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Dampyr - di Mauro Boselli e Maurizio Colombo

Aperto da Occhi nella Notte, 24 Agosto 2009, 18:09:28

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0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questa discussione.

Murnau

Citazione di: Mordecai Wayne il 28 Luglio 2014, 12:09:02
Ti ho pensato quando pubblicavo la solicitor.  ^_^ Maroto il tuo amico.  :lol:
:lolle: 

Però sono serio, in queste tavole mi pare si sia impegnato di più che sulla serie di Chiaverotti.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Mordecai Wayne

Sembrano più curate in effetti. Però i volti son sempre quelli. :asd:
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Mordecai Wayne


Citazione di: Paolo Papa il 06 Luglio 2014, 12:10:21
Citazione di: Mordecai Wayne il 30 Giugno 2014, 10:18:47


Dampyr n. 172, mensile
La papessa di Roma


Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Bilotta
Disegni: Andrea Del Campo
Copertina: Enea Riboldi

Donna Olimpia Maidalchini in Pamphili, cognata di Papa Innocenzo X, ambiziosa e spregiudicata nobildonna nella Roma del primo Seicento: tra i vicoli oscuri della Capitale la sua leggenda nera è ancora viva. Ma non solo quella...  Uscita dal sepolcro segreto dove l'avevano sepolta i suoi concittadini, la Signora è diventata una vampira e, ancora più spietata e senza scrupoli, si batte per il controllo della malavita romana...

In uscita il 03/07/2014

Anteprima:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


numero davvero brutto.
banalissimo, senza guizzi, sceneggiato in pieno stile bonelli, e dunque male.
bilotta mia hi deluso.
l'unica cosa interessante è che l'episodio di svolge pazialmente nell'affascinante quartiere coppedé di roma, anche se il suo fascino non è stato affatto sfruttato

A me invece non è dispiaciuto. Intendiamoci rientra in una certa mediocrità di fondo che attualmente regna sovrana su questa serie però Bilotta ha avuto qualche buona idea come quella del personaggio e l'ambientazione. Inoltre ha inserito anche un po' di retro continuity che non guasta mai.
La storia e il personaggio di Olimpia mi hanno ricordato da vicino quello del film "Bloody Mama" di Roger Corman con una strepitosa Shelley Winters.

Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Silver Surfer

Quando ho letto che il titolo dell'ultimo albo é Il segno di Alastor ho pensato che ci fisse di mezzo anche la Lion...
Da me é arrivato oggi e l'ho preso subito, soprattutto per Maroto.
Martedì scorso all'incontro con Volante c'era anche Francesco Gallo (in incognito), ma mi é sembrato estremamente timido e riservato. Non ho preso lo speciale, soprattutto per questioni di spese, ma anche i disegni non mi sembravano eccelsi.
If sacred places are spared the ravages of war... then make all places sacred. And if the holy people are to be kept harmless from war... then make all people holy.

Gianky87

Avrei bisogno di info su questa serie,ho visto che c'è la maxi Dampyr che contiene tre storie,sono degli speciali oppure la ristampa della serie regolare?

Poi altra cosa,è una serie "infinita" oppure ha una continuity e si aspetta un finale?

Mordecai Wayne

Sui Maxi pubblicano sempre storie inedite. Le formule di solito sono divise in due categorie.
Storia unica ad ampio respiro oppure 3 storie della stessa lunghezza degli albi regolari che non trovano spazio sulla serie.
Dampyr ha una continuity interna ma niente da cui impazzirci dietro. Visto che le storie sono autoconclusive sono create apposta anche per chi non ha conoscenza del pregresso della saga.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Talon

Libro citato negli editoriali, per me è una chiavica :sisi:


