La Dottrina - di Alessandro Bilotta e Carmine DiGiandomenico

Aperto da American_Gaijin89, 13 Maggio 2010, 00:49:00

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American_Gaijin89

La Dottrina V. 1



Testi: Alessandro Bilotta
Disegni: Carmine di Giandomenico
Editore: Magic Press
Formato: 17x24 cm, pag.64, Brossurato a col. €8.00

"Un nuovo giorno la città viene svegliata dagli Altoparlanti. L'umanità apatica si dirige in uffici e fabbriche all'ombra della torre del Nocchiere, occulto tiranno. Il cittadino Zeccaria, impiegato meticoloso, soffre di gravi manie di persecuzione e sindromi ossessive per cui è iscritto a una lista di controllo. Crede di capire cose che gli altri non capiscono. Alla vigilia della festa della Solennità del Nocchiere, due amanti vivono un amore clandestino riuscendo a eludere per brevi periodi i controlli dei Professori, le guardie armate. Un folle artista di regime progetta opere per la celebrazione e due bambini vengono allontanati dalla Scuola per essere mandati in Rieducazione. Qualcosa avviene a turbare l'ordine. Dove è reato avere espressioni facciali, entra in scena un personaggio che si fa chiamare La Smorfia. Mezzo secolo prima si tramandava la leggenda di qualcuno che cercò di liberare gli uomini. Al primo sparo contro La Smorfia, un anziano ricorda di non averne più sentiti da quando era bambino, da quando La Smorfia era quella leggenda. Alessandro Bilotta (premio FdC 2001 Miglior Nuovo Autore Realistico) e Carmine di Giandomenico, i creatori di Giulio Maraviglia (premio FdC 2001 Miglior Personaggio Realistico) ci trascinano in una nuova realtà claustrofobica e delirante. Un lungo romanzo a incastri coinvolgente e appassionante che fonde verità e apparenza con stile moderno e con architetture e pagine dipinte che sembrano uscire dalle opere dei maestri del Futurismo italiano."

La Dottrina V. 2



Testi: Alessandro Bilotta
Disegni: Carmine di Giandomenico
Editore: Magic Press
Formato: 17x24 cm, pag.56, Brossurato a col €8.00

"Un nuovo giorno la città viene svegliata dagli Altoparlanti. L'umanità apatica si dirige in uffici e fabbriche all'ombra della torre del Nocchiere, occulto tiranno. Il cittadino Zeccaria, impiegato meticoloso, soffre di gravi manie di persecuzione e sindromi ossessive per cui è iscritto a una lista di controllo. Crede di capire cose che gli altri non capiscono. Alla vigilia della festa della Solennità del Nocchiere, due amanti vivono un amore clandestino riuscendo a eludere per brevi periodi i controlli dei Professori, le guardie armate. Un folle artista di regime progetta opere per la celebrazione e due bambini vengono allontanati dalla Scuola per essere mandati in Rieducazione. Qualcosa avviene a turbare lordine. Dove è reato avere espressioni facciali, entra in scena un personaggio che si fa chiamare La Smorfia. Mezzo secolo prima si tramandava la leggenda di qualcuno che cercò di liberare gli uomini. Al primo sparo contro La Smorfia, un anziano ricorda di non averne più sentiti da quando era bambino, da quando La Smorfia era quella leggenda. Alessandro Bilotta (premio FdC 2001 Miglior Nuovo Autore Realistico) e Carmine di Giandomenico, i creatori di Giulio Maraviglia (premio FdC 2001 Miglior Personaggio Realistico) ci trascinano in una nuova realtà claustrofobica e delirante. Un lungo romanzo a incastri coinvolgente e appassionante che fonde verità e apparenza con stile moderno e con architetture e pagine dipinte che sembrano uscire dalle opere dei maestri del Futurismo italiano."

