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Topolino - Topic Ufficiale

Aperto da Spider-Bat, 29 Settembre 2009, 00:31:35

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De.Paperis

giustificare l'aumento del costo del topo incentivando sul fatto che faranno cose che fanno da una vita. questo mi ha dato fastidio e no l'aumento del costo in se... poi la ciliegina sulla torta è stata la censura della copertina...
Comunque condivido pure io per quanto riguarda le storie sono tutte davvero godibili!  :hug:

Mordecai Wayne

#1066


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Bramo

Citazione di: Mordecai Wayne il 15 Aprile 2019, 10:36:06


TOPOLINO 3308
Non male davvero questo #3308.
A partire dalla storia d'apertura, ovviamente: Casty ritorna all'avventura investigativa "perturbante" nel senso più classico, con un mistero che colpisce Topolinia, l'interessamento di Topolino e l'accompagnamento di Eta Beta, spesso sinonimo di trame appassionanti e dai risvolti intriganti.
Topolino e il mistero di Acquadombra è solo a metà, ma già l'intreccio è entrato nel vivo, mi sono appassionato alla vicenda e le scene più movimentate rendono sostenuto il ritmo della narrazione.
Ottimo Mickey, e non è una novità nella caratterizzazione castyana, e interessante
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Spicca però particolarmente Eta: anche qui, non è certo la prima volta che lo sceneggiatore usa particolarmente bene l'uomo del futuro, ma in questo caso le caratteristiche e la levità del personaggio emergono in maniera deliziosa e azzeccata.
Lo stile di disegno è quello pulito e dalla linea classica ed essenziale a cui siamo abituati, non mancando alcune vignette d'effetto
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Fremente attesa per la conclusione.

Altra storia molta buona è quella in seconda posizione: Alessandro Sisti con Zio Paperone e la B.B. Depositour non fa niente di eccezionale, a ben vedere, visto che l'impianto è piuttosto classico, quasi pezziniano per alcuni aspetti. Ma in questo "solco della tradizione" lo sceneggiatore realizza una storia brillante e che non annoia, dove il personaggio del titolo è più un comprimario che un protagonista, lasciando al centro della scena i Bassotti e, soprattutto, la cittadinanza di Paperopoli nel suo complesso, mossa che ho trovato azzeccata e riuscita, nell'ottica di ritratto della commedia umana che il fumetto Disney fatica da anni ad essere. Complimenti per l'idea e lo sviluppo, quindi, che si estendono a un Alessandro Perina particolarmente in forma.

Anche Vito Stabile realizza una storia dal sapore classico e dall'impianto solido: Pippo e l'orologio taciturno scorre che è un piacere, parte dalla soffitta di Pippo e arriva a un viaggio su un'isola alla ricerca di un tesoro insieme a Minni. La quintessenza dell'avventura, insomma, che da una situazione quotidiana si evolve fino all'avventura più esotica. L'uso di personaggi che solitamente non si immaginano in questi contesti è un plus, perché mostra le infinite sfaccettature del cast disneyano e diversifica alcune dinamiche che, in tali situazioni, rischiano sempre di avere poche novità da offrire.
Altro merito si ritrova nei dialoghi brillanti, dove la comicità surreale di Pippo la fa da padrona e viene gestita con il giusto approccio.
L'unico neo è nell'avversario di turno, prevedibile e piuttosto piatto, ma essendo marginale ai fini della vicenda si può chiudere un occhio. Se non altro presenta un design interessante, merito della matita elegante di Libero Ermetti; il disegnatore realizza anche dei Pippo e delle Minni davvero piacevoli da vedere, e contribuisce alla piacevolezza di una storia che sembra più lunga della sua effettiva durata... un merito, in uno scenario dove spesso le sceneggiature sembrano invece compresse nel numero di pagine a disposizione dell'autore e si ritrovano a finire alla bell'e meglio.

