoriale preventiva;

a suivre


aggiornamento

Citazione di: Solomon il 28 Maggio 2019, 10:30:15
non conosco buoni libri e saggi che parlino dello Sconosciuto.

purtroppo c'è una sola pubblicazione costruita interamente su questo personaggio:

Lo Sconosciuto - Popular Press n.3 - fanzine autoprodotta - Febbraio 1987

poi ci sono alcuni capitoli nei volumi dedicati al Maestro:

Lo Sconosciuto: randagio è l'eroe, di Graziano Frediani e Renato Genovese
in
Magnus - Glittering Images - 1984 (monografia bianca)
ampliato in
Magnus - Glittering Images - Maggio 1997 (monografia nera)

Sconosciuto in terra viaggiata, di Luigi Bernardi
Il senso dell'onore, di Andrea Plazzi
in
Magnus Pirata dell'Immaginario - Black Velvet - Febbraio 2007

ecco...nello speciale della Purple Press l'editoriale recita:
(il lavoro di Magnus) non ha avuto che raramente il riconoscimento da parte di quella critica che conta, la cui sufficienza talvolta sfiora lo snobbismo per partito preso.

---------------------------------------------------------

se devo pensare ad autori che

hanno trattato nelle loro opere la sessualità (erotico) e un certo fascino per il socialmente o moralmente sbagliato (nero)
,

che, come Magnus, sono incorsi nella maglie delle censure e degli ostracismi editoriali e sono stati snobbati dalla critica che conta quelli che mi vengono in mente per primi sono i Cannibali: Liberatore, Mattioli, Pazienza, Scozzari e Tamburini (diversi tra loro e diversi da Magnus, come Artisti, sia chiaro...l'affinità sta nella trasgressione)

p.s.: Pazienza, fatuo e salottiero, praticamente una rockstar, era messo meglio degli altri perchè paraculato da Oreste del Buono agli esordi; cmq ha avuto anche lui le sua magagne editoriali: Mondo Acido bloccato dalla Milano Libri perchè ritenuto un inno all'eroina, le ultime 2 tavole di Pompeo tagliate dalla pubblicazione sulla rivista Corto Maltese perchè considerate troppo crude, le critiche e le provocazioni da parte dei lettori della rivista Comic Art che lo accusavano di violenza e pornografia gratuite

UltimateMM

Scusate le uscite gazzetta in 5 volumi equivalgono all'unico volume della Oscar uno Mondadori?

Inviato dal mio moto g(6) plus utilizzando Tapatalk

La pistola. E' un'arma da codardi, un'arma da bugiardi. Uccidiamo troppo spesso perché l'abbiamo reso facile, troppo facile, risparmiandoci lo schifo e la fatica

Cliff_Steele

Citazione di: UltimateMM il 05 Maggio 2020, 13:00:51
Scusate le uscite gazzetta in 5 volumi equivalgono all'unico volume della Oscar uno Mondadori?

Inviato dal mio moto g(6) plus utilizzando Tapatalk



Se intendi la collana attuale il grande Magnus sono le prime 4 uscite a corrispondere al Mondadori;
Le differenze rispetto all'Oscar sono: full Moon e traffici sono a colori, sempre di Magnus, c'è uno storyboard e un soggetto per 2 storie mai completate, e una serie di bozzetti; come pro del mondadori. Che non ha extra, la stampa del che Guevara è molto migliore

Talon

Letti i primi 2 volumi della collana "Il Grande Magnus" attualmente in edicola. È un'opera un po' diversa da come mi aspettavo, anche se non sapevo bene cosa aspettarmi, però forse nei miei pensieri c'era una sorta di "tutt'uno" al contrario della natura episodica dei racconti che mi sono trovato di fronte. Sui disegni nulla da ridire, mi piace parecchio lo stile di Magnus anche se forse i personaggi secondari risultano un po' troppo simili fra loro e si potrebbe tendere a confonderli. La storia in sé mi piace e parecchio anche ma non arriva alla definizione di "capolavoro" che molti le attribuiscono. Mi piace il protagonista, un cane sciolto cinico e tormentato, e uno dei pochi nella nona arte a non farsi incantare da un bel faccino... e tutto il resto.


Conserva però un rimasuglio di coscienza; inoltre, per i più svariati motivi, rimane sempre al verde. Le avventure sono abbastanza diverse fra loro ma sempre eccitanti, l'unica nota stonata per me è la stucchevole retorica in chiave poetica che decanta le situazioni di guerra, molto più efficaci gli incubi del nostro... eroe?! La parte migliore però è la schiettezza. I cattivi non sono geni del male o chissà quali figure romantiche, sempre che di "buoni" in queste storie ce ne siano... sostanzialmente ci sono brutte persone, che fa fanno brutte cose, per il proprio tornaconto. Ipocrisie (che chiameremo Giovanni) tipo codice dei ladri e vaccate limitrofe qui non trovano spazio, l'approccio più pragmatico rende questo un titolo guascone ma senza peli sulla lingua, e lo apprezzo.