La Dottrina V. 3



Testi: Alessandro Bilotta
Disegni: Carmine di Giandomenico
Editore: Magic Press
Formato:  17x24 cm, pag.56, Brossurato a col. €8.00

"I numeri hanno un significato. Li credevamo solo segni di catalogazione. Invece sono un codice per indicare il vero significato delle cose. Decifrandoli ho decifrato le nostre vite. Non conosco gran parte dei termini che citerò. Ce li ho in testa e basta. Ci vuole solo un po' prima che il cervello si abitui." Il penultimo volume de La Dottrina porta alle rivelazioni sconvolgenti che si preannunciavano da tempo. Il cittadino Zeccaria decifra uno dopo l'altro il significato di ogni numero e coinvolge il lettore in prima persona nella codificazione della realtà. Ygor, l'investigatore occulto, lavora per risolvere i misteri di quello che sta accadendo e si ritrova a indagare su se stesso. Per Zhao e Taddeo, figli di nemici del regime, comincia la Rieducazione e in un luogo lontano dal mondo trovano qualcosa che il mondo non gli avrebbe fatto conoscere. La Dottrina è un romanzo grafico italiano, prodotto e pubblicato da Magic Press, scritto da Alessandro Bilotta, disegnato e dipinto da Carmine di Giandomenico."

La Dottrina V. 4



Testi: Alessandro Bilotta
Disegni: Carmine di Giandomenico
Editore: Magic Press
Formato: 17x24, B., 56 pp., Col. €8.00

"La Ricreazione è finita. I bambini tornano in città e scoprono che i loro sogni si sono infranti. Un terribile morbo ha attaccato i cittadini, proprio quando ognuno di loro ha cominciato ad aprire gli occhi. È la resa dei conti fra colui che tutti chiamano La Smorfia e il Nocchiere. Entrambi lasciano cadere le loro maschere. L'attesissimo quarto (e ultimo volume) è arrivato. Un'opera maniacale, densa di riferimenti e ossessioni, otto anni di lavorazione per giungere alla conclusione di un terribile affresco sulla nostra percezione di quello che definiamo realtà."

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Cappellaio Matto

Scovato il titolo e lette le introduzioni mi ha subito incuriosito.
Ho ordinato il primo. Vedremo, si.

American_Gaijin89

Lo prenderò anche io, in fumetteria da me ci son solo il primo e l'ultimo volume ma tanto non ho fretta.

Adoro Giandomenico  ;)

Clint Eastwood

questi mi ero già promesso tempo fa di prenderli...ora che è uscito il quarto ed ultimo numero prenderò tutto in blocco!
CERCO


CI SONO DUE CATEGORIE DI PERSONE...QUELLI CHE AMANO I FILM DI CLINT EASTWOOD E GLI IDIOTI
sì,sono sottoilSETTE

American_Gaijin89

Se non sbaglio tra l'altro adesso sono di nuovo tutti disponibili nel sito Magic.

Prima dell'uscita del Quarto erano esauriti !

Murnau

DOVETE LEGGERLO




Se penso che ho quasi rischiato di lasciarmelo scappare, questo fumetto... è qualcosa di impressionante, parte da Alan Moore (V for Vendetta) ed approda a Grant Morrison (Invisbles, ma anche Animal Man), trovando una propria strada personale ed originale. Dovrò leggerlo altre due o tre volte per avere tutto chiaro, è un'opera talmente densa di metafore e significati che ad una prima lettura non si può assolutamente cogliere tutto. E' uno di quei fumetti che andrebbero tradotti ed esportati in tutto il mondo, meriterebbe di stare accanto alle grandi opere dei fumettisti anglo-americani. Pazzesco come lo sceneggiatore sia l stesso di quella cazzata pubblicata a gennaio su Dylan Dog, è proprio vero che la Bonelli tarpa le ali ai propri sceneggiatori.

Compratelo, non potete lasciarvelo scappare, è un fumetto che non può mancare nella vostra collezione.

P.S.: anche i disegni/colori di DiGiandomenico sono molto belli, peccato che nel quarto volume abbandoni gli acquerelli per passarte alla colorazione computerizzata.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

American_Gaijin89

Citazione di: Hush/Tommy Elliot il 22 Maggio 2010, 13:27:54
DOVETE LEGGERLO




Se penso che ho quasi rischiato di lasciarmelo scappare, questo fumetto... è qualcosa di impressionante, parte da Alan Moore (V for Vendetta) ed approda a Grant Morrison (Invisbles, ma anche Animal Man), trovando una propria strada personale ed originale. Dovrò leggerlo altre due o tre volte per avere tutto chiaro, è un'opera talmente densa di metafore e significati che ad una prima lettura non si può assolutamente cogliere tutto. E' uno di quei fumetti che andrebbero tradotti ed esportati in tutto il mondo, meriterebbe di stare accanto alle grandi opere dei fumettisti anglo-americani. Pazzesco come lo sceneggiatore sia l stesso di quella cazzata pubblicata a gennaio su Dylan Dog, è proprio vero che la Bonelli tarpa le ali ai propri sceneggiatori.