Anche Enrico Faccini consegna una buona prova: Archimede e Paperoga costituiscono un team-up inusitato, e anche per questo foriero di uno sviluppo divertentissimo. Nelle brevi e semi-brevi il fumettista dà davvero il meglio di sé, e in questo caso la surreale
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
i "boing" di Zio Paperone e l'ultima tavola confermano il talento comico di Faccini, oltre che una matita ispirata, dal tratto sottile e particolarmente ricercato nelle espressioni dei personaggi.

Le due storie più deboli sono Paperino, Paperoga, Gastone e la finale imperdibile e Le Giovani Marmotte e l'intesa naturale. La prima, a dire il vero, fa il suo dovere e pur partendo da uno spunto non proprio interessante o inedito presenta uno sviluppo frizzante e simpatico, che si sgonfia però in un finale non all'altezza.
La storia che chiude l'albo invece è un po' difficile da inquadrare: come avventura delle GM aggiunge poco e niente al filone e annoia anche un pochetto, a un certo punto però Matteo Venerus mette a confronto i nipotini con delle marmotte così dispettose da ricreare scene vicine a quelle dei cortometraggi animati in cui Paperino veniva messo contro animaletti di vario genere. Siparietti anche divertenti ma che disorientano, sinceramente, sia per i personaggi coinvolti che per il tenore della trama. Il finale, infine, è più scontato che mai e contribuisce a rendere il racconto poca cosa. Anche i disegni di Lucci non spiccano: il suo tratto appare piuttosto rigido, poco dinamico e alcune vignette sembrano spoglie e fredde.

Per quanto riguarda le rubriche, intelligente e ben scritto l'articolo che introduce a Avengers: Endgame, con una mini-guida che – pur neanche lontanamente completa come tante che si trovano in rete, per forza di cose – riesce a dare alcune indicazioni di massima azzeccate. Mi è parsa ben fatta anche la rubrica sulla musica, capace di spaziare su generi diversi e con citazioni meno scontate di quanto uno potrebbe aspettarsi da una rivista come questa.
Andrea "Bramo"

Scrivo per:
LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!
www.lospaziobianco.it

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Mordecai Wayne

Citazione di: Bramo il 07 Aprile 2019, 00:20:37
Citazione di: Mordecai Wayne il 01 Aprile 2019, 10:33:44


TOPOLINO 3306

Non è affatto male, questo numero celebrativo. Avevo qualche dubbio pre-lettura, e sicuramente quello del 1999 per i 50 anni rimane maggiormente rappresentativo, ma non ci si può proprio lamentare.
Dal punto di vista della ricorrenza del settantennale, infatti, l'albo la celebra in ogni singola rubrica contenuta: dalle pagine contenenti il ricordo, la stima e l'affetto di diversi giornalisti al reportage sull'abbonato più "storico" di Topolino, per arrivare agli omaggi disegnati di alcuni autori: tutti molto belli, artisticamente, ma avrei forse preferito che fossero tutti legati dal comun denominatore dei 70 anni di storia editoriale piuttosto che declinati a rappresentare alcune caratteristiche random associate al libretto, che rendono i disegni piuttosto generici. Sottigliezze, comunque.

Inutile dire che la parte del leone per questi festeggiamenti la fa comunque il libretto allegato: apparentemente conciso e poco appariscente, offre in realtà un approfondimento lungo e articolato sulla storia di Topolino, curato da Luca Boschi, un excursus piuttosto puntuale sulle varie anime del settimanale, compiendo un'analisi descrittiva che si muove, saggiamente, per tematiche: i gadget, gli albi omaggio, lo sport, la TV, i personaggi ecc, senza dimenticare di mantenere un approccio comunque cronologico capace di sottolineare il cambio di direttori e di contestualizzare l'approccio dei vari elementi che hanno caratterizzato il giornale.
L'albetto color giallo si attesta quindi come un agile quanto interessante vademecum piuttosto curato e valido.

Passando alle storie del n. 3306, anche in questo caso si può commentare con il sorriso. la prima parte di Klondike ha il respiro avventuroso che ci si aspetta, in un contesto sempre suggestivo e con un Paperone e un Paperino molto ben caratterizzati. Il colpo di scena dell'ultima tavola è telefonatissimo,
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
ma per il resto la narrazione è solida. Giulio D'Antona scrive, credo per la prima volta a memoria, una storia che mi convince e che promette bene... vedremo come prosegue. Intanto ammiro i disegni di Lorenzo Pastrovicchio, del quale mi lascia perplesso solo l'aspetto del suo Battista e che ci regala una quadrupla con orso urlante veramente ottima.

