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Il Castello delle stelle - di Alex Alice

Aperto da DrHouse92, 24 Ottobre 2017, 11:50:35

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Solomon

Citazione di: Dean McCoppin il 24 Ottobre 2017, 23:52:10
Allora è come pensavo, è leggermente più grande :sisi:
Grazie ancora :up:
Non vedo l'ora di potermelo gustare, tra la tua "preview" e le recensioni varie ho l'acquolina :asd:
:sampei:

Mordecai Wayne

Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


John Constantine

Citazione di: Solomon il 24 Ottobre 2017, 20:51:42
@John Constantine: hai la possibilità di fotografare i tuoi deluxe francesi? Se sì, ti chiedo gentilmente una foto della quinta tavola del secondo capitolo, che dovrebbe trovarsi nel primo tomo :D Quella la cui metà superiore è occupata quasi interamente dal progetto di un pallone aerostatico.
Devo controllare una cosetta :mmm:
Ecco, allego altre foto per fare vedere le dimensioni di questa edizione:
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Tannhäuser

Preso oggi. Gran bel volumozzo quello Mondadori.

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Arkin Torsen

La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)

Solomon

#35
Citazione di: John Constantine il 25 Ottobre 2017, 11:07:58
Citazione di: Solomon il 24 Ottobre 2017, 20:51:42
@John Constantine: hai la possibilità di fotografare i tuoi deluxe francesi? Se sì, ti chiedo gentilmente una foto della quinta tavola del secondo capitolo, che dovrebbe trovarsi nel primo tomo :D Quella la cui metà superiore è occupata quasi interamente dal progetto di un pallone aerostatico.
Devo controllare una cosetta :mmm:
Ecco, allego altre foto per fare vedere le dimensioni di questa edizione:
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Grazie, John! :up:
Il mio dubbio riguardava il progetto del pallone: parte delle didascalie esplicative sono coperte dalle vignette, e pensavo che fosse un (brutto) errore di lettering da parte della Mondadori. Ma vedo che è così anche nell'edizione originale, quindi penso sia voluto.

Comunque, anche se non raggiunge quegli esorbitanti 37 cm, pure il volume italiano è bello grande, e soprattutto piuttosto economico :ahsisi:

Nella deluxe francese sono riproposti gli articoli che corredavano i "giornali"? Nel nostro no, purtroppo.
Peccato, perché sarebbero state solo 18 paginette in più...

John Constantine

Citazione di: Solomon il 25 Ottobre 2017, 19:58:09
Citazione di: John Constantine il 25 Ottobre 2017, 11:07:58
Citazione di: Solomon il 24 Ottobre 2017, 20:51:42
@John Constantine: hai la possibilità di fotografare i tuoi deluxe francesi? Se sì, ti chiedo gentilmente una foto della quinta tavola del secondo capitolo, che dovrebbe trovarsi nel primo tomo :D Quella la cui metà superiore è occupata quasi interamente dal progetto di un pallone aerostatico.
Devo controllare una cosetta :mmm:
Ecco, allego altre foto per fare vedere le dimensioni di questa edizione:
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Grazie, John! :up:
Il mio dubbio riguardava il progetto del pallone: parte delle didascalie esplicative sono coperte dalle vignette, e pensavo che fosse un (brutto) errore di lettering da parte della Mondadori. Ma vedo che è così anche nell'edizione originale, quindi penso sia voluto.

Comunque, anche se non raggiunge quegli esorbitanti 37 cm, pure il volume italiano è bello grande, e soprattutto piuttosto economico :ahsisi:

Nella deluxe francese sono riproposti gli articoli che corredavano i "giornali"? Nel nostro no, purtroppo.
Peccato, perché sarebbero state solo 18 paginette in più...
Ci sono degli extra in più! Ora non riesco a controllare, appena prendo anche l'edizione italiana faccio un confronto.

Solomon


Solomon

Francia, 1868. L'intrepida esploratrice Claire Duval, moglie del geniale ingegnere Archibald, sparisce durante un viaggio in pallone aerostatico. Un pallone un po' speciale, a dire il vero: la donna voleva dimostrare, salendo ad altitudini mai toccate prima da nessun altro essere umano, l'esistenza dell'etere, la mitica sostanza di cui vagheggiavano già i filosofi antichi (per Aristotele e i tomisti medievali sarebbe stato il quinto elemento, che circonda la sfera del fuoco), potenziale fonte di energia illimitata e pulita, per macchine avveniristiche (tutte da progettare, s'intende).
Un anno dopo, l'ingegnere e il suo giovanissimo figlio, Séraphin, vengono contattati nientemeno che dall'eccentrico sovrano di Baviera, Ludwig II: mentre era ancora nell'atmosfera Claire aveva scagliato sulla Terra, all'interno di una piccola capsula, il proprio diario, nel quale v'è la conferma che l'etere sì, esiste per davvero; fra tutti i posti in cui poteva cadere, la capsula è atterrata davanti al castello di Neuschwanstein. Ludwig ha recuperato e letto il diario e, convinto della bontà di quanto esso descrive, vuole costruire un apparecchio che utilizzi l'etere come propulsore per partire alla volta delle stelle, e per scappare da un mondo che non gli appartiene più - e che, forse, non gli è mai appartenuto.