Compratelo, non potete lasciarvelo scappare, è un fumetto che non può mancare nella vostra collezione.

P.S.: anche i disegni/colori di DiGiandomenico sono molto belli, peccato che nel quarto volume abbandoni gli acquerelli per passarte alla colorazione computerizzata.

Ho il primo e il quarto volume...mi mancano i due nel mezzo  :(

Se mi dici così affretto il recupero !!

Occhi nella Notte

Dove l'avete scovato questo fumetto?
Mai sentito nominare...

Lo proverò sicuramente, visti i temi a cui si ispira, anche se dalla piccola introduzione che ho letto ricorda tantissimo 1984

Solo quando l'ultimo campo sara' sporcato,
l'ultimo fiume inquinato, l'ultimo animale avvelenato e l'ultimo albero abbattuto
che gli uomini capiranno che non possono mangiare i soldi.

I Miei Articoli  http://www.dcleaguers.it/author/occhi-nella-notte<br />
Collezione Tavole Originali  http://www.comicartfans.com/GalleryDetail.asp?GCat=46736<br />
COMPRO http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/%28vendo%29-parte-della-mia-collezione/msg1438045/#msg1438045

Cappellaio Matto

Li sto aspettando!

Quanto Massimo si entusiasma così, non si può non seguirne le intimidazioni :D

American_Gaijin89

Citazione di: Occhi nella Notte il 22 Maggio 2010, 14:07:15
Dove l'avete scovato questo fumetto?
Mai sentito nominare...

Lo proverò sicuramente, visti i temi a cui si ispira, anche se dalla piccola introduzione che ho letto ricorda tantissimo 1984

Il quarto e ultimo volume è uscito poche settimane fa, ecco perchè è tornata in auge la serie  :)

Murnau

Citazione di: Occhi nella Notte il 22 Maggio 2010, 14:07:15
Dove l'avete scovato questo fumetto?
Mai sentito nominare...

La Magic lo pubblicizzava parecchio, nella altre sue pubblicazioni, ma non conoscevo gli autori e non me lo cagavo. Poi ho scoperto DiGiandomenico alla Marvel e Bilotta su Dylan Dog (la storia breve a colori di qualche anno fa, non quella cazzata uscita a gennaio sulla serie regolare), così ho deciso di recuperarlo.

Citazione di: Occhi nella Notte il 22 Maggio 2010, 14:07:15
Lo proverò sicuramente, visti i temi a cui si ispira, anche se dalla piccola introduzione che ho letto ricorda tantissimo 1984

Guarda, 1984 e V for Vendetta sono solo il pretesto iniziale, poi dal secondo volume il fumetto parte per la tangente e ti lascia così:  :o
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Murnau

Citazione di: Cappellaio Matto il 22 Maggio 2010, 14:09:51
Li sto aspettando!

Quanto Massimo si entusiasma così, non si può non seguirne le intimidazioni :D

Ti piacerà sicuramente, è tutto quello che chiediamo ad un fumetto italiano senza mai ottenerlo.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Cappellaio Matto

Io l'ho beccato per caso, gironzolando per la rete, in un post di blog nel quale si lamentava l'eternità (letteralmente) fatta trascorrere tra la pubblicazione del terzo e del quarto.

Citazione di: Hush/Tommy Elliot il 22 Maggio 2010, 14:14:37
Citazione di: Cappellaio Matto il 22 Maggio 2010, 14:09:51
Li sto aspettando!

Quanto Massimo si entusiasma così, non si può non seguirne le intimidazioni :D

Ti piacerà sicuramente, è tutto quello che chiediamo ad un fumetto italiano senza mai ottenerlo.

Però!  :o


Occhi nella Notte

Da amazingcomics.it
(2/12/2002)

Immaginate un regime totalitario, in cui l'identità individuale è negata e il cittadino esiste unicamente in funzione del suo lavoro.
Immaginate una società dove ognuno è continuamente spiato e controllato, dove non siete voi a decidere a che ora andare a dormire o svegliarvi, dove gli oppositori vengono giustiziati in piazza di fronte a bambini festanti.
Immaginate una società in cui l'ordine è garantito da una polizia repressiva e violenta, in cui le persone vivono in angusti cubicoli tutti uguali all'interno di enormi condomini, in cui ci si sposta solamente a piedi o a bordo dei Torpedoni.
Immaginate una società in cui è proibito immaginare.