IL GOLEM
raccontato da Elie Wiesel e illustrato da Mark Podwal

Chi era il "Golem fatto d'argilla", questo strano essere che, secondo la tradizione popolare ebraica, fu creato dal misterioso Maharal, Rabbi Yehuda Loew, capo della comunità ebraica della Praga del sedicesimo secolo? Alcune versioni di questa leggenda dipingono il Golem come un simpatico e goffo individuo; altre come un mostro, un Frankenstein che si ribellò al suo creatore. In questo libro, Elie Wiesel ha raccolto molte delle storie che si tramandano su questa enigmatica figura e le ha raccontate di nuovo, viste attraverso gli occhi di un vecchio becchino che, da bambino, avrebbe assistito ai numerosi miracoli attribuiti dalla leggenda al Golem. "Io, Reuven, figlio di Yaakov, dichiaro sotto giuramento che "Yossel il muto", il "Golem fatto d'argilla", merita di essere ricordato dal nostro popolo, dal nostro popolo perseguitato e assassinato eppure immortale. E un nostro dovere nei suoi confronti evocare il suo destino con amore e gratitudine". Il Golem di Reuven non è né uno sciocco né un mostro, ma un essere pieno di intuito, di intelligenza e di compassione, creato per proteggere gli ebrei dai loro innumerevoli nemici. Un essere che, un giorno, potremmo anche incontrare...

Libro deludente su tutta la linea. Partiamo dalle illustrazioni, opera di un autore (a quanto pare) famoso, tale Mark Podwol, buttate letteralmente dentro a caso e, ad essere sincero, vista una viste tutte.
Passiamo al racconto vero e proprio, dove il lupo cattivo, ovvero i cristiani: bugiardi, assassini, fanatici antisemiti e chi più ne ha più ne metta, idealmente rappresentati dal malvagio e famigerato vescovo Thadeusz, passano l'esistenza infilando neonati morti nelle case degli ebrei cercando di farli incolpare per i loro presunti sacrifici umani volti all'utilizzo del sangue; sempre con lo stesso scopo i cristiani rapiscono donne e, come se non bastasse, cercano pure di convertire gli ebrei al cristianesimo.
A smascherarli ogni volta ci pensa il golem, stoico difensore del popolo d'Israele, creatura del Maharal (e consigliere di re Rodolfo) Rabbi Yehuda Loew. Stranamente il golem della creatura d'argilla ha ben poco dato che più che altro risolve le situazioni come una sorta di detective magico... alla fine del libro, prima della morte del suo creatore, viene "spento" e relegato in soffitta nella sinagoga.
Concludendo volume che non dice nulla di Praga e del golem d'argilla poco più, essendo troppo impegnato a ribadire la morale favolistica che i cristiani son brutti e cattivi e solo il golem poteva scampare gli ebrei da tale pericolo... Libro davvero assurdo, al posto del golem ci avrebbero potuto mettere persino l'Happy Hippo e non sarebbe cambiato nulla; trasuda odio sottoforma di una raccolta di fiabe scadente.

Silver Surfer

Ma il romanzo sul Golem è di Gustave Meyrink. Dovrebbe esserci solo in edizione Bompiani, ma da me non si trova e non mi sono sbattuto più di tanto a cercarlo.
If sacred places are spared the ravages of war... then make all places sacred. And if the holy people are to be kept harmless from war... then make all people holy.

Talon

Citazione di: Silver Surfer il 01 Agosto 2014, 20:00:50
Ma il romanzo sul Golem è di Gustave Meyrink. Dovrebbe esserci solo in edizione Bompiani, ma da me non si trova e non mi sono sbattuto più di tanto a cercarlo.
Ci sono diversi libri sul golem, di quello di Meyrink ho parlato qualche pagina addietro ;)

Mordecai Wayne


Citazione di: Mordecai Wayne il 28 Luglio 2014, 11:45:50


Maxi Dampyr n° 6, annuale
Copertina: Enea Riboldi


Gli orrori di Khara Khoto
Soggetto e sceneggiatura: Samuel Marolla
Disegni: Fabiano Ambu

Ridotta a polvere e pochi desolati ruderi, la leggendaria Khara Khoto dorme immersa nel suo sonno millenario nel deserto dell'Alashan. Ma, poco distante, velata dalle illusioni, riposa tra le sabbie l'autentica Città Nera, pronta a ridestarsi... e popolata di orrori!

