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Topolino - Topic Ufficiale

Aperto da Spider-Bat, 29 Settembre 2009, 00:31:35

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Mordecai Wayne

Citazione di: Garalla il 31 Ottobre 2018, 12:48:07
Forse avevo aspettative troppo alte, la storia mi è piaciuta ma meno di quanto mi aspettassi.
"Tutto questo accadde domani" è un ucronia, basata su un elemento non risolto in "Tutto questo accadrà ieri" che scatenerà una serie di eventi che porteranno ad un mondo dove un'antagonista regnerà incontrastato. Spetterà a Topolino risolvere la situazione. Ma non solo a quello dell'ucronia, ma anche a quello del 1930!

I 4 prologhi ci hanno offerto spiragli di questa ucronia e di come questa sia cominciata (episodi 1 e 4) oltre a mostrare come i personaggi anni '30 saranno coinvolti nella vicenda (episodio 2). Il ruolo del 3 prologo lascio a voi scoprirlo perché è molto particolare (e pensare che sembrava inutile quel pezzo  :lolle:).

La storia mi pare comprensibilissima a sé senza l'ausilio dei prologhi che vengono giustamente citati (e quando li cogli sorridi, c'è poco da fare) tranne forse per il primissimo prologo che nei fatti da il via alle vicende.

La storia è piuttosto solida, con tutti i tasselli che man mano si incastrano, anche se ho notato una certa forzatura, creando un vero e proprio deus ex machina col personaggio di Pippo anni '30 per il resto l'uso dei 6 protagonisti e del cattivissimo antagonista mi sono sembrati molto validi.
Ma sarà la freschezza per la prima storia questa non è riuscita a coinvolgermi così tanto. Resta un sentito omaggio al personaggio questo è innegabile.
Ah fosse stata scritta da chiunque altra avrei gridato al capolavoro, sappiatelo  :lolle:

Per il vostro bene NON leggete l'intervista a Casty e Bonfatti prima di aver letto il finale.
Fa un piccolo Spoiler che mi ha piuttosto infastidito visto che molta della storia ruota su quel dettaglio. Niente di così drammatico eh... però sapete... a metà sapere cosa succede a 3/4 non è il massimo.
Letta la storia Tutto questo accadde domani e sostanzialmente sono d'accordo con il tuo commento.
A me principalmente di questa storia non mi è piaciuto il finale. Non capisco infatti il senso per Gambadilegno di arrendersi in quel momento quando aveva ancora tutto dalla sua e poteva fermare Topolino & Co. Boh, magari sono io a farmi paranoie eccessive ma a quel passaggio non sono veramente riuscito a dargli un senso.

Voto: 7.5
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Mordecai Wayne

#976


TOPOLINO 3286

Autori: AA.VV.
14x18,5, B., 160 pp., col.|2.70€
PANINI DISNEY

Un numero da collezione per festeggiare i 90 anni di Topolino!
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
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shumani

– I supereroi ti ricordavano tutti i mesi che ogni problema aveva una possibile soluzione e che arrendersi non era un'alternativa. Quale lezione migliore per la vita adulta?

Mordecai Wayne

Citazione di: Mordecai Wayne il 05 Novembre 2018, 10:30:20


TOPOLINO 3285

Autori: AA.VV.
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PANINI DISNEY

Il ritorno dei Wizards Of Mickey!
Non credo di aver mai letto nessuna storia dei Wizards of Mickey prima d'ora ma questa non mi ha fatto impazzire. Belle le atmosfere fantasy ma il tutto procede in una maniera troppo scontata e banale. Disegni bellissimi però.