E' questo l'inquietante scenario in cui è ambientato "La Dottrina", romanzo a fumetti in 4 volumi, edito dalla Magic Press. Gli autori sono gli stessi dell'apprezzato Giulio Maraviglia: Alessandro Bilotta alla macchina da scrivere e Carmine di Giandomenico ai pennelli.

Ho acquistato il primo volume della miniserie (brossurato, 56 pp. a colori, € 8, uscito nell'Ottobre 2002), spinto dall'intelligente battage pubblicitario, che ha puntato soprattutto sulle potenzialità di un mezzo meraviglioso come Internet.
Da tempo si vociferava di questo progetto, avvolto sempre da un'aura di reticenza e segretezza. Si parlava di compensi da capogiro per gli autori, di iniziative parallele nel campo della televisione, trapelava qualche anticipazione sull'intreccio. Ora finalmente la parola è lasciata al fumetto.

Sulla Rete ho letto qua e là critiche e commenti, in cui si liquida "La Dottrina" come una versione moderna dell'orwelliano "1984", con il Nocchiere al posto del Grande Fratello. In realtà ci si accorge ben presto che le due opere hanno ben poco in comune ed insistere su questa somiglianza risulta fuorviante, nonché svilente nei confronti dei due nostri fumettisti.

Sì, perché "La dottrina" è molto meglio di "1984" (romanzo di cui tutti si riempiono la bocca ma che in pochi hanno realmente letto).

So che avendo visionato solo un quarto dell'opera completa è un po' presto per esprimere un giudizio, però l'impressione iniziale è più che positiva, anzi, ad essere sinceri, "La Dottrina" mi ha proprio entusiasmato e conquistato.

Perché è un progetto ambizioso, perché ha dei contenuti, perché è realizzato ottimamente, perché fa riflettere.

Già dal primo volume ci vengono presentati tutti i personaggi principali, insieme alla trama portante (chi si nasconde dietro il fantomatico "La Smorfia"?) e alle varie avvincenti sottotrame, che s'intrecciano e si collegano costituendo un solidissimo impianto narrativo. Leggete attentamente ogni vignetta e scoprirete una fitta ragnatela di particolari correlati tra loro e continui legami tra le situazioni, che vi faranno venire voglia di conoscerne immediatamente gli sviluppi.

La storia presenta numerose idee originali e interessanti: oltre a quelle citate in apertura, mi hanno colpito molto l'interscambiabilità dei membri familiari (?!) e la sostituzione delle lettere con i numeri. Questa assenza della parola scritta si riflette anche nel fumetto e infatti al posto delle consuete onomatopee (CRACK, TUMP, CRASH...), troviamo solo delle cifre. Ad esempio l'effetto sonoro di un calcio è 5, quello di un piede in una pozzanghera è 48.

Non so se si tratti di un espediente inedito, comunque secondo me è geniale!

Questa soluzione tecnica rientra nell'influenza futuristica che sembra permeare l'intero progetto, a partire dalla veste grafica, curata ed elegante, che si rifà all'iconografia fascista. L'influsso del movimento creato da Marinetti si evidenzia soprattutto nella "Terapia Perelà", il curioso intermezzo tra i due capitoli di questo primo volume, che si ispira chiaramente a "Il codice di Perelà" di Aldo Palazzeschi, una favola surreale sulla società, il potere e la religione.

Anche i disegni richiamano alla memoria esponenti dell'arte figurativa di quel periodo storico, da Boccioni a De Chirico. Già, i disegni. Strepitosi. Di Giandomenico si conferma un artista eclettico, dal tratto accattivante, espressivo, dinamico, con un grande gusto nella composizione della tavola.

Forse alcune vignette più concitate risultano meno leggibili, ma è un peccato veniale. Ciò che conta è la simbiosi tra testi e immagini, la colorazione accurata, la bravura nel raccontare.

Da tempo non mi capitava di leggere un fumetto così stimolante e intenso.