La palude
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Francesco Gallo

Tra gli acquitrini di Okefenokee è in corso una lotta mortale tra i vampiri della palude e i loro predatori, Harlan, Tesla e Kurjak. Preso in mezzo tra le due parti in lotta, Roscoe si trova davanti a un bivio nella sua disperata esistenza...

Il labirinto del negromante
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Falco
Disegni: Alessandro Baggi

Il parco di Château Carignac è maledetto. Un tempo nel suo esatto centro sorgeva il padiglione di caccia del Marchese, che bruciò una notte del 1654. E allora perchè ogni tanto riappare, proprio nel cuore del labirinto? Nessuno che lo veda, però, è mai uscito per poterlo raccontare, dai viottoli aggrovigliati e ombrosi del diabolico giardino...


In uscita il 30/07/2014

Anteprima:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Letto il nuovo Maxi.

Prima storia "Gli orrori di Khara Khoto" abbastanza noiosa in quanto è la classica storia Dampyriana con l'introduzione del nuovo maestro della notte di turno e relativa lotta. Tutto già visto altre volte e meglio.
Dall'editoriale mi attendevo molto di più da questo esordio nei fumetti di Samuel Marolla. Anche i disegni di Ambu sono abbastanza anonimi.

Molto meglio la seconda storia di Mignacco "La palude" che è il vero piatto forte di questo volume. Anche qui la storia è abbastanza classica ma non il modo di raccontarla che nel finale ribalta tutto quanto visto in precedenza. Non dico di più per non spoilerare troppo ma devo dire che Mignacco mi ha sorpreso favorevolmente, bravo! A lui aggiungo ai complimenti anche il disegnatore Francesco Gallo.

Discreta l'ultima storia "Il labirinto del negromante" realizzata dal duo Falco/Baggi che cerca di ampliare l'universo Dampyriano del multiverso. Tutto abbastanza standard ma almeno non ci si annoia come in occasione della prima storia.

Un numero dunque con più ombre che luci come di solito accade per la collana dei Maxi in versione episodica.
Non mi sento di consigliarlo a scatola chiusa anche se il racconto di Mignacco merita una lettura.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Talon

Un paio di volumi che ho letto in passato e che vanno a nozze con i temi spesso presenti negli editoriali della serie:



VAMPIRI E LUPI MANNARI
LE ORIGINI, LA STORIA, LE LEGGENDE DI DUE TRA LE PIÙ INQUIETANTI FIGURE DEMONIACHE, DALL'ANTICHITÀ CLASSICA AI NOSTRI GIORNI
Erberto Petoia

Attraverso un itinerario millenario tra le maggiori culture europee, questo ripercorre la storia di due fenomeni inquietanti, le cui personificazioni hanno turbato l'animo umano da secoli remoti e in quasi tutte le culture: la licantropia e il vampirismo. Considerati figure demoniache fino a un non lontano passato, uomini-lupo e bevitori di sangue sono giunti fino a noi dal mondo dell'antichità classica, attraverso il Medioevo, durante il quale acquistano un ruolo dominante nella tradizione occidentale moderna, dovuta all'importanza loro tributata dalla teologia e dalla demonologia cattolica. Nella cultura contemporanea hanno in parte perso il loro aspetto di oscuri e temibili personaggi infernali e, rischiarati dalla luce della "dea ragione", vengono studiati come fenomeni culturali o patologici e collocati nell'ampia problematica delle numerose credenze sulla trasformazione dell'uomo in animale. Anche il vampiro infatti, proprio per il suo nutrirsi di sangue, viene spesso assimilato ad un rango bestiale. Dietro la celebre figura del Conte Dracula e dei meno noti licantropi letterari si cela una lunga tradizione e una vasta eredità culturale di leggende, di figure demoniache e spaventose (e a volte di personaggi storici). Sono proiezioni di paure ancestrali che per secoli hanno attraversato l'Europa, trovando finalmente una corretta collocazione grazie agli strumenti interpretativi dell'antropologia e della psicopatologia.