La cosa più bella del Castello delle stelle è la continua sorpresa che riserva al lettore: non si sa letteralmente cosa aspettarsi, girando pagina. Per questo consiglio subito dopo l'acquisto, nonostante la tentazione - che sicuramente ci sarà -, di non sfogliarlo eccessivamente (un piccola sfogliatina va bene, dài...), per non rovinarsi la sorpresa di cui sopra.
Alice sembra continuamente superarsi in maniera definitiva, con una nuova trovata grafica che lascia a bocca aperta ogni volta. E ogni volta, nonostante sembrasse impossibile, riesce a superarsi di nuovo, nelle pagine successive. Merito non solo dei suoi acquerelli eleganti e raffinatissimi, ma anche della strabiliante e sempre fresca composizione delle tavole, con vignette organizzate in simmetrie, contrasti, giochi visivi.
E poi progetti di aeronavi, sezioni di velivoli, tecnobubbole a profusione: di che far contenti gli amanti dello steampunk. Vorrei dire di più, ma non posso.

La stessa cura viene riservata anche per i protagonisti: benché infatti sia Séraphin - con il suo sconfinato desiderio non solo di conoscenza (sulle orme del padre, si è appassionato di fisica e matematica; contento lui :asd:), ma anche di ritrovare la madre perduta - il perno attorno al quale ruota la storia, Il Castello delle stelle è un'avventura decisamente corale, e la caratterizzazione dei vari e variegati personaggi passa ancor prima che attraverso le loro parole e le loro azioni dai loro volti, dai loro gesti. Stupore, gioia, riso, commozione, tutti stati d'animo che Alice riesce sempre a rendere con una maestria incredibile, che ricorda a tratti la perizia di certi maestri dei cartoon umoristici per la sua efficacia. E' vero, alcuni personaggi sanno un po' di stereotipo (la ragazzina forte e un po' maschiaccia, il personaggio golosone e imbranato), ma ci si affeziona rapidamente a questa combriccola di... disperati? Sì, perché in fondo l'impresa in cui si lanciano è davvero enorme, e la sottostima della stessa li porterà a incappare in una disavventura dopo l'altra. Fa quasi tenerezza e compassione vederli arrabattarsi così tanto nei loro sforzi - e ottenere, alla fine, così tanto.

Accanto ai personaggi creati ex novo si muovono tutta una serie di figure realmente esistite. Il Castello delle stelle ha il sapore dell'ucronia, e Alice attinge dalla Storia per la sua storia: incontriamo così la leggendaria principessa Sissi, protagonista di una rocambolesca sequenza a metà dell'avventura (oltre che di una delle più belle tavole del volume), e il "cancelliere di ferro" Bismarck, ideale antagonista della vicenda (all'epoca impegnato nel grandioso progetto di ri-unificazione della Germania, sotto la guida del kaiser Guglielmo I) - anche se rimane sempre nell'ombra, e la sua figura verrà verosimilmente approfondita nei tomi futuri.
E soprattutto re Ludwig: curiosa la scelta di Alice di fare di un personaggio storicamente esistito addirittura uno dei protagonisti di una storia che è tutto tranne che realistica. Del resto, però, leggendo la sua biografia ci si rende immediatamente conto che pareva quasi fatto apposta per il ruolo che ha nelle vicende del Castello: personaggio ombroso e taciturno, poetico e amante del "teatro totale" wagneriano (anche il compositore tedesco viene spesso citato in corso d'opera), malinconico e dai tratti quasi fiabeschi. Il mondo, con tutti i suoi problemucci insignificanti e le sue complicazioni inutili, non lo soddisfa più, ed è pertanto lui, in fondo, il vero protagonista della vicenda, quello più di tutti motivato a lanciarsi in questa incredibile impresa.

Il ritmo è gestito in maniera impeccabile, con una lunga parte (corrispondente alla prima metà del volume, e cioè al primo album francese) che costituisce un piacevole climax ambientato interamente sulla Terra, e proiettato tutto in crescendo verso la seconda parte, che si inaugura con la spettacolare partenza dell'equipaggio verso l'etere e, forse, verso lo spazio sconfinato (partenza che è al centro di una sequenza che pare quasi potersi mettere in moto, come in un cartone animato, tanto è sapientemente orchestrata). Su questa seconda tranche... beh, meglio non fare Spoiler. Inutile dire che la maggior parte delle trovate grafiche di Alice si concentra in questo frangente. La narrazione dosa sapientemente momenti umoristici, con vere e proprie gag che strappano più di un sorriso, ad altri più impegnati e riflessivi.
Il finale torna con i piedi per terra (o forse... per Terra?) e, pur concludendo in maniera compiuta questo primo ciclo (tale che si resta tutto sommato soddisfatti, senza rimanere con il fiato sospeso per la continuazione che arriverà, probabilmente, verso le fine dell'anno prossimo), lascia aperte almeno tre grandi questioni che verosimilmente saranno trattate nei due dittici successivi.