"La Dottrina" è un viaggio straniante che coinvolge (stravolge) il senso di realtà e ci porta ad analizzare le meccaniche che governano il modo di pensare e di agire in relazione al contesto.

Se il livello qualitativo dei prossimi tre volumi rimarrà così elevato ci ritroveremo tra le mani un capolavoro da custodire gelosamente nella nostra biblioteca.

INTERVISTA CON: Alessandro Bilotta

Allora, cominciamo da "La Dottrina". Su Internet (e non solo) qualcuno la liquida come un miscuglio tra "V for Vendetta" e "1984"...
"La Dottrina" è una storia sulla distopia. E la distopia, secondo me, è quasi un genere. O meglio un sottogenere fantascientifico, se vogliamo usare queste orribili catalogazioni per capirci.

Nessuno degli scrittori che raccontano di detective privati viene accusato di copiare Chandler. Siccome sulla distopia non è stata realizzata altrettanta quantità di opere, allora è più facile dire: "Hai copiato Moore e Orwell!".

Si tratta solo di una mancanza di riferimenti.

In realtà poi "1984" è un romanzo che non ho amato. A "1984" preferisco la maggior parte delle opere di  Dick.

Inoltre mi ha colpito nella tua recensione quando hai detto che tutti si riempiono la bocca di questo libro, ma sono pochi in realtà ad averlo letto.

Penso sia verissimo. Molti si sono accorti di "1984" solo dopo il programma televisivo "Il Grande Fratello".

Riguardo poi a "V for Vendetta", l'eroe che arriva a liberare gli oppressi mi fa venire in mente anche Zorro, o tornando sempre più alle origini, Ulisse, nel libro ventesimo, travestito da mendicante che torna a Itaca per vendicarsi. Ma è chiaro che in ambiente fumettistico quello sia il primo riferimento che salta alla mente. In ambiente letterario qualche amico ha fatto altri paragoni più simili ai miei, così pure in ambiente cinematografico ce ne sono altri ancora.

All'interno de "La Dottrina" ho notato molti riferimenti al periodo futurista. A cosa è dovuta questa scelta, sicuramente coraggiosa, considerando che il Futurismo è spesso malvisto in certi ambienti intellettuali a causa della sua adesione al Fascismo?
Il problema del Futurismo è proprio la confusione che nasce dall'averlo troppo spesso considerato sinonimo di Fascismo.

In realtà quando il movimento entrò nel discorso fascista già perse la natura per cui era nato. Doveva essere un pugno in un occhio, ma finì col fare propaganda conformandosi, andando contro il manifesto stesso di Marinetti e diventando ancora peggio dell'arte precedente.

Quindi bisogna scindere gli intenti da ciò che poi effettivamente, solo nell'ultima parte della proprio percorso, è stato.

"La Dottrina". Qual è il suo tema centrale?
Non mi interessava realizzare una storia  politica per dire quanto una dittatura sia negativa, perché non credo debba arrivare Alessandro Bilotta per far capire certe cose. Né poteva interessarmi di meno la situazione politica contemporanea, italiana e mondiale.

Quello che a me preme è evidenziare la concezione mentale dell'essere indottrinati, ovvero il conformismo, l'omologazione dell'individuo, il fatto che tutti tendano ad adagiarsi su un sentire comune.

La cosa grave è proprio il sentire comune, l'opinione personale che si uniforma a quella della massa. Ecco il tema centrale.

La percezione della realtà viene falsata nel momento in cui nascono dei dogmi.

"La Dottrina" per me è una storia di persone, di quello che dicono, di come si comportano. Non so se questa cosa sia riuscita. Ciò che conta sono i personaggi.

Nel primo capitolo del secondo volume ci sarà infatti una storia d'amore; quello su cui stiamo cercando di puntare l'attenzione sono proprio i gesti quotidiani, come vive una persona in quella particolare situazione, lasciando il già visto fuori campo.

Solo quando l'ultimo campo sara' sporcato,
l'ultimo fiume inquinato, l'ultimo animale avvelenato e l'ultimo albero abbattuto
che gli uomini capiranno che non possono mangiare i soldi.

I Miei Articoli  http://www.dcleaguers.it/author/occhi-nella-notte<br />
Collezione Tavole Originali  http://www.comicartfans.com/GalleryDetail.asp?GCat=46736<br />
COMPRO http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/%28vendo%29-parte-della-mia-collezione/msg1438045/#msg1438045