Topolino, Pippo e la convivenza inconveniente è una simpatica commedia degli equivoci del brillante Federico Rossi Edrighi, che si conferma abile nello scavare nell'animo del personaggi. Stavolta nel mirino è l'amicizia tra Mickey e Goofy, e lo sceneggiatore scrive una storia briosa, divertente ma anche con molto "cuore", graziata dai disegni plastici ed efficaci di Luca Usai.

Sulla stessa falsariga è Silvia Ziche con la sua Paperina e... Paperino: l'ironia sui rapporti di coppia, cavallo di battaglia dell'autrice, si contamina con un sottotesto assai dolce quando la papera col fiocco immagina di dover (e voler) salvare il suo partner da chissà quali pericoli e, soprattutto, nella effettiva conclusione della breve avventura. La fumettista condensa in poche tavole comicità azzeccata e sentimenti credibili, con una delle sue opere migliori degli ultimi anni. Da notare lo stile sempre più nervoso e stilizzato che contraddistingue la sua produzione recente, efficace per alcune scene ma che in alcuni punti appare eccessivamente sintetico, specie negli sfondi.

Simpatiche Paperoga in: corsi e ricorsi e Pico de Paperis e le regole della laurea perfetta: nella prima Giorgio Fontana va a fondo sull'abitudine di Paperoga di frequentare i corsi più assurdi possibili in una sorta di riflessione sull'argomento, nella seconda Roberto Gagnor imbastisce nella narrazione un'interessante quanto ironica "scaletta" su come preparare una tesi di laurea. Sono due storie "leggere" e  con meno attrattiva delle altre, se vogliamo, ma svolgono molto bene il loro ruolo e risultano scritte bene, non annoiando il lettore.

Alla fine l'unico neo è Paperinik e il cimelio del fondatore, in chiusura di numero: Carlo Panaro scrive una sceneggiatura priva di mordente, ricca di reminescenze dalle primissime storie con il personaggio (l'invenzione "bicolore" di Archimede, Paperino guardiano di un museo ecc), che da una parte sembra già rientrare nell'ottica di recupero delle atmosfere classiche, dall'altro procede per inerzia e con sviluppi fin troppo automatici, arrivando a un villain poco interessante.

Nel complesso, l'operazione festeggiamento può dirsi riuscita: sono state selezionate storie buone e molto buone e i contenuti editoriali sulla storia del pocket sono stati vari ed esaustivi.
Ho letto anche io il numero celebrativo dei 70 anni e non so, forse avevo troppe aspettative ma sinceramente mi è sembrato un numero un po' meglio della media settimanale ma nemmeno poi così tanto. Le storie sono mica male, eccetto forse quella con Paperinik che dimentichi subito, però nessuna si eleva sopra la media per rappresentare un evento così importante. Addirittura quella di Paperone nel Klondinke è una storia doppia che si conclude nel numero successivo.
Molto meglio i redazionali che perlomeno svolgono in maniera degna il loro compito celebrativo.

Voto: 7+
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Mordecai Wayne

Citazione di: Bramo il 12 Aprile 2019, 19:02:01
Citazione di: Mordecai Wayne il 08 Aprile 2019, 09:50:51


TOPOLINO 3307
Potremmo anche lamentarci dell'aumento, ma credo che non possiamo granché lamentarci di questo numero nello specifico, a parte per un paio di scivoloni.
Topolino #3307 non è affatto male, a partire dalla seconda parte di Klondike: che il cinghialoide ex cercatore fosse il vero cattivo della storia non era una sorpresa, ma nemmeno voleva esserlo dopo l'ultima tavola del primo episodio. Il cuore dell'avventura sta nello svolgimento impostato da un Giulio D'Antona che mi ha stupito sinceramente, dal momento che finora non aveva scritto nulla che mi fosse davvero piaciuto. Qui ha sfornato un racconto davvero buono, piuttosto solido, non privo di divertimento ma anche di azione. Sì, Paperino e Paperoga sono un po' sacrificati, e sì, forse Paperone appare un po' troppo "molle"... ma neanche tanto, a dire il vero, e comunque non in modo da "svaccare" il personaggio, che anzi ne esce molto bene. Lorenzo Pastrovicchio ai disegni offre il solito gran bel lavoro, senza le poche incertezze ravvisate nel primo tempo, e soprattutto nelle espressioni di Paperone e negli sfondi eccelle.