Talon

Letto anche il terzo volume della collana, contenente le storie "La fata dell'improvviso risveglio + Full Moon in Dendera" e "L'uomo che uccise Ernesto 'Che' Guevara", bruttarello. Entrambi i racconti si complicano inutilmente la vita creando più confusione che fitti intrighi, e il protagonista è ridotto a mera macchietta. In netto calo rispetto ai precedenti, spero che nel quarto e ultimo si risollevi per bene. Sono alquanto perplesso :mmm:

Occhi nella Notte

Citazione di: Talon il 11 Maggio 2020, 06:08:17
Letto anche il terzo volume della collana, contenente le storie "La fata dell'improvviso risveglio + Full Moon in Dendera" e "L'uomo che uccise Ernesto 'Che' Guevara", bruttarello. Entrambi i racconti si complicano inutilmente la vita creando più confusione che fitti intrighi, e il protagonista è ridotto a mera macchietta. In netto calo rispetto ai precedenti, spero che nel quarto e ultimo si risollevi per bene. Sono alquanto perplesso :mmm:

allora non prendere il 4 volume

Solo quando l'ultimo campo sara' sporcato,
l'ultimo fiume inquinato, l'ultimo animale avvelenato e l'ultimo albero abbattuto
che gli uomini capiranno che non possono mangiare i soldi.

I Miei Articoli  http://www.dcleaguers.it/author/occhi-nella-notte<br />
Collezione Tavole Originali  http://www.comicartfans.com/GalleryDetail.asp?GCat=46736<br />
COMPRO http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/%28vendo%29-parte-della-mia-collezione/msg1438045/#msg1438045

Talon

Grazie del suggerimento ma lo prenderò comunque: me lo sono già fatto mettere da parte, ha poco senso fermarsi quando sono ormai a 3/4 e, last but not least, sono curioso di leggere questo titolo per intero ;)

Texhnolyze

Il volume 4 ha quasi solo extra. L'Uomo che uccise Ernesto Che Guevara è l'ultima storia (lunga) de Lo Sconosciuto.
Il Celestiale Bibendum:"Mi è impedito di attaccarmi alla realtà? Mi attaccherò al resto, sapessi quanto è vasto"

Perramus:"In questa lotta, non scompare solo la gente. Avete visto un tentativo di far scomparire la città stessa ..."

Otto, L'Uomo Riscritto: "Più si rendeva conto di essere legato al passato, più si sentiva libero nel presente"

Compro: Alvar Mayor 3

Cliff_Steele

Citazione di: Talon il 11 Maggio 2020, 06:08:17
Letto anche il terzo volume della collana, contenente le storie "La fata dell'improvviso risveglio + Full Moon in Dendera" e "L'uomo che uccise Ernesto 'Che' Guevara", bruttarello. Entrambi i racconti si complicano inutilmente la vita creando più confusione che fitti intrighi, e il protagonista è ridotto a mera macchietta. In netto calo rispetto ai precedenti, spero che nel quarto e ultimo si risollevi per bene. Sono alquanto perplesso :mmm:

Lo sconosciuto è cambiato con l'inizio del secondo ciclo, le ferite riportate lo hanno menomato, ma soprattutto è cambiato il mondo intorno a lui, non è più l'epoca per avventurieri solitari; nelle zone calde del pianeta sono le agenzie di contractors che si occupano di sicurezza e scorta per governi e multinazionali, magari intrecciando anche traffici non molto leciti per rimpinguare le casse;  lo sconosciuto gioca un ruolo più marginale rispetto al passato, ma resta un personaggio a tutto tondo; l'amicizia con Golden è uno dei temi centrali di dendera, ma anche i dialoghi con fawzia ed hogart sono illuminanti del suo carattere...e alla fine viene fuori l'ex legionario "seleziona colpo singolo...questo nel nostro mestiere non tutti hanno il tempo di impararlo; ancora più defilato nel Guevara, ma la storia è quella del lugubre, e per unknow serviva come trampolino di lancio per la lunga avventura successiva in cui Magnus, tra Afghanistan e Tibet, alla ricerca di rafiullah Kahn avrebbe tirato le fila, del rapporto fra lo sconosciuto ed Elisa goncalvez

eddiekrueger



FACSIMILE EDITION 1- LO SCONOSCIUTO 1: POCHE ORE ALL'ALBA

Autori: Magnus
16x21, B., 128 pp, b/n, 4.90€
EDITORIALE COSMO

Torna Magnus e il suo Sconosciuto in una collana che ripropone in versione anastatica e la stessa grafica degli anni 70 un capolavoro del fumetto italiano. Unica eccezione: l'apparato redazionale in coda all'albo curato da Davide Barzi.

pumui75

Bella trovata ma io mi tengo il volume LIZARD !
saluti dal colle ASTAGNO DI ANCONA

Arkin Torsen

Citazione di: eddiekrueger il 02 Agosto 2023, 18:22:13

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Preso e letto subito.
Bella iniziativa, ho letto i redazionali e poi il fumetto. Piacevole, scorrevole, mi ha intrattenuto. Ottimi i disegni, ma non è una novità.
Unknow è caduto troppo facilmente nel tranello di Eliza...
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)

Deadpool

Citazione di: eddiekrueger il 02 Agosto 2023, 18:22:13

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Grande @eddiekrueger che hai fatto il post, l'ho preso stamattina e già letto da quanto non stavo nella pelle, non sono rimasto affatto deluso, mi è piaciuto parecchio nella sua semplicità (e i disegni di magnus che ve lo dico a fà ?  :wub: ) la trama è basilare ma non per questo priva di colpi di scena e belle trovate, qualche vibes qua e la per chi ha letto dei numeri di Alan Ford ci sarà sicuramente ma a mio avviso è anche inevitabile.

Aspetto con impazienza il secondo.