Gianni De Luca (topic generale)

[Solomon]

TRILOGIA SHAKESPEARIANA

Testi di Sigma
Disegni di Gianni De Luca
Cartonato, 21x30 cm, 168 pp., b/n, NPE
€ 22,90

Shakespeare è estremamente difficile da rappresentare a fumetti, poiché le sue opere si svolgono tutte nelle medesime sale, e sono state pensate per scenografie scarne, senza sfondi. Tutto è basato sulla potenza della parola e del gesto. Basti pensare al celebre soliloquio di Amleto all’inizio del terzo atto.

La soluzione grafica ideata da Gianni De Luca per rappresentare il tempo è semplice e rivoluzionaria. L’abbiamo vista qualche volta in alcuni affreschi prerafaelliti: lo scorrere del tempo non viene reso attraverso una ripartizione in vignette, bensì dal ricorrere dei personaggi in posizioni diverse.

Questo volume inaugura la collana di uno dei più grandi maestri della Nona Arte, la cui produzione è caratterizzata da una eleganza del tutto peculiare e da una continua ricerca stilistica che, sperimentando nuove soluzioni grafiche, hanno fatto di lui uno degli autori più citati, imitati e innovativi sulla scena internazionale.

«...non cercare, sempre, con il tuo sguardo a terra,
nella polvere, il tuo nobile padre.»


PROSSIMAMENTE

- Paulus (testi di Tommaso Mastrandrea)
- I giorni dell'Impero (testi di Gianni De Luca)

[Solomon]

Non sono un amante delle riduzioni, ma come al solito quando la mano è abile c'è poco da fare, le storie sono davvero bellissime.

Ancor più della famosa tecnica dello "sdoppiamento" dei personaggi (bellissimo quando irrompe improvvisamente un personaggio sulla scena), a sbalordire è secondo me la cura esasperata per le scenografie, che alternano sfondi superbi e campiture vuote (e davvero sembrano in quel caso un palcoscenico teatrale).





La tempesta, pubblicata per prima su rivista, è la storia meno riuscita (lo si nota per l'arditezza meno spinta, e per una minore cura nei fondali), mentre le altre due sono una vera gioia per il cuore e per la mente.

Non capisco perché - lo scopro ora - NPE abbia deciso di pubblicare la trilogia in bianco e nero anziché a colori (come aveva annunciato), parte fondamentale della struttura delle tavole.

[Arkin Torsen]

Ho letto e apprezzato Romeo e Giulietta e non mi dispiacerebbe leggere anche le alTre storie. Mi darebbe molto fastidio dare i soldi a NPE, quindi intanto aspetto.

[eddiekrueger]

Io ne ho due su tre (i volumi Black Velvet in b/n) per cui probabilmente rinuncio a malincuore a La Tempesta... anche perche' credo di preferire De Luca in b/n

[Solomon]

Per recuperare le storie a colori potete acquistare nell'usato, come ho fatto io, il volume SHAKESPEARE A FUMETTI, Edizioni San Paolo, collana I Sempreverdi.
Per il bianco e nero, sempre nell'usato, il volume SHAKESPEARE, Mondadori, collana I Maestri del Fumetto (che contiene anche un racconto "libero" , e le biografie di Totò e Marylin, sempre di De Luca).

[Texhnolyze]

a sbalordire è secondo me la cura esasperata per le scenografie, che alternano sfondi superbi e campiture vuote (e davvero sembrano in quel caso un palcoscenico teatrale).

Infatti De Luca costruisce perfettamente la piece teatrale e per questo è un'opera fondamentale: è rivoluzionaria.

Per quanto riguarda i colori non sono sicuro che siano un ovvio vantaggio, tanto è vero che, come dice la NPE, non sono di De Luca e lui l'ha pensata in b/n. I colori poi sono stati aggiunti per il Giornalino. Sarebbe grave se I Giorni dell'Impero lo pubblicassero in b/n, essendo i colori molto ben amalgamati. Poi non l'ho mai visto in b/n ed essendo molto puntinato potrebbe essere stupendo anche senza colore.