Molto buona anche Minni e l'evento esclusivo: per quanto sembri dura riuscire a liberarsi di questo immaginario delle ragazze - topolinesi o paperopolesi che siano - affiliate a club femminili con ambizioni di frequentazioni altolocate o nobiliari, in questo caso Marco Bosco riesce a gestire decentemente il plot svecchiandolo leggermente, con il pretesto del vernissage. La coppia Minni-Clarabella, poi, si comporta in maniera credibile nel rapporto di amicizia e la storia risulta ben scritta. Nonché ben disegnata: Marco Mazzarello mi stupisce in positivo, e sforna una delle sue storie meglio illustrate di sempre!

Gambedilegno e Trudy in: la giornata della cactacea è una piccola perla di umorismo di Sio, veramente riuscita. La inserisco tranquillamente tra le migliori dell'autore in Disney, quella dove si inizia a intravedere una sorta di inizia di maturità nell'approccio alla sceneggiatura disneyana, che non abbandona il sottofondo dell'umorismo che l'ha reso celebre ma che lo attenua senza eccessi nonsense che poco aggiungono alla storia, ben amalgamato in un intreccio a gag che non rinuncia alla trama. Senza infama e senza lode Andrea Malgeri ai disegni, per ora senza una vera personalità ma con un buon tratto, per quanto derivativo e piatto.

Non male, infine, Rockerduck e le bombette istruttive di Gabriele Panini.
Normalmente questa moda di andare a scavare nei "dietro le quinte" degli stereotipi e delle running gag dei personaggi Disney mi annoia e mi fa scuotere la testa sconsolato, dato che lo reputo quasi sempre un inutile tentativo fuori posto e fuori tempo di fare ironia post-moderna; capita però che, impegnandosi un pochino in più, venga fuori qualcosa di vagamente interessante.
È questo il caso, grazie al "vademecum" sulle lezioni imparate da Rockerduck nel corso delle sue sconfitte e a un gran bel Paperone. Molto dinamici i disegni di Giada Perissinotto, anche se il suo stile sembra leggermente diverso da quello degli ultimi tempi: cambio di inchiostratore? Disegno in digitale? Nuova sperimentazione nel tratto?

Pollice verso, invece, per Paperino e l'amaca delle meraviglie - che prosegue stancamente, inverosimilmente e senza particolari spunti divertenti - e per Topolino e l'alieno canterino: perfino i disegni di Paolo Mottura, sempre raffinati, sembrano brillare meno del solito in una sceneggiatura che
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Non credo che il ciclo della macchina del tempo sia alla frutta, con così tanti secoli a disposizione per approfondire temi e situazioni, ma di certo storie di questo tipo non aiutano la causa. E pensare che lo spunto iniziale poteva anche essere interessante,
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
ma sarebbero servite più tavole e un approccio diverso - a mio avviso - per dare un altro tono all'avventura temporale. E invece ci teniamo
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Per quanto attiene alle rubriche, molto buono l'articolo sullo spazio, così come apprezzo l'intervista a Casty che fa da traino alla sua nuova storia.
Letto questo numero e concordo con i tuoi commenti davvero esaustivi. In generale ho quasi più apprezzato questo numero al precedente che celebrava il 70ismo, forse perché avevo aspettative al ribasso.
Eccetto la storia dei viaggi nel tempo, che ho trovato davvero sciocca e incentrata solo sulla gag finale di Pippo, le altre storie sono state, se non belle, almeno decenti.
Ottimi i disegni, ultimante gli artisti coinvolti sono di buon pedigree.

