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Devil Omnibus - Tutto il ciclo di Frank Miller

Aperto da Occhi nella Notte, 11 Agosto 2009, 00:06:39

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Hugostrange70

Ultimamente sono stato preso dalla devil mania, ho recuperato un po di roba, e naturalmente sono partito da quest omnibus  :burnes:. Sono storie che avevo letto all epoca ma si sa il tempo è inclemente, intanto avere questo volume fra le mani è una vera goduria. Si passa subito a due interviste, la prima a Frank Miller, sembra incredibile leggere come lui all epoca dovesse quasi elemosinare un lavoro. Ma per fortuna alcuni nella marvel avevano l occhio lungo, lui infatti si diceva sicuro di poter fare un ottimo lavoro, un supereroe cieco, la cosa lo affascinava tantissimo, e col sennò di poi abbiamo visto i risultati. Poi c'è un altra intervista a Klaus janson, inchiostratore e Co disegnatore, molto bello il racconto in cui lui da ragazzino collezzionava spiderman, e la mamma a sua insaputa gli buttò via la collezione (questo mi ricorda qualcosa  :lolle:). Poi decise che da quel giorno il suo eroe preferito sarebbe stato daredevil, veniva anche preso in giro dai suoi amici per questo. Poi da grande si è trovato a lavorare proprio sulla sua serie preferita, posso solo immaginare la sua soddisfazione. Poi ho cominciato a leggere le prime quattro storie, la prima sinceramente niente di che, ma dalla seconda in poi le cose si fanno più interessanti,  comincia una caccia a devil, dalla terza storia entra in scena bullseye, la vedova nera, che pensa tra sé che devil e molto cambiato quasi feroce. Nella storia successiva si risolve il tutto, io non lo so la butto lì, secondo me Miller già da queste storie collaborava in qualche modo alla sceneggiatura delle storie, non credo infatti che Roger Mckenzie prima del suo arrivo scrivesse già così (ma potrei sbagliarmi). Ci sentiamo nei prossimi giorni per il resto  :up:

Hugostrange70

Letti gli ultimi capitoli Non scritti da frank Miller, nel primo hulk arriva a new York e si capisce perché devil viene chiamato l uomo senza paura, arriva ad un punto importante la storyline di Ben urich cominciata un paio di numeri prima, e ha ormai capito che.... Nel numero successivo si ripercorrono le origini di devil proprio a causa di questo fatto, è un numero penso molto importante nella storia della testata, leggete e capirete perché. Poi arriva il dottor octopus, e l'episodio in questione da un po' l idea perché questa serie era anche come una soap opera. Negli ultimi due episodi matt si riconcilia con heater e si celebra un matrimonio importante. Che dire di questi episodi ripeto solo disegnati da Miller, sono buone storie secondo me, che si lasciano leggere e questo non è cosa da poco. Vedremo le prossime storie già lette da me all epoca sui fantastici 4 star Comics, ma allora ero un giovincello e non mi vergogno nel dire che allora preferivo i fantastici 4 di John Byrne. Sono curioso adesso che ho qualche anno in più  :P che effetto mi farà rileggere queste storie

Hugostrange70

Letti i primi cinque episodi scritti e disegnati da Frank Miller, i numeri americani dal 168 al 172. Dunque per i lettori smaliziati di oggi magari potranno sembrare cose viste e riviste, non è così, questo genere di storie nasce proprio qui. Già dalla prima pagina sembra di essere davvero al porto sotto la pioggia, la prosa e ben diversa dal predece3. Abbiamo subito Elektra, e attraverso dei flashback scopriamo i due come si sono conosciuti anni prima, il finale mette un po di tristezza. Nel secondo numero sembra di tornare alle atmosfere di batman il ritorno del cavaliere oscuro, con l uso dei media da parte di Frank Miller. Poi c'è il ritorno di un bullseye ormai impazzito (leggendo si capisce per quale motivo) con una furiosa lotta tra i due. Kingpin deve morire il titolo del terzo episodio dice tutto. Si mette in moto una serie di eventi che influenzeranno la serie per tanti anni, intanto bullseye esce di galera... Nel quarto episodio il primo storico incontro-scontro tra i due e devil se la vede davvero brutta, e deflagra ormai la guerra tra bande per il controllo della città. Guerra di bande, con questo episodio finisce la prima mini saga di Miller. Meraviglia  :w00t: finisce la guerra tra bande, in questo episodio si nota la grande forza di kingpin non solo fisica, lui partiva in netto svantaggio ma con la sua astuzia.... In definitiva l autore in soli cinque numeri da prova della sua bravura e la testata daredevil arriva a vette inimmaginabili fino ad allora. Che bello sarebbe un film girato da un Nolan, sulla base di questo plot, sarebbe un sogno :wub:

katzenberg

Citazione di: Hugostrange70 il 24 Maggio 2020, 09:08:09
Letti gli ultimi capitoli Non scritti da frank Miller, nel primo hulk arriva a new York e si capisce perché devil viene chiamato l uomo senza paura, arriva ad un punto importante la storyline di Ben urich cominciata un paio di numeri prima, e ha ormai capito che.... Nel numero successivo si ripercorrono le origini di devil proprio a causa di questo fatto, è un numero penso molto importante nella storia della testata, leggete e capirete perché. Poi arriva il dottor octopus, e l'episodio in questione da un po' l idea perché questa serie era anche come una soap opera. Negli ultimi due episodi matt si riconcilia con heater e si celebra un matrimonio importante. Che dire di questi episodi ripeto solo disegnati da Miller, sono buone storie secondo me, che si lasciano leggere e questo non è cosa da poco. Vedremo le prossime storie già lette da me all epoca sui fantastici 4 star Comics, ma allora ero un giovincello e non mi vergogno nel dire che allora preferivo i fantastici 4 di John Byrne. Sono curioso adesso che ho qualche anno in più  :P che effetto mi farà rileggere queste storie

Credo che abbiano fatto bene ad inserire queste storie nell'omnibus anche solo per rendere ancora più chiaramente l'idea del mostruoso salto di qualità che c'è stato quando Miller ha iniziato a scrivere anche i testi... :ahsisi:

Hugostrange70

Citazione di: katzenberg il 31 Maggio 2020, 09:44:46
Citazione di: Hugostrange70 il 24 Maggio 2020, 09:08:09
Letti gli ultimi capitoli Non scritti da frank Miller, nel primo hulk arriva a new York e si capisce perché devil viene chiamato l uomo senza paura, arriva ad un punto importante la storyline di Ben urich cominciata un paio di numeri prima, e ha ormai capito che.... Nel numero successivo si ripercorrono le origini di devil proprio a causa di questo fatto, è un numero penso molto importante nella storia della testata, leggete e capirete perché. Poi arriva il dottor octopus, e l'episodio in questione da un po' l idea perché questa serie era anche come una soap opera. Negli ultimi due episodi matt si riconcilia con heater e si celebra un matrimonio importante. Che dire di questi episodi ripeto solo disegnati da Miller, sono buone storie secondo me, che si lasciano leggere e questo non è cosa da poco. Vedremo le prossime storie già lette da me all epoca sui fantastici 4 star Comics, ma allora ero un giovincello e non mi vergogno nel dire che allora preferivo i fantastici 4 di John Byrne. Sono curioso adesso che ho qualche anno in più  :P che effetto mi farà rileggere queste storie

Credo che abbiano fatto bene ad inserire queste storie nell'omnibus anche solo per rendere ancora più chiaramente l'idea del mostruoso salto di qualità che c'è stato quando Miller ha iniziato a scrivere anche i testi... :ahsisi:
Hai davvero ragione da vendere  :ahsisi: mostrando quegli episodi (che comunque erano ripeto buone storie) si ha l idea del mostruoso cambio di passo operato da Frank Miller.

Hugostrange70

Letto I numeri americani che vanno dal num. 173 al 179, in primis devo dire che Miller e migliorato tanto anche sul versante del disegno, ai primi numeri un po incerti qui abbiamo un tratto più sicuro e personale, credo anche merito di Klaus janson. Per quanto riguarda le trame abbiamo la prima apparizione di stick il mentore di Matt, il ritorno di elektra negli usa ed il suo passaggio al soldo di kingpin. Stick appare nella serie perché matt ha perso il suo senso radar e solo il suo vecchio maestro potrà aiutarlo. Ma forse il vero protagonista di questi numeri è il giornalista ben urich, che tramite una persona viene a conoscenza degli affari di kingpin e della aspirante sindaco cherryh. L ultimo numero il 179 è un vero noir eccezionale, un elektra spietata, e torna su queste pagine anche se in maniera inedita una donna che potrebbe cambiare tutto, l ultima pagina poi lascia davvero col fiato sospeso  :o serie che continua a mantenersi a livelli davvero alti.