Voto: 7-
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
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Mordecai Wayne



TOPOLINO 3287

Autori: AA.VV.
14x18,5, B., 160 pp., col.|2.70€
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Non perdete l'appuntamento con tre papere irresistibili!
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Raccoglitore Francobolli Supertopolino

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Raccoglitore per i francobolli in uscita con Topolino 3288, 3289, 3290 e 3291.
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Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Mordecai Wayne



TOPOLINO 3288

Autori: AA.VV.
14x18,5, B., 160 pp., col.|2.70€
PANINI DISNEY

Indagine artistico-filatelica per Topolino, a firma dei due "Massimi" (Marconi & De Vita). Prosegue la saga fantascientifica di "Droidi", mentre Artibani svela la quarta "dote" di Mickey, su disegni di Marco Mazzarello.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
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Bramo

#982
È da un po' che non commento Topolino qua. Faccio un veloce recupero con gli albi comprati da fine ottobre a oggi :)

Citazione di: Mordecai Wayne il 29 Ottobre 2018, 09:58:46


TOPOLINO 3284
Occorre dunque partire dal numero di Lucca Comics!
Chiaramente la parte del leone la fa la storia di apertura, quella Tutto questo accadde domani di Casty e Massimo Bonfatti su cui c'erano tante aspettative... per parte mia, per niente deluse.
Un grande intreccio, ottimo uso dei personaggi e una vicenda non pretestuosa come ripresa di quanto letto in Tutto questo accadrà ieri.
Chi volesse sapere cosa ne penso nel dettaglio può andare a leggere la recensione che ho scritto (insieme a Gianluigi Filippelli) per Lo Spazio Bianco, pubblicata proprio stamattina.

Per quanto riguarda il resto del numero, in realtà non c'è granché da dire.
Forse l'elemento più interessante è Tutto gratis! di Vito Stabile e Alessandro Del Conte, che conclude il ciclo di storie brevi Zio Paperone racconta: nelle sue poche tavole riesce a divertire davvero, con una vignetta finale perfetta e con uno Zione in parte. Svolge molto bene il suo lavoro di breve, perché fa ridere, cosa per nulla scontata sul Topo, anzi.
Per quanto riguarda l'Indiana Pipps di Sio e Massimo De Vita, si tratta di una storia senz'altro carina, che ha il merito di mettere in azione i due cugini pippidi, ma si è fatta dimenticare in fretta, salvo per i bei disegni di De Vita che offre sempre il suo meglio quando si tratta di paesaggi montani e di Pippo e Indiana. Quello che ricordo, però, è che le poche battute nonsense presenti sembrano quasi inserite a forza, come se Sio sentisse quest'obbligo per rimanere riconoscibile e "se stesso" anche quando potrebbe farne a meno. In una breve completamente su quella falsariga può funzionare quell'umorismo anche nel linguaggio disneyano, e Sio stesso l'ha dimostrato in alcune occasioni, ma nelle lunghe potrebbe anche rinunciarci.

Paperino, Paperoga e gli oggetti ritrovati di Fausto Vitaliano mi stava tremendamente annoiando fino alle ultime tavole, dove la folle trovata
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
mi ha fatto genuinamente divertire. Non salva tutta la storia ma è un tocco che ho apprezzato. Peccato per i disegni di Franzò che invece proprio non mi convincono.
Sui Bassotti di Gabriele Panini c'è poco di buono da evidenziare, invece. Esattamente all'opposto della breve di Vito, questa storiella non fa ridere, non trasmette nulla, non offre nessuna particolare emozione e si trascina stanca per tutte le sue poche tavole. Anche il tratto della solitamente brava Castellani soffre ed è inferiore al suo standard.