Sono un po' perplesso, il libro è senza dubbio interessante ma pare lacunoso, forse è stato fatto qualche taglio di troppo per non renderlo pesante alla lettura. Se leggo un titolo che per esteso fa "Vampiri e Lupi Mannari. Le origini, la storia, le leggende di due tra le più inquietanti figure demoniache, dall'antichità classica ai nostri giorni", mi aspetto di trovare un mattone (in senso positivo) di parecchie pagine e con argomentazioni dettagliate. Qui invece sono poco più di 300 facciate con tanto di illustrazioni, e spesso si ha a che fare con dei riassunti invece che con dei pieni resoconti. Inoltre pare che certe cose siano state deliberatamente tralasciate, oppure affrontate in modo trascurato... un esempio? Nell'ultima parte dedicata a Dracula e i lupi mannari nella letteratura ci si dedica esclusivamente ai vampiri, relegando i secondi in un ruolo di nicchia con un paio di facciate perché i licantropi non hanno ancora avuto il loro Stoker. Ora, questo riassume la sostanza del libro, un'interessante panorama storico di queste due creature leggendarie che purtroppo si limita a sondare la superficie senza spingersi troppo a fondo.


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DIZIONARIO DEI VAMPIRI E DEI LUPI MANNARI
Guiley Rosemary E.

C'è sempre qualcosa da imparare sul vampiro e sul lupo mannaro, suo cugino. Questo libro è un ricco compendio di informazioni, uno strumento per chi intraprende una ricerca su queste due figure da sempre protagoniste di leggende, miti, racconti. È un'opera in grado di soddisfare le curiosità dell'appassionato di horror come quelle dello studioso accademico e rappresenta, in questo senso, un importante punto d'arrivo. L'autrice ha rivolto la sua attenzione sia agli aspetti semi-sconosciuti del folklore che alle rappresentazioni artistiche e dell'intrattenimento.

Innanzitutto questo non è un dizionario, sì è in ordine alfabetico e c'è la definizione di alcuni termini, ma si tratta più che altro di un sacco di materiale su autori, serie TV, scrittori, film e certi fatti realmente accaduti.
Nel corso della lettura questo libro mi ha dato l'impressione di essere tra l'incompleto e il ripetitivo. Incompleto perché non limitandosi a fare da dizionario, ma svolgendo più una funzione enciclopedica avrebbe bisogno di costanti aggiornamenti, infatti non basterebbe aggiungere qualche nuovo termine (sempre che ne escano) ogni decennio, ma si dovrebbe ogni anno aggiungere una gran mole di materiale (soprattutto in questo periodo che l'argomento è così in voga). Ripetitivo perché dopo un po' ci si accorge che ogni voce presa in considerazione somiglia molto alle precedenti (e persino quanto riguarda i fatti realmente accaduti è così); sapere vita, morte e miracoli di attori, scrittori, serie TV, oppure sapere come vengono chiamati i vampiri o i lupi mannari nelle varie parti del mondo può andare all'inizio, ma poi ci si stanca e basta.
Insomma questo volume contiene molte informazioni, da quelle assurde a quelle raccapriccianti, da quelle vere a quelle inventate, ma il fatto di non essere propriamente ne un dizionario ne un romanzo lascia insoddisfatti sia per l'intensità che per la completezza. Con le immagini inserite poi ci si poteva sforzare un attimino di più, a parte un paio suggestive il resto sono tratte dai film e non rendono affatto quel clima gotico che uno si aspetterebbe quando ha in mano un libro così.
Concludo dicendo che vedersi citare tanti film e libri è stato una specie di deterrente, visto che in principio qualche titolo me lo sono pure segnato, ma quando ne sono arrivati ancora, ancora e ancora sino alla nausea ho buttato il foglietto su cui li annotavo.

Talon

Nei volumi che vanno dal 25 al 30 ho avvertito un lieve calo, a causa di una sensazione fra il ripetitivo e l'inconcludente, sono pur sempre buoni racconti ma non di gran livello. Già col numero 31 si comincia nuovamente a ragionare, tornano a farsi vive la Temsek e i Lupi Azzurri, per non parlare dell'introduzione di un nuovo nemico
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Passiamo poi a quel capolavoro che è il volume 32

n° 32 "Gli insaziabili"

uno di quelli che più mi è piaciuto della serie Dampyr.
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Si prosegue poi con una bellissima storia in due volumi, 33-34, ambientata (e non solo geograficamente parlando) fra le interessanti quanto temibili leggende islandesi. Continuiamo con un rendimento alto e costante nei due numeri successivi, 35-36, dove vediamo all'opera prima dei cacciatori di fantasmi, in una tipica storia da film dove un gruppo di studiosi si reca in una casa stregata per analizzarne le presenze; e poi con dei cacciatori di vampiri determinati quanto impreparati.