Hugostrange70

Letti i numeri americani che vanno dal 180 al 184, nel primo numero devil ha un asso nella manica contro kingpin (credo che la soluzione di questa storyline sia sul volume amore e guerra, che devo assolutamente recuperare). Poi c'è l episodio titolato l ultima mano, che dire? Devil e frank Miller all ennesima potenza, 38 pagine di adrenalina pura, una storia entrata nella leggenda del fumetto, e una delle vignette credo più iconiche di sempre. Poi gli ultimi tre numeri il primo tenta di rispondere al destino di elektra ( ma la soluzione è sul volume elektra vive ancora? Qualcuno mi aiuta?) negli ultimi due numeri entra in scena anche il punitore con una storia di droga, in cui i nostri affrontano ognuno a modo loro la cosa. Più si avanti con la lettura più si alza la qualità davvero eccezionali queste storie  :rulezza:

Hugostrange70

Letti gli ultimi capitoli presenti nell omnibus, si comincia con due storie davvero ricche di humour, protagonisti foggy Nelson e stilt man, davvero divertenti. Ma dal num. 187 le storie cambiano decisamente registro, Devil venuto a contatto con una sostanza radioattiva e in grossa difficoltà, i suoi sensi sono impazziti e va di nuovo alla ricerca di stick. Nel frattempo Natasha romanova sua ex amante viene avvelenata e la sua sola speranza è Matt. Da qui in poi wow, Miller ci racconta le origini di stick chi era veramente, come elektra aveva avuto a che fare con lui, il suo reclutamento nella setta ninja della Mano. Poi assistiamo alla guerra tra i ninja della Mano e i Casti l ordine di guerrieri forgiati proprio da stick, mamma mia che goduria  :bava: queste pagine piene di mistero e azione.  In questi episodi assistiamo al destino di elektra, stick e dei casti, storie davvero stupende. Poi l ultimo episodio titolato Roulette, qui abbiamo un devil evidentemente sconvolto dagli ultimi avvenimenti, che va a trovare bullseye ormai paralizzato in un letto d ospedale, be'non sono troppo bravo con le parole dico solo dovete leggere questa storia. Che dire alla fine? Frank Miller è un autentico fuoriclasse, il devil moderno che tutti noi amiamo e conosciamo è tutto qui dentro. Un capolavoro  :rulezza:

moebius

#1358
Qualche giorno fa ho iniziato una lettura intensiva sul buon Cornetto. Sono partito dall'omnibus di Miller, per poi continuare con gli altri lavori di Miller: Rinascita, Amore e Guerra, L'Uomo Senza Paura. Ho continuato poi con Diavolo Custode di Smith e Parti di un Buco di Mack. Adesso mi appresto finalmente a iniziare i due splendidi omnibus di Bendis.

Che dire sull'omnibus di Miller... intanto partiamo dalle cose facili: è uno dei cicli supereroistici più iconici e spettacolari che io abbia letto. Forse potrei anche usare "il più" invece che "uno dei più", per dire, ma non voglio sbilanciarmi :asd: il bel volume si apre con le primissime storie in cui Miller compare in veste di disegnatore, storie semplici ma molto godibili che hanno il grande pregio di farci scoprire il tratto di Miller piano piano, dal principio, e di goderne le evoluzioni stilistiche. Oltre a ciò queste gradevoli storie hanno anche il grande pregio di dare un'eccellente introduzione al personaggio: conosciamo qui la Vedova Nera, Foggy, Heather Glenn, Eric Slaughter, Turk, Bullseye, Ben Urich, Melvin Potter, Betsy Beatty. Insomma tutto quello straordinario pantheon di personaggi che caratterizza tutte le storie di Devil. Iniziamo a familiarizzare con Matt, le sue donne, i suoi nemici nella mala e non, le sue amicizie.