Vi mostrerei qualche tavola, a questo punto, ma fedele a quanto detto sopra, sono fermamente intenzionato a non spoilerare nulla.
E poi, mi troverei molto in imbarazzo, perché posterei quasi tutto il libro :asd:



Non un capolavoro, probabilmente.
Ma una storia di quelle fa bene al cuore leggere, di tanto in tanto.

Di quelle che, una volta chiuso il volume, lasciano un piacevole e al contempo amaro retrogusto.
Perché sei ben consapevole che il mondo in cui vivi è un posto brutto e molto noioso.

Revan

Commento fantastico Solomon, sono a metà volume ma condivido in toto quello che hai detto! Aggiungo solo che il volume è fisicamente fantastico (già preso anche Shangri-La dalle stesse dimensioni). Davvero complimenti alla linea Mondadori ink (e ad Alex Alice ovviamente, autore che apprezzo davvero ma davvero tanto)

Signor Nessuno -> Revan

Dean McCoppin

Per Aspera Ad Astra


Solomon

#41
Due parole sull'impeccabile edizione della Mondadori: vi sono giusto un paio di refusi (come il "povero" cancelliere Bismarck, che spesso diventa a sua insaputa Bismark - ma il nome viene citato poco, quindi la cosa non si ripete spessissimo -, e una "legenda" che rimane "légende", quindi non tradotta), ma nulla per cui strapparsi i capelli. Anzi, la traduzione è davvero di alto livello, e molto scorrevole.
Molto piacevoli anche i variegati font adottati per baloon e didascalie, che cercano di imitare (pur con i limiti dell'"automazione") il lettering originale fatto a mano libera da Alice stesso.

La tanto bistrattata (almeno qui nel forum) carta opaca dei volumi Oscar Ink rende gli acquerelli di Alice molto sfumati ed evanescenti, impalpabili, aggiungendo un piacevolissimo effetto alle tavole che si sposa davvero alla perfezione con la storia raccontata.
Non solo, quindi, per una volta non si rivela d'impiccio, ma aggiunge anche un "di più" mica da poco, che si sarebbe perso probabilmente impiegando una carta lucida (che avrebbe invece inevitabilmente saturato un po' i colori).

Se volete leggere la storia in formato "gazzetta", potete recuperare i vari numeri del Messaggero dei ragazzi usciti l'anno scorso e quest'anno: ho scoperto infatti che la storia è stata pubblicata anche lì, accompagnata anche dagli articoli che corredano l'edizione francese.
In ogni caso, la traduzione di questo volume è stata fatta ex novo, senza appoggiarsi a quella là (dove i nomi dei personaggi erano tutti tradotti in italiano).

kvmano

A suo tempo apprezzai molto siegfried, e con questo volume Alice non mi ha affatto deluso.
Non ho voglia di fare un commento particolarmente elaborato, anche perchè mi ritrovo molto in quanto ha già detto Solomon, ma mi limito a un paio di considerazioni.
Sul piano grafico Alice era un mostro anche prima, qui migliora ulteriormente mostrando degli aquarelli meravigliosi che, grazie anche alla scelta di non usare china, donano alla vicenda un aspetto trasognante veramente perfetto.
Ho apprezzato molto anche la parte narrativa, i testi mi sono sembrati migliori rispetto che in siegfried, dove ogni tanto peccavano di inutile verbositá e pesantezza.
Questa è una storia per bambini, nel senso migliore del termine, semplice da seguire ma realizzata con cura e assolutamente apprezzabile anche da un adulto.
Il punto forte è sicuramente il Sense of Wonder che trasmette, e lo fa con una cura e un'eleganza invidiabili riuscendo a convincere anche il lettore stesso che quanto stia leggendo è effettivamente possibile, non limitandosi a spiegazioni farlocche sbrigative per gli elementi fantastici che introduce (il "tanto è fantascienza/fantasy/steampunk" credo sia il più grande male della narrativa fantastica).
Oltre al fatto che uno steampunk ove non sono presenti ingranaggi a cazzo di cane è sempre apprezzabile.
Sono estremamente curioso del seguito, dato che, per quanto la vicenda di questo arco narrativo abbia un suo finale, il volume termina proprio nel momento in cui sia l'elemento fantastico che quello ucronico stanno per entrare nel vivo.
Un plauso anche alla mondadori per l'ottima confezione a un onestissimo prezzo di 24€, che io non ho manco pagato per intero perchè me lo sono procurato a 12€.

Solomon

Lieto che ti sia piaciuto :up:

L'ho consigliato anche ad amici e parentame vario (che di solito non leggono/apprezzano i fumetti), e devo dire che in generale molti hanno gradito.
Proprio un'ottima storia :clap:

fantazen

Scusatemi ma qualcuno l ha detto che questo volume è solo la prima parte della storia?