Voto: 7+
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Mordecai Wayne



TOPOLINO 3309

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TOPOLINO 3309 - Variant Nacpoli Comicon

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De.Paperis

Letto Topolino 3308
Non mi soffermo su ogni singola storia, ma tutte o quasi meritevoli, bel topolino, non so come sia la qualità dei numeri sotto il 3300 ma finora sono rimasto abbastanza soddisfatto delle storie.

De.Paperis

Citazione di: Mordecai Wayne il 23 Aprile 2019, 09:24:00


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Letto invece il 3309 di Topolino, non mi soffermo su trame o disegni ma solo su quello che la storia mi ha lasciato.
Paperino in le disavventure di un papero tenace
Davvero ottima! Cavazzano e Faraci sono un bel duo e con paperino ci sanno fare davvero e sono una garanzia. Voto 8

Topolino Canova e la scintilla poetica di Blasco Pisapia
Solo una cosa... l'Etna a Napoli??  :lol: storia dimenticabile che vuol dare un senso all'arte ma che secondo me si perde strada facendo... Voto 4

Macchia nera e il ratto dei furfanti di Deninotti e Baccinelli
Storia anche qui davvero passabile niente di interessante, si fa leggere ma sicuramente si poteva fare di meglio con l'idea iniziale. Voto 6

Nonna Papera e la minaccia di pasticcino 03 di Secchi e Franzò
Storia leggera e divertente! state attenti ai dolci xD Voto 7

E arriviamo all'ultima storia
Topolino e il mistero di acquadombra parte 2
Casty da il meglio di se con quest'ultima parte, letta velocemente e tutta di un fiato mi ha lasciato positivo e soddisfatto a fine lettura. Voto 8

Mordecai Wayne

Citazione di: Bramo il 18 Aprile 2019, 22:50:15
Citazione di: Mordecai Wayne il 15 Aprile 2019, 10:36:06


TOPOLINO 3308
Non male davvero questo #3308.
A partire dalla storia d'apertura, ovviamente: Casty ritorna all'avventura investigativa "perturbante" nel senso più classico, con un mistero che colpisce Topolinia, l'interessamento di Topolino e l'accompagnamento di Eta Beta, spesso sinonimo di trame appassionanti e dai risvolti intriganti.
Topolino e il mistero di Acquadombra è solo a metà, ma già l'intreccio è entrato nel vivo, mi sono appassionato alla vicenda e le scene più movimentate rendono sostenuto il ritmo della narrazione.
Ottimo Mickey, e non è una novità nella caratterizzazione castyana, e interessante
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Spicca però particolarmente Eta: anche qui, non è certo la prima volta che lo sceneggiatore usa particolarmente bene l'uomo del futuro, ma in questo caso le caratteristiche e la levità del personaggio emergono in maniera deliziosa e azzeccata.
Lo stile di disegno è quello pulito e dalla linea classica ed essenziale a cui siamo abituati, non mancando alcune vignette d'effetto
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Fremente attesa per la conclusione.

Altra storia molta buona è quella in seconda posizione: Alessandro Sisti con Zio Paperone e la B.B. Depositour non fa niente di eccezionale, a ben vedere, visto che l'impianto è piuttosto classico, quasi pezziniano per alcuni aspetti. Ma in questo "solco della tradizione" lo sceneggiatore realizza una storia brillante e che non annoia, dove il personaggio del titolo è più un comprimario che un protagonista, lasciando al centro della scena i Bassotti e, soprattutto, la cittadinanza di Paperopoli nel suo complesso, mossa che ho trovato azzeccata e riuscita, nell'ottica di ritratto della commedia umana che il fumetto Disney fatica da anni ad essere. Complimenti per l'idea e lo sviluppo, quindi, che si estendono a un Alessandro Perina particolarmente in forma.