Si inizia poi a bomba con il primo numero finalmente scritto e disegnato da Miller: Elektra! E già qui si capisce da subito che la gestione ha preso una brusca virata in meglio. Storia eccezionale, che già in sé contiene molti dei "bottoni" che Miller vorrà premere per il resto della gestione: il rapporto turbolento con l'amore e con un passato che Matt sa di non poter più recuperare, come l'immagine di un tramonto per un cieco. Una cosa che colpisce particolarmente in questa storia è che da questo momento in poi il tratto di Miller si inizierà ad evolvere in maniera sempre più evidente, segno che la fase di scrittura inizia ad influenzare il contenuto artistico del fumetto. Non a caso alla fine dell'omnibus, nella bella intervista a Miller e Janson riportata, si parla in maniera molto interessante di "espressionismo". Perché? In breve perché il buon Miller (con l'aiuto di Janson, che in questo duo svolge un ruolo quasi alla pari di Frank) usa distorsioni, prospettive sballate, tratto marcato e vignettatura rettangolare per trasmettere stati d'animo e mentali della storia che vuole narrare. E' estremamente divertente leggere questa intervista in cui vengono riportati vari esempi concreti, ed è spettacolare tornare a quelle pagine specifiche per rendersi conto che effettivamente sono stati fatti determinati ragionamenti sulle scelte grafiche... ad esempio una bottiglia d'alcool enorme e sproporzionata viene posta vicino a Bullseye per trasmetterci quanto ha bevuto senza bisogno di parole; una moglie (quella di Urich) spazientita per l'assenza del marito e frustrata dalla prigionia del suo matrimonio viene raffigurata dietro una pediera in ferro di un letto matrimoniale, che in prospettiva la "rinchiude" come una cella; ecc. ecc. Delle vignette viene esasperata la figura rettangolare e la verticalità, come splendido rimando alla gabbia di cemento che è New York: un'unione fittissima di rettangoli che svettano. Al contempo Miller esalta col suo tratto splendidamente sintetico e sempre più "pulp" le "rotondità" muscolari del corpo di Devil. In questo modo il Cornetto di Miller diventa un simbolo estetico estremamente efficace: una figura morbida, agile, rapida e splendidamente umana che sfreccia con grande appagamento attraverso la giungla rettangolare e spigolosa delle vignette e della città che protegge. Sotto questo punto di vista, il Devil di Miller diventa un vero e proprio uomo vitruviano contemporaneo: la perfezione di un corpo umano primordiale e antico e forte iscritto nelle forme geometriche e spigolose della modernità. Le due si compenetrano e si completano, dando luogo a una sinfonia di forme in movimento e a una splendida esibizione di forza e adattamento ambientale dell' "uomo nuovo".

Da qui in poi il destino della saga è segnato e ad ogni numero il capolavoro è dietro l'angolo: non ce n'è più per nessuno! Bullseye fugge dall'ospedale e delira per le strade innevate della Grande Mela; torna negli USA l'ex signore della mala Kingpin (che in mano a Miller si dimostra a mani basse uno dei villain più ben scritti di sempre) con la moglie Vanessa; inizia un fantastico "tormentone" riguardo gli interrogatori del povero Turk in scene via via più divertenti e iconiche; Becky Blake si vede costretta ad affrontare le conseguenze di uno stupro di cui fu vittima e che pensava essersi lasciata alle spalle; Devil perde il suo senso "radar" e arrivano i ninja della Mano!!! Torna Elektra per difendere il suo vecchio amore, e si combatte contro Kirigi: il temibile killer disumano, terrore dei ninja! A questo punto conosciamo Stick, un personaggio totalmente geniale alla sua prima apparizione, che funge da "maestro Miyagi" dei ciechi per il nostro eroe; il personaggio di Matt si evolve, cresce e affronta i propri demoni in una specie di rituale trascendentale di tiro al bersaglio; Elektra viene assoldata da Kingpin e viene sguinzagliata alla caccia di Ben Urich, che sta ficcando il naso fra gli affari del senatore sbagliato (questo albo, il #179, devo dire che è stato uno dei miei preferiti: Miller ha una pazienza e un'intelligenza straordinarie nel disporre le pedine sulla scacchiera per poi infliggere al lettore il maggior danno possibile con sequenze indimenticabili, da vero pugile!); ci si avventura poi nelle fogne, alla scoperta di una comunità invisibile di vagabondi... E poi si arriva a quella che è stata un'altra lettura illuminante di questo omnibus: "L'ultima Mano", #181 (e ci includo anche il successivo #182). Non dico niente per non rovinare nessuna lettura... mi limito a dire che qui si raggiunge un apice incredibile di drammaticità, arte, stile, pathos, azione... qualcosa di veramente notevole. Poi arrivano le avventure col Punitore: altre incredibili storie che nelle differenze fra il "rosso" e gli altri giustizieri esaltano la figura di Devil come guardiano di Hell's Kitchen (bellissima la "vicenda" del pacemaker: in tutte le storie post-Miller il nostro Cornetto sa perfettamente distinguere un cuore sano da un pacemaker. Perché? Leggete per scoprirlo!). Dal #185 al #189 si cala un minimo... però il finale del #189 è sensazionale e i fili rossi che legano Natasha, Foggy, Heather e Matt prendono delle direzioni... inaspettate. Poi però, quando ormai l'enorme volume sta volgendo al termine, arriva un altro albo di rara bellezza: Resurrezione (#190). Qui siamo di fronte all'ennesimo numero dalla qualità assoluta, con la differenza che qui si percepisce un Miller divenuto finalmente il Miller scrittore e artista maturo che noi tutti apprezzeremo in futuro. Stessa identica sensazione si ha con il successivo (ed ultimo) numero Roulette (#191): una storia dura, difficile, tosta, in cui Matt guarderà in faccia il male a denti stretti. Qui Miller è veramente al top del top e questa storia autoconclusiva sancisce in maniera indelebile e definitiva il cambiamento operato dallo scrittore del Maryland al personaggio di cui mi ha fatto innamorare follemente: una perfetta parola "fine". Devil non sarà mai più lo stesso.