Citazione di: Mordecai Wayne il 12 Novembre 2018, 11:28:50


TOPOLINO 3286
Per quest'albo, così importante, ho scritto una recensione estesa per Lo Spazio Bianco, all'interno di un breve speciale dedicato proprio ai 90 anni di Mickey Mouse.
Invito quindi gli interessati ad andare là per leggere la mia opinione più nel dettaglio.
Sinteticamente, però, posso dire: molto buona davvero L'Avventura su misura di Artibani/Pastrovicchio, tanto sotto l'aspetto della scrittura quanto sotto quello dei disegni. Decisamente interessante il progetto di Alla ricerca di Topolino, anche se dopo un bel primo episodio il secondo è già un tantino meno convincente.
Non mi sono piaciute granché le strisce di Faraci/Mastantuono, che scomodano il mitico formato strip per storielle che potevano essere raccontante in normali 1-page e che non offrono grandi spunti. Eccezion fatta per quella con Orazio, che esprime un concetto interessante ma che ricorre all'ormai abusata autoriflessione dei personaggi.
Non male infine le due storie a chiusura dell'albo, anche se entrambe presentano alcuni problemi in sceneggiatura (di cui ho fatto un paio di esempi nel pezzo su LSB), ma si fanno leggere e perlomeno mantengono Topolino al centro dell'attenzione.
Piacevole, infine, il quiz con diverse nozioni sulla storia del personaggio :)

Citazione di: Mordecai Wayne il 19 Novembre 2018, 09:58:15


TOPOLINO 3287
Numero non male, anche se solleva qualche perplessità l'aver passato "sotto silenzio" la nuova storia di PKNE: niente copertina, niente strillo, niente posizione d'apertura, riservate invece alla storia di Vito Stabile e Daniela Vetro Tre papere irresistibili. Un'avventura al femminile leggera e godibile, non priva di alcuni elementi meno convincenti nel modo di gestire la conclusione degli sviluppi messi in campo ma che dimostra come lo sceneggiatore conosca bene i personaggi che maneggia e sappia creare trame che mischiano diversi generi senza troppe casini.
Prosegue la lunga avventura celebrativa di Alla ricerca di Topolino, nella quale Francesco Artibani fa riscoprire a Mickey la propria curiosità in una vicenda ambientata in un bosco dove accade qualcosa di losco. Buoni i disegni di Andrea Freccero.

E se le due brevi di turno non entusiasmano granché (in particolare quella con Paperoga), la storia di Indiana Pipps a firma Panini/Gula fa il suo mestiere: sempre presente qualche caduta di stile e qualche tocco infantile di troppo che stona con l'impianto avventuroso della trama complessiva, ma perlomeno il protagonista vive finalmente un'impresa che cerca di offrire qualcosa di meno banale del solito.

Per quanto riguarda PK, a cui accennavo prima, la nuova storia si intitola Droidi e al suo primo episodio non mi ha convinto del tutto: Alessandro Sisti pesca a piene mani da Blade Runner, e di per sé non ci sarebbe nulla di male, anzi. Il problema sorge quando oltre alle atmosfere del film lo sceneggiatore prende di peso gli elementi del racconto originale adattandoli per PK. Claudio Sciarrone segue questo concetto e ripropone nelle tavole l'estetica della pellicola cinematografica, con un buon lavoro di atmosfera, aiutato soprattutto dalla pioggia perenne ma non dai colori, non più realizzati da Max Monteduro. E si vede, ahimè. Molto bello e dinamico, come sempre, il suo Paperinik, meno convincente il comprimario (ennesimo recupero dal passato), ma riservo qualche critica alla costruzione delle tavole: alcuni passaggi hanno buone intuizioni, ma le numerose splash-page non sono sempre giustificate e alcune vignette non rendono quanto dovrebbero.
Insomma, per ora accade poco, di quel poco non tutto è ancora chiaro e quel che si capisce viene direttamente dal film di Ridley Scott. Giudizio ovviamente sospeso in attesa della conclusione, che può anche cancellare queste perplessità.
Andrea "Bramo"

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Bramo

Citazione di: Mordecai Wayne il 26 Novembre 2018, 13:14:48


TOPOLINO 3288
Buon numero, se non fosse per Paperino, Paperoga e il mobile caotico e per Paperino verso i giochi invernali. La prima storia, di Fausto Vitaliano, è di una sconclusionatezza unica, meccanismo voluto dallo sceneggiatore che vuole parlare in modo farsesco della teoria del caos, ma il risultato è un guazzabuglio mal gestito che rende indigesta la lettura, resa ancora più ostica dai disegni arronzati e fuori fuoco di Umberto Fizialetti.
La seconda è una danese, e come tutte le storie made in Egmont segue un po' il solito canovaccio: niente di nuovo, ma belli come sempre i disegni classici di Massimo Fecchi.

