La Terra, Il Cielo, I Corvi - di Teresa Radice e Stefano Turconi

Aperto da Heimdall, 20 Dicembre 2020, 16:03:54

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Heimdall


LA TERRA, IL CIELO, I CORVI
di Teresa Radice e Stefano Turconi
208 pagine, a colori, formato 19 x 26 cm, Cartonato, Bao Publishing
€ 20

Alla fine dell'inverno del 1943, un soldato italiano e uno tedesco fuggono da un carcere in Russia, portando con loro un secondino russo. Spinti da pulsioni diverse, quasi incapaci di capirsi tra loro, scappano sapendo da cosa, ma non verso cosa. Si riveleranno persone molto diverse da ciò che sembrano, e impareranno cosa è veramente importante, anche quando tutto ciò che sembra contare è salvarsi la vita. Teresa Radice scrive una storia allo stesso tempo individuale e corale, che nell'orrore di un conflitto sfuggito al controllo, riesce a mettere l'accento sull'incanto della vita. Stefano Turconi, ispirato dall'arte di Rien Poortvliet, dipinge ad acquerello le tavole sopra alle matite, creando uno stile completamente nuovo, e perfetto per questa storia, regalandoci tavole magistrali.
Un libro che entra silenzioso a mani giunte dentro il lettore, le apre a farfalla, e lo costringe a spiccare il volo, senza fiato.


Non è una brutta cosa rendersi conto che non si hanno tutte le risposte. Poi cominci a fare le domande giuste....

Fuller



Bramo

Citazione di: Fuller il 22 Dicembre 2020, 17:18:15
Ce l'ho da mesi, li, a prender polvere...  :cry:
Male, merita tantissimo! ;)
Uno dei migliori lavori della coppia d'oro del fumetto italiano, a mio avviso :)
Andrea "Bramo"

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Heimdall

Infatti Fuller, devi porre subito rimedio.
In questi giorni scrivo con calma le mie impressioni.
Ma devo dire che è stato un bellissimo viaggio  :wub:


Non è una brutta cosa rendersi conto che non si hanno tutte le risposte. Poi cominci a fare le domande giuste....

Bruce Wayne

Bello, ma forse è quello che mi è piaciuto meno di questi autori. Non per demerito loro, ma solo per una questione di gusti miei per l'ambientazione.
Comunque mi è piaciuto moltissimo.  :sisi:

Ben-Point

La solicit mi ispira, mi piacciono sempre molto le storie con la base di un viaggio da percorrere senza una meta precisa.
"Quando sono uscito, ho visto tutti quei corpi lì a terra... Troppi da contare... Troppi da immaginare... Non era più la guerra: era omicidio." - Edward Daniels (Shutter Island)

Fuller

Nono raga ma mi ispira eh. Tutte le loro altre opere mi son piaciute tanto e Il Porto Proibito lo porto proprio nel cuore... Però boh, presi questo e Le ragazze del Pillar ma non mi è ancora venuta la voglia di leggerli.
Se permettete invece, in tema simile, vi consiglio altamente Nostra madre la guerra di Kris


Heimdall

Nuova opera e nuovo centro per la coppia Radice-Turconi !
Il volume edito da Bao come sempre è elegante, ben rifinito e con un prezzo congruo se rapportato alla qualità espressa dall'opera.
La storia si svolge nel pieno del secondo conflitto mondiale e vede il protagonista prigioniero in territorio russo.
Molto presto la trama crea un'insieme di anime che vagano per la sterminata steppa gelata in cerca della salvezza e di sé stessi.
Il racconto è molto scorrevole e Teresa Radice tesse un'ottimo intreccio in cui il presente si lega ad avvenimenti passati attraverso flashback e ricordi visivi molto potenti.
Ogni fuggiasco ha la propria vita, il proprio modo di combattere le avversità ed un proprio scopo di vita. Ma è proprio il protagonista principale, l'italiano Attilio, a non conoscere e riconoscere il proprio "posto" nel mondo. Per lui questa estenuante corsa verso la salvezza diventa una costante ricerca del proprio essere, di un uomo che conosce il suo passato (dal quale in un certo modo fugge) ma che non capisce quale possa essere il suo futuro.
Anche la costruzione della trama si regge su un espediente narrativo molto interessante e, almeno per me, originale: ogni fuggiasco parla attraverso il proprio idioma nazionale e questo rende la lettura straniante in un primo momento.
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

E non si può non essere coinvolti in tutto ciò....
A livello artistico quella di Stefano Turconi è una prova da gigante della rappresentazione grafica.
Le tavole, già splendide al tratto, sono arricchite da una colorazione acquerellata molto delicata e che evoca paesaggi da mozzare il fiato. I territori sconfinati della steppa russa innevata, i paesaggi da cartolina sul lago di Como sono immagini che restano negli occhi del lettore in modo vivido.
A fine volume si trova anche un buon apparato extra con cartoline e lettere d'epoca, ritagli di giornale e testimonianze che dimostrano il grosso lavoro di ricerca messo in atto per rappresentare tutto al meglio.
Insomma io ritengo questa prova del nostro "dinamico duo" riuscita su tutti gli aspetti.
E se come me siete appassionati lettori di vicende ambientate in questo determinato periodo storico ne verrete letteralmente rapiti  :wub:


Non è una brutta cosa rendersi conto che non si hanno tutte le risposte. Poi cominci a fare le domande giuste....

mistake89

A me non è piaciuto: l'ho trovato pedante e didascalico. È un fumetto verboso e pieno di parole, soprattutto dove dovrebbero lasciare spazio alle tavole splendide e alla narrazione per immagini. Rovinano il ritmo, lo appesantiscono e imboccano in lettore con tanta retorica.
Tanto il porto proibito è un bel fumetto, tanto gli altri son stati deludenti.
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