La cosa spettacolare di queste storie (dalla prima all'ultima) è, fra le tante cose, osservare come Miller in queste storie getti i semi di quelle che saranno le grandi caratteristiche della sua narrazione iconica, ma senza quel senso dell'eccesso che spesso lo rende indigesto a molti lettore. Anche molte trovate grafiche da lui rese iconiche (le prigioni di Sin City con gli effetti di ingabbiamento di luce nell'ombra e viceversa; i "nazisti sadomaso" e i vagabondi nelle fogne di Ronin; le televisioni ripetute coi notiziari di Dark Knight Returns; ecc. ecc.) qui vedono la genesi, il ché rende questo omnibus un vero e proprio must per chi ama Frank Miller e il corpus delle sue opere. In questo contesto sento di dover fare una riflessione anche alla luce dell'aver letto pure Diavolo Custode di Smith. La storia di Smith viene presentata come una inizio della linea editoriale Marvel Knights, nata grazie all'eliminazione sulla copertina degli albi del marchio Approved by the Comics Code Authority con lo scopo di proporre tematiche più adulte, mature e realistiche rispetto alle serie mainstream. La cosa che fa impressione leggendo l'omnibus di Miller è che il suo Daredevil è estremamente più maturo e adulto di quello proposto da Smith :ahsisi: perché in quel Miller non è la quantità di sangue o violenza a rendere il fumetto adulto, bensì è la modalità con cui la violenza arriva al lettore: come un montante dritto sul mento. Gli albi di Miller propongono una vera riflessione intellettuale e artisticamente rilevante sulla contemporaneità urbana e quotidiana dell'uomo di fine secolo, e lo fanno con una maturità francamente invidiabile da parte di un qualsiasi fumetto di oggi, in barba ai Marvel Knights con le loro immagini "truculente" o "sconvolgenti" e in quanto tali considerate "adulte". Troppo spesso ho pensato negli ultimi anni a Devil come un personaggio di seconda fascia, un tentativo di ibrido a metà fra il brio e la freschezza di Spiderman e la cupezza e il tormento di Batman. Miller invece tratteggia un eroe diverso, a sé stante, che brilla di luce propria e avente una complessità del tutto caratteristica e inimitabile, dando alla luce un'epopea metropolitana senza eguali.

Il buon Frank si dimostra di albo in albo capace di saper scrivere bene qualsiasi cosa sulla testata sua e di Janson, perché ha capito definitivamente lo spirito del personaggio che sta scrivendo! Ha capito che vuole un'atmosfera urbana e oscura, vuole lo sporco, vuole gli odori e i fetori dei marciapiedi, vuole raccontare la città e le piccole "formiche" umane che la abitano. I suoi personaggi sono profondi, mai banali e mossi da ragioni complesse, con cui non ci si riesce ad immedesimare immediatamente. Il suo Devil è un eroe ispirato dal padre, ma allo stesso tempo un bambino bullizzato figlio di un perdente bugiardo, violento e alcolista. Un uomo che ama le donne e ne sente il bisogno nella propria vita, ma che è anche disposto a tutto pur di trattenerle con sé anche a scapito della loro felicità. Un uomo maturo che lotta per il bene contro il male, ma anche un ragazzo che fa sempre ciò che gli viene detto da altri (tema che poi riprenderà nel primo albo di Rinascita) legato per sempre a una promessa fatta da bambino. Una persona che è riuscita col tempo ad accettare e razionalizzare i suoi traumi grazie alla sua grande sensibilità ed intelligenza e che non è esclusivamente imprigionato nel proprio passato. Un personaggio che è conscio anche della forte ironia presente in ciò che fa e in come lo fa, un ragazzo pieno di gioie e solare, ma al contempo oscuro e capace di trasformarsi in un essere mitologico e orrorifico per i suoi nemici. Una persona saggia e riflessiva, che vede oltre le apparenze e le semplificazioni della vita, ma al contempo un cieco. Un ragazzo buono e giusto, ma al contempo molto arrabbiato e aggressivo.

Un angelo della giustizia vestito da diavolo.


110 su 110 :clap: E la lode? Per quella aspettatemi sul topic di "Rinascita"! :ahsisi:

Hugostrange70

Splendido commento  :clap: per il daredevil di Miller, e pensa che ti attendono ancora storie meravigliose da