L'albo viene sorretto dalla storia di apertura, dal nuovo episodio di Alla ricerca di Topolino e dalla seconda puntata di Droidi.
Topolino e la leggenda filatelica è una buona storia, nella quale Massimo Marconi mette in viaggio Topolino e Zapotec sulle tracce di un famoso pittore topolinese e delle sue opere. Una trama che intreccia arte e francobolli, ben disegnata da Massimo De Vita con il consueto tratto dinamico ed espansivo.

Per quanto riguarda la saga di Francesco Artibani su Mickey Mouse, in questo episodio viene affiancata da Paperino, aiutandolo nel suo lavoro di pulitura monumenti, richiamando così quelle trame in cui i due (insieme a Pippo) lavoravamo assieme nelle più disparate imprese. Ormai il meccanismo narrativo è rodato, ma i dialoghi, l'azione e il comprimario di volta in volta diverso rendono il plot sempre interessante.
I disegni Marco Mazzarello non sono il massimo, nella loro rigidità, ma in alcune inquadrature si salvano.

Droidi, infine. Rispetto alla prima parte, la storia ora sembra ingranare e anche il pesante debito con Blade Runner pare ora essere più funzionale all'interno della trama, che inizia a farsi interessante e più addentro alle "cose pikappiche". Alessandro Sisti in fondo sa il fatto suo, e per la conclusione dell'avventura potrebbe avere in serbo un'interessante quadratura del cerchio.
Claudio Sciarrone fa un gran bel lavoro: una sola splash-page bilancia l'abuso fattone una settimana fa, anche se diverse vignette sono "oversized". Poco male perché la spettacolarità del tratto ne guadagna, e non si rintracciano altre incertezze come accadeva nel primo tassello.
Andrea "Bramo"

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Mordecai Wayne



TOPOLINO 3289

Autori: AA.VV.
14x18,5, B., 160 pp., col.|2.70€
PANINI DISNEY

Vitaliano e Perina celebrano i 90 anni di Piero Angela con... Peter Quarky, famoso divulgatore scientifico della TV topolinese, che viene improvvisamente rapito da uno strano raggio di luce. Saranno gli alieni?
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Bramo

Citazione di: Mordecai Wayne il 03 Dicembre 2018, 10:14:48


TOPOLINO 3289
Cominciamo con Droidi: Alessandro Sisti si è fatto perdonare le incertezze riscontrate nel primo episodio e i dubbi generati dal secondo con un terzo atto riuscito e ben scritto. Riletta tutta di seguito, la nuova storia di PKNE assume maggiore sostanza, riuscendo ad ottenere una sua identità anche al di là degli omaggi espliciti a Blade Runner. Il problema, con il senno di poi, risulta quindi essere una gestione poco equilibrata del ritmo narrativo generale, che ha fatto sì che i primi due episodi fossero un po' "vuoti" e dessero l'impressione che non accadesse granché. E, in effetti, il grosso della trama si trova questa settimana, facendo sembrare le prime due parti quasi dei prologhi.
Claudio Sciarrone nel complesso fa un gran bel lavoro, puntando tutto sulla spettacolarità delle tavole, con vignette spesso oversized e una regia molto movimentata. Qualche incertezza in alcune espressioni e in qualche sfondo si riscontra, ma l'atmosfera viene trasmessa efficacemente.

Prosegue la saga per i 90 anni di Mickey Mouse firmata da Francesco Artibani: il nuovo episodio vede Topolino fare team-up con Zio Paperone, con risultati più che buoni, in una storia dal sapore avventuroso come una caccia al tesoro in cui il protagonista si trova a suo agio. Molto cartooneschi, eppure adatti al tono della sceneggiatura, i disegni di Stefano Intini.