[Solomon]

Lol. Non so di chi siano i colori, ma come si può pensare che sia stata pensata in bianco e nero? Mi sembra la solita paraculite della NPE. Sono parte FONDAMENTALE delle tavole, gli esempi che ho postato dovrebbero stare a dimostrarlo (la sola tavola con le vignette-vetrate, dai). Sarebbero nude senza. Non ci sono quasi ombreggiature né chiaroscuri, e pochissimi tratteggi.

Anche se non sono suoi (e non vedo che male ci sarebbe: i due Un uomo, un'avventura di Battaglia li hanno ben riprodotti con i colori non suoi, ma della moglie) sono semplicemente necessari. E per di più sono scelti e stesi con intelligenza tutt'altro che grossolana, come invece in certe operazioni analoghe dell'Eura o della Bonelli..
Basta vedere le tavole in b/n su internet per rendersi conto della differenza abissale.

[eddiekrueger]

Sarebbe grave se I Giorni dell'Impero lo pubblicassero in b/n, essendo i colori molto ben amalgamati.

Per non parlare di Paulus... questo proprio non avrebbe senso

[Solomon]

Si badi che non ce l'ho con la scelta di non stampare le storie a colori. Legittima, anche se ci si può chiedere quanto sia utile,visto che esistono tutt'ora edizioni in commercio in bianco e nero di Romeo e Giulietta, che hanno avuto talmente tanto successo da finire regolarmente nei remainders.

Ma con la giustificazione demenziale data.

Le tavole di Colan su Tomb of Dracula o di Giraud su Mister Blueberry non sono pensate per il colore, non queste.
Non scherziamo.

[Texhnolyze]

Lol. Non so di chi siano i colori, ma come si può pensare che sia stata pensata in bianco e nero? Mi sembra la solita paraculite della NPE. Sono parte FONDAMENTALE delle tavole, gli esempi che ho postato dovrebbero stare a dimostrarlo (la sola tavola con le vignette-vetrate, dai). Sarebbero nude senza. Non ci sono quasi ombreggiature né chiaroscuri, e pochissimi tratteggi.

Anche se non sono suoi (e non vedo che male ci sarebbe: i due Un uomo, un'avventura di Battaglia li hanno ben riprodotti con i colori non suoi, ma della moglie) sono semplicemente necessari. E per di più sono scelti e stesi con intelligenza tutt'altro che grossolana, come invece in certe operazioni analoghe dell'Eura o della Bonelli..
Basta vedere le tavole in b/n su internet per rendersi conto della differenza abissale.

Appunto, senza colore amplifichi la sensazione di teatralità perché ti sembra più scarno. Maco a farlo apposta ho appena letto Louis Riel e il capitolo del processo, senza sfondi, è teatrale. La tavola con le vetrate ci guadagna col colore, è formalmente ovvio, ma questo non implica che fosse veramente pensato a colori. Anche io lo sapevo che era nato in b/n e non so se l'ho letto proprio sul volume Mondadori. Beh, le storie Un Uomo un'Avventura sono tutte pensate per il colore, era obbligatorio. Comunque io speravo fosse a colori proprio per leggerlo e fare il paragone.
Che motivo hanno allora per non pubblicarlo a colori, dopo che l'avevano annunciato così? Soprattutto se si pensa che il volume a colori venderebbe di più proprio perché la versione in b/n già esiste. Capisco l'abbassamento del prezzo con il b/n, ma è controproducente quando la maggioranza, me compreso, lo preferirebbe a colori. Se hanno fatto solo un ragionamento economico hanno sbagliato alla grande.

eddie, Paulus lo pubblicheranno a colori.