P.S.
Mordecai, il numero 32 lo devi assolutamente recuperare anche perché è ambientato in Svizzera :ahsisi:

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Negli editoriali degli ultimi numeri letti si è parlato di Carmilla...


CARMILLA
E ALTRI RACCONTI DI FANTASMI E VAMPIRI
Le Fanu Joseph S.

Avvolti in atmosfere sinistre e inquietanti, popolati da creature sospese tra la vita e la morte, assetate di sangue e portatrici di sciagure, questi 15 racconti di Joseph Sheridan Le Fanu hanno profondamente influenzato la narrativa fantastica e dell'orrore. La fantasia di Le Fanu risveglia invincibili paure ancestrali, creando un universo oscuro e sconvolgente.

Ho letto questo libro fondamentalmente per Carmilla e non per gli altri racconti di fantasmi, che tra l'altro si sono dimostrati abbastanza monotoni. Carmilla è l'ultimo e devo dire che purtroppo non si discosta molto dai precedenti. Ha un avvio migliore, ma poi si finisce con la solita questione della persona tormentata con la causa nascosta fra le righe, che pian piano perde senno e salute fino alla rivelazione finale (schema seguito da ogni singola storia di questo libro). Se l'avessi saputo in precedenza mi sarei limitato a leggere Carmilla, così non sarei stato a conoscenza del ripetitivo schema narrativo e l'avrei apprezzato certamente di più, dato che comunque è un racconto che merita.

Mordecai Wayne


Citazione di: Mordecai Wayne il 28 Luglio 2014, 11:59:17


Dampyr n. 173, mensile
Il segno di Alastor


Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Esteban Maroto
Copertina: Enea Riboldi


Uno scrittore americano di fantasy eroica, Jack Kelsey, è scomparso dalla sua casa nel New England. Tempo prima era misteriosamente sparita sua moglie Linda e, in un'intervista concessa a Timothy O'Sullivan, Kelsey asseriva di avere incontrato davvero i suoi personaggi e di aver fatto all'amore con la bella guerriera Rhaleya. Scoprendo in un suo romanzetto il nome di Xeethra, la sua principessa perduta, Kurjak parte alla ricerca di Kelsey. Ma, invece di finire nel Mondo del Crepuscolo, si ritroverà, smemorato, in una terra selvaggia dove le Orde del Caos guidate dal Principe Alastor combattono l'umanità. E Kurjak, unico uomo in una compagnia di guerriere mercenarie, entrerà al servizio del Principe dell'Inferno!


In uscita il 02/08/2014

Anteprima:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Letto l'ultimo inedito e devo dire che è stata una buona lettura.
Prima parte di due ambientata in alcuni mondi del multiverso in cui la fa da padrone il filone fantasy. Moltissime le citazioni tratte dalle opere più famose di questo genere che i lettori possono cercare di cogliere tra le pagine di quest'avventura.
Da notare l'assenza di Tesla.
Molto bravo Esteban Maroto che mi è parso qui a più suo agio rispetto ad altre prove sulla serie di Brendon.
Ora sono curioso di leggerne l'epilogo sul numero di settembre.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Talon

#433
Letti i numeri da 37 a 48, andamento altalenante e, stavolta devo ammetterlo, un paio di grosse delusioni.