Meno positivo il commento alla storia d'apertura: l'omaggio a Piero Angela come nume tutelare del metodo scientifico per sbugiardare le false credenze è piacevole, sia per celebrare i 90 anni dell'uomo sia per smarcarsi da certe fake news che ormai circolano da anni imperterrite. Peccato che Fausto Vitaliano cada in alcune facilonerie nello sviluppo della storia, e in una soluzione che semplicemente mi convince poco, che minano un po' il risultato finale. La lettura risulta piacevole, in generale, ma se ci si sofferma un attimo a riflettere alcune scivolate saltano all'occhio. Buoni, nelle sua media morbida e rotonda, i disegni di Alessandro Perina.

Poi abbiamo una dimenticabilissima breve di Paperoga insegna, una semi-breve con Paperino e Paperoga con un'idea che avrebbe avuto potenziale ma che viene ammazzata dalla brevità e una classicissima storia di Carlo Panaro, con tutti i pregi e difetti che questo comporta.

Un numero che raggiunge la sufficienza ma, come spesso accade, azzoppato sotto alcuni aspetti.
Andrea "Bramo"

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TOPOLINO 3290

Autori: AA.VV.
14x18,5, B., 160 pp., col.|2.70€
PANINI DISNEY

In "Paperinik, Paperinika e il mirabolante match metropolitano" i Paperi devono vedersela con uno "squadrone" di agguerriti calciatori, creato dai Bassotti con un'invenzione sottratta ad Archimede: non sarà facile!
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Bramo

Citazione di: Mordecai Wayne il 10 Dicembre 2018, 10:35:35


TOPOLINO 3290
Dopo quattro numeri piuttosto buoni, Topolino inciampa e offre storie da "vorrei ma non posso". Non mi viene altro modo per definire la storia di punta dell'albo, cioè Paperinik & Paperinika e il mirabolante match metropolitano. Federico Rossi Edrighi, noto come autore extra-Disney, da quando è approdato sul settimanale aveva realizzato buone sceneggiature, interessanti sotto il profilo dell'uso dei personaggi, ma qui realizza un'avventura su commissione (per sponsorizzare l'album dei calciatori e il calcio in generale) pasticciata, priva di senso e con un lieve deja-vu da Space Jam. Federico Franzò ai disegni, di contro, migliora rispetto alle sue prove più recenti, pur senza far nulla di eclatante o ricordabile: fa il suo, insomma, a supporto di una sceneggiatura scombiccherata e intrisa della solita retorica ritrita sull'importanza di fare squadra, peraltro messa in campo in maniera così palese e senza filtri da essere al limite del didascalico.

Paperoga e lo sci urbano è una breve che cerca di far ridere ma non ci riesce, con siparietti nati vecchi e con un finale anticlimatico, mentre Ciccio in un sogno dentro un sogno vede Tito Faraci scimmiottare i meccanismi di Inception in un'altra 4-pages di stampo comico, che però strappa a stento un sorriso nel suo gioco da scatole cinesi. Altri due esempi di "vorrei ma non posso", dunque.

Paperino e il comando vocale è senza infamia e senza lode, come quasi tutte le sceneggiature di Carlo Panaro degli ultimi anni: lo storico sceneggiatore conosce il mestiere e lo applica da talmente tanti anni da poter scrivere a occhi chiusi. Il risultato sono storie tecnicamente ineccepibili e dal gusto molto classico... forse troppo, riservando una sicurezza che spesso confina con il già visto o con svolgimenti fin troppo semplici. In questo caso l'avventura è gradevole, anche grazie ai mrbidi e piacevoli disegni di Ettore Gula, ma si dimentica in fretta.