Anche Vito Stabile realizza una storia dal sapore classico e dall'impianto solido: Pippo e l'orologio taciturno scorre che è un piacere, parte dalla soffitta di Pippo e arriva a un viaggio su un'isola alla ricerca di un tesoro insieme a Minni. La quintessenza dell'avventura, insomma, che da una situazione quotidiana si evolve fino all'avventura più esotica. L'uso di personaggi che solitamente non si immaginano in questi contesti è un plus, perché mostra le infinite sfaccettature del cast disneyano e diversifica alcune dinamiche che, in tali situazioni, rischiano sempre di avere poche novità da offrire.
Altro merito si ritrova nei dialoghi brillanti, dove la comicità surreale di Pippo la fa da padrona e viene gestita con il giusto approccio.
L'unico neo è nell'avversario di turno, prevedibile e piuttosto piatto, ma essendo marginale ai fini della vicenda si può chiudere un occhio. Se non altro presenta un design interessante, merito della matita elegante di Libero Ermetti; il disegnatore realizza anche dei Pippo e delle Minni davvero piacevoli da vedere, e contribuisce alla piacevolezza di una storia che sembra più lunga della sua effettiva durata... un merito, in uno scenario dove spesso le sceneggiature sembrano invece compresse nel numero di pagine a disposizione dell'autore e si ritrovano a finire alla bell'e meglio.

Anche Enrico Faccini consegna una buona prova: Archimede e Paperoga costituiscono un team-up inusitato, e anche per questo foriero di uno sviluppo divertentissimo. Nelle brevi e semi-brevi il fumettista dà davvero il meglio di sé, e in questo caso la surreale
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
i "boing" di Zio Paperone e l'ultima tavola confermano il talento comico di Faccini, oltre che una matita ispirata, dal tratto sottile e particolarmente ricercato nelle espressioni dei personaggi.

Le due storie più deboli sono Paperino, Paperoga, Gastone e la finale imperdibile e Le Giovani Marmotte e l'intesa naturale. La prima, a dire il vero, fa il suo dovere e pur partendo da uno spunto non proprio interessante o inedito presenta uno sviluppo frizzante e simpatico, che si sgonfia però in un finale non all'altezza.
La storia che chiude l'albo invece è un po' difficile da inquadrare: come avventura delle GM aggiunge poco e niente al filone e annoia anche un pochetto, a un certo punto però Matteo Venerus mette a confronto i nipotini con delle marmotte così dispettose da ricreare scene vicine a quelle dei cortometraggi animati in cui Paperino veniva messo contro animaletti di vario genere. Siparietti anche divertenti ma che disorientano, sinceramente, sia per i personaggi coinvolti che per il tenore della trama. Il finale, infine, è più scontato che mai e contribuisce a rendere il racconto poca cosa. Anche i disegni di Lucci non spiccano: il suo tratto appare piuttosto rigido, poco dinamico e alcune vignette sembrano spoglie e fredde.

Per quanto riguarda le rubriche, intelligente e ben scritto l'articolo che introduce a Avengers: Endgame, con una mini-guida che – pur neanche lontanamente completa come tante che si trovano in rete, per forza di cose – riesce a dare alcune indicazioni di massima azzeccate. Mi è parsa ben fatta anche la rubrica sulla musica, capace di spaziare su generi diversi e con citazioni meno scontate di quanto uno potrebbe aspettarsi da una rivista come questa.
Letto il #3308 e condivido il tuo commento.
Bella la prima parte della storia di Casty, un'avventura scritta nel classico segno dell'autore, che quindi si può dire che sia una conferma più che una sorpresa.
Sorprendente è invece la storia sul deposito di Paperone, una storia semplice ma davvero ben realizzata.
Non male anche la storia con Pippo e la sia mitica soffitta è quella del team-up Paperoga/Archimede, a cui farne le spese sarà Zio Paperone.
Non mi sono piaciute invece le storie con Paperino e Paperoga tifosi superstiziosi del Papeopoli e quella delle Giovani Marmotte alle prese con un invasione di...marmotte!

Voto: 7+
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Bobby Drake

Vinto all'estrazione per lo sketch di Freccero, mi sono fatto fare Paperino versione Maradona sul volume 70 anni di copertine.


(Non so postare le immagini, chiedo venia)

Mordecai Wayne

wow bello, posta l'immagine dai! :)
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!