Amber Tremayne

La prima è quella che ci parla del passato dell'affascinante maestra della notte Amber e del suo conflitto con Black Annis e i Tylwyth Teg, il Piccolo Popolo delle leggende: un sacco di nomi romani e britanni fra amici, figli, fratelli (e chi più ne ha più ne metta) che si fanno la guerra, si alleano, si tradiscono, si strizza pure l'occhio alle leggende arturiane e a mio avviso ne esce solo un gran macello perché la storia è pure graziosa, ma tutto sto gran casino che le è stato montato intorno porta più confusione che altro.

n° 46 "Il castello di Barbablù"

La seconda e forse più grande delusione per me sta nel numero 46, "Il castello di Barbablù" dove dovevano essere narrate le origini dei Lupi Azzurri, invece dei Lupi si parla appena, di Barbablù poi non se ne parla proprio. Ci si limita ad una vecchia signora che vede raschiar via qualche ruggine sorta durante la guerra
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Comunque un barlume di speranza nasce nel numero 48 dove Harlan fa pace con se stesso, ed in particolar modo con la sua parte vampiresca, iniziando così a sfruttare maggiormente quei poteri da maestro della notte di cui anche lui è provvisto.
Un paio di volumi degni di nota ci sono comunque, su tutti spiccano il 45 "Il vampiro di Highgate" ed il 37 (a discapito dell'orrenda copertina) "Il fiume dell'orrore".

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Proprio nel 37esimo volume si accenna alle "Streghe di Salem", io consiglio questo libro:


LE STREGHE BAMBINE DI SALEM. UNA STORIA VERA DEL 1692
Hill Frances

Inverno del 1692. Nella comunità puritana di Salem, nel New England, Betty, 9 anni e Abigail, 11, figlia e nipote del reverendo Parris, vengono improvvisamente colte da violente crisi isteriche, quasi fossero perseguitate da oscure forze maligne: danno in escandescenze, pronunciano frasi sconnesse, cadono preda di tremende convulsioni. Ben presto alle due bambine se ne aggiungono altre, preda degli stessi spaventosi sintomi. E nel villaggio si scatena il panico. Tre donne vengono accusate di essere in combutta con il Maligno, tre persone scomode per la bigotta comunità di Salem: Tituba, la schiava indiana del reverendo, e due donne "facili", che vivono ai margini della società.

Libro molto ben fatto sulla tragica caccia alle streghe di Salem, mostra inequivocabilmente gli effetti devastanti di una mentalità bigotta. I tempi cambiano ma la gente no, anche qui (come sempre del resto) ricchi ed influenti rivestono il ruolo di pontefici e carnefici, mentre chi non appartiene all'élite vive questa follia, in un modo o nell'altro...


e consiglio pure questo film:


LA SEDUZIONE DEL MALE

Nel 1692 a Salem, nel Massachussetts, vive una comunità che passa tutto il suo tempo a servire e a lodare Dio. Oppresse dall'ossessiva religiosità dei più anziani, alcune ragazze danzano nude nel bosco. Tra di loro c'è anche Abigail, che ha perso la verginità con un fattore sposato. Parte allora la caccia alle streghe e il processo coinvolgerà l'intero villaggio.



Talon

Ripreso la lettura dal numero 49, ancora una volta si fa largo il timore che la serie cali di tono per finire vittima della banale ripetitività, nonostante un racconto sulle tre ziette del protagonista, che ci mostra pure uno scorcio sul suo passato, che però non è riuscito ad entusiasmarmi, nemmeno Roi ai disegni mi è piaciuto, anche se è uno di quelli che preferisco della scuderia Bonelli... comunque il mio dubbio è stato fugato poco dopo, con la doppia storia dei volumi 52-53 "La maledizione di Varney" - "I misteri di Napoli" davvero molto intrigante, romantica e malinconica. Grande merito va davvero a tutti i personaggi di questa trama memorabile in cui, fra gli altri, spiccano Sir Varney, Lord Byron e John Polidori; particolarmente apprezzabile poi è stata la parte svoltasi nella caratteristica Napoli.

a sinistra Polidori, a destra Lord Byron e al centro
la creatura dalla controversa paternità: Varney, il vampiro

Si prosegue ottimamente con la storia del volume successivo che vede una rappresentazione teatrale in "casa" di Caleb Lost, per la cui occasione le due fazioni avverse hanno stipulato una tregua, ma non tutto va per il verso giusto.

"Il teatro dei passi perduti"
abitazione di Caleb Lost