Il giornaletto si salva solo per il sesto episodio di Alla ricerca di Topolino e per Gambadilegno e l'onestà... ipnotica.
Nel primo caso Francesco Artibani continua a mettere Mickey Mouse a confronto con i suoi amici, in questo caso Orazio e Clarabella: rispetto alle puntate precedenti la trama possiede un po' di brio in meno, ritengo in particolare a causa dei comprimari che non offrono particolari sbocchi. L'avventura però riesce a movimentarsi e anche se con qualche leggera forzatura si fa leggere in maniera abbastanza godibile. Claudio Sciarrone ai disegni dona il suo tratto dinamicissimo e schizzato alla storia, rinunciando alla griglia libera di PK e altre sue prove ma regalando alcune vignette di grande impatto ed effetto. Non mancano però alcune imperfezioni, qua e là, ma che nel complesso non inficiano una prova positiva.
Per il secondo caso il romanziere Giorgio Fontana torna a occuparsi dei personaggi Disney: dopo un buon esordio, l'autore sembrava essersi un po' "smarrito" ma in questo caso ritorna con una storia convincente, che tratta un tema non da poco come l'importanza della personalità di un individuo. Anche Giorgio Cavazzano deve aver apprezzato l'idea, perché realizza tavole davvero molto ispirate, con scorsi di quartieri malfamati che ricordano i suoi disegni per storie noir con Topolino e con personaggi vivi e vitali.

Come redazionali, impera il calcio. Quindi, per me, bof. Si salva, in mezzo a questo baccanale sportivo, il servizio su Mary Poppins Returns, anche se secondo me sarebbero servite almeno un paio di paginette in più per parlare del film: la trattazione di Jacopo Iovanniti mi è infatti sembrata attenta e competente, ma scarna.
Andrea "Bramo"

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Mordecai Wayne



TOPOLINO 3291

Autori: AA.VV.
14x18,5, B., 160 pp., col.|2.70€
PANINI DISNEY

Faraci, Sisti, Secchi, Nigro, Pastrovicchio, Held, Vian e altri autori ci regalano un numero tutto natalizio dalla prima all'ultima pagina: con Topolino, Super Pippo, Gastone, i Bassotti, Gambadilegno e Zio Paperone!
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Bramo

Citazione di: Mordecai Wayne il 17 Dicembre 2018, 11:00:47


TOPOLINO 3291
Acquisto sempre con gioia il Topolino di Natale, perché da amante di questo periodo dell'anno mi piace immergermi nelle avventure a tema interpretate dai personaggi Disney.
Negli ultimi anni, pur tra alti e bassi, non era andata male in quanto a piacevolezza delle storie natalizie, con il numero dell'anno scorso nel complesso piuttosto riuscito.
Quest'anno, ahimè, si segnala invece per un tonfo netto, con un'infilata di storie spente, improbabili, poco ispirate o con un'atmosfere natalizia smorzata.

L'unica eccezione è data dalla storia di apertura: Tito Faraci imposta, con Topolino in: un eccezionale normale Natale, un plot non proprio originale (sempre lui, tra l'altro, in coppia con Francesco Artibani aveva realizzato una sceneggiatura che partiva da un presupposto simile, con Un papero in rosso) ma gestito molto bene, a mio avviso. Limitando le battute demenziali a pochi, calibrati passaggi, connota l'idea di base in maniera intelligente e ragionando al contempo sulla figura di Babbo Natale, di Topolino e persino di Pippo, che qui viene esaltato nella sua capacità di vedere oltre le apparenze in virtù della sua particolare visione della vita. Unico difetto è che, di fatto, non succede granché di fattivo a livello di trama: la storia non è altro che un tirare avanti lo spunto iniziale fino alla risoluzione, che avviene attraverso un dialogo e senza nessuna reale azione concreta. Un peccato veniale, però, che perdono non solo per il clima natalizio ma anche perché si presta comunque allo scopo del soggetto.
La storia è inoltre l'occasione per rivedere al lavoro Lorenzo Pastrovicchio, che si riconferma una delle matite più raffinate attualmente al lavoro su Topolino. Il disegnatore mette particolare cura nel raffigurare Mickey, con quel viso aperto e spontaneo dall'impronta molto classica e piacevole; anche il suo Babbo Natale risulta azzeccato, mentre per gli gnomi sceglie un character design meno fantasioso e piuttosto basico. Il tratto di Pastrovicchio si esalta però nelle ambientazioni e nel gusto con cui ritrae elementi di sfondo dando loro rilievo, e l'autore recupera anche la bella usanza di adornare le vignette delle storie natalizie con addobbi, ghirlande e palline colorate che abbelliscono il tutto. Menzione infine per l'ottima tavola d'apertura, con un'eccezionale quadrupla a contenere il titolo dell'avventura.