[eddiekrueger]

Ottimo

[Texhnolyze]

Sto rileggendo la trilogia nel volume NPE e contemporaneamente sto facendo un paragone con le scansioni online. In primis ho notato l'enorme differenza che c'è tra i colori del volume della collana Sempreverdi e quelli del Giornalino e dunque ho capito che danno l'impressione di essere poco curati poiché la stampa di allora faceva pena. Per cui a quella qualità preferivo di netto il b/n seppur il colore abbia chiaramente una funzione narrativa e non solo estetica. Invece ora l'edizione Paoline è da acquistare e probabilmente Romeo e Giulietta di Alessandro Editore è ancora meglio, spiace che abbia pubblicato solo quello però.
Il volume NPE però ha il suo perché, oltre al b/n - che male non fa per ammirare il tratto - presenta anche tutta l'analisi di Brunoro. Il Sempreverdi ce l'ha?
Beh, a trovarlo ad un prezzo onesto ora.

[Solomon]

Il volume delle Edizioni Paoline ha una qualità di stampa perfetta, senza nessun fuori registro. I colori sono nitidi e brillanti.

L'apparato redazionale è di nessun interesse. Una biografia di De Luca, una di Shakespeare, e qualche informazione sulle opere teatrali.

[dennycolt]

Sto rileggendo la trilogia nel volume NPE e contemporaneamente sto facendo un paragone con le scansioni online. In primis ho notato l'enorme differenza che c'è tra i colori del volume della collana Sempreverdi e quelli del Giornalino e dunque ho capito che danno l'impressione di essere poco curati poiché la stampa di allora faceva pena. Per cui a quella qualità preferivo di netto il b/n seppur il colore abbia chiaramente una funzione narrativa e non solo estetica. Invece ora l'edizione Paoline è da acquistare e probabilmente Romeo e Giulietta di Alessandro Editore è ancora meglio, spiace che abbia pubblicato solo quello però.
Il volume NPE però ha il suo perché, oltre al b/n - che male non fa per ammirare il tratto - presenta anche tutta l'analisi di Brunoro. Il Sempreverdi ce l'ha?
Beh, a trovarlo ad un prezzo onesto ora.

Il volume Sempreverdi non l ho mai avuto tra le mani e non so dire. Ho un brossurato del solo Amleto a colori, sempre delle edizioni Paoline, e mi ha fatto una pessima impressione. Il cartonato pubblicato da Alessandro di Giulietta e Romeo è invece fenomenale; a parte il formato molto grande è soprattutto il fatto di essere riscansionato dalle tavole originali a colori a renderlo incredibile, si vedono nitidissime le "passate" di colore... splendido e consigliatissimo.

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[Texhnolyze]

Sto rileggendo la trilogia nel volume NPE e contemporaneamente sto facendo un paragone con le scansioni online. In primis ho notato l'enorme differenza che c'è tra i colori del volume della collana Sempreverdi e quelli del Giornalino e dunque ho capito che danno l'impressione di essere poco curati poiché la stampa di allora faceva pena. Per cui a quella qualità preferivo di netto il b/n seppur il colore abbia chiaramente una funzione narrativa e non solo estetica. Invece ora l'edizione Paoline è da acquistare e probabilmente Romeo e Giulietta di Alessandro Editore è ancora meglio, spiace che abbia pubblicato solo quello però.
Il volume NPE però ha il suo perché, oltre al b/n - che male non fa per ammirare il tratto - presenta anche tutta l'analisi di Brunoro. Il Sempreverdi ce l'ha?
Beh, a trovarlo ad un prezzo onesto ora.

Il volume Sempreverdi non l ho mai avuto tra le mani e non so dire. Ho un brossurato del solo Amleto a colori, sempre delle edizioni Paoline, e mi ha fatto una pessima impressione. Il cartonato pubblicato da Alessandro di Giulietta e Romeo è invece fenomenale; a parte il formato molto grande è soprattutto il fatto di essere riscansionato dalle tavole originali a colori a renderlo incredibile, si vedono nitidissime le "passate" di colore... splendido e consigliatissimo.

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Mi faresti una foto delle pagine che ha anche fotografato Solomon per fare un confronto?