Il resto del numero, come si diceva, è poca cosa. Gambadilegno e la sorpresa di Natale è un'improbabile sequela di azioni poco legate tra loro e dall'esito banale, Gastone, i Bassotti e la lettera di Babbo Natale pecca nel far interagire personaggi che ben poco hanno in comune e stiracchia all'inverosimile uno spunto che sarebbe stato buono, al massimo, per una breve, mentre Superpippo e il Babbo Spaziale mescola in malo modo spunti fantascientifici (e gli immancabili alieni) con elementi natalizi. L'autore è Alessandro Sisti, ma questa storia sembra una vuota parodia di quelle istanze che, in PK e non solo, lo stesso sceneggiatore ha più volte messo in campo con esiti decisamente di tutt'altro livello; Superpippo è anche caratterizzato bene, ma la storia non convince, si trascina e presenta una risoluzione deludente.
Infine, il nuovo episodio di Zio Paperone e i tesori del grande blu ci sta come il cacio sui maccheroni: la serie mi risulta indigesta già nel clima estivo, quando perlomeno richiama le atmosfere stagionali, ma vederla coniugata in maniera stanca e ripetitiva nel contesto natalizio non contribuisce certo a darle nuovo slancio e vigore. Infatti la trama prosegue sulla falsariga delle precedenti del ciclo, con poche varianti. Senza contare il "solito" concetto assurdo per cui personaggi che hanno conosciuto Babbo Natale migliaia di volte sembrano sempre essere al suo cospetto per la prima volta e dubitare della sua esistenza, ma questo è un problema più ampio, non certo imputabile al solo Sisto Nigro.
Roberto Vian ai disegni sembra in evoluzione: il suo tratto sta ricercando ostinatamente una sintesi che non sempre, per ora, offre esiti positivi, e la cosa si riscontra in particolare nei volti di Santa Claus, di Paperone e di Capitan Pato. Molto meglio gli ambienti e gli animali: i suoi scorci del Polo Nord e i suoi orsi polari sono effettivamente suggestivi.

Infine, nell'agenda degli appuntamenti festivi, mi fa ridere che citino la trasmissione televisiva di cose come L'era  Glaciale e non facciano nessun cenno, nemmeno per sbaglio, all'infilata di classiconi su Rai 1 nelle serate del 25, 26 e 27 dicembre. Mi pare assurdo, considerando che una volta si reclamizzavano certi passaggi TV perfino in copertina. Capisco che il mezzo televisivo sia ormai molto meno incisivo per i più giovani, ma se si inserisce nel numero un articolo su cosa passa di bello la televisione nei giorni di festa e non si citano alcuni cavalli di battaglia della stessa Disney, mi permetto di grattarmi il capo.

Insomma, un numero che si apre con una bella copertina d'atmosfera del bravo Andrea Freccero ma che, oltre a questa, presenta una sola storia che mi sia garbata e, per il resto, nessun'altra emozione positiva. Speriamo in tempi migliori, annunciati per esempio dall'intervista a Teresa Radice e Stefano Turconi in vista della loro ormai imminente Orgoglio e Pregiudizio, che attendo con trepidazione.
Andrea "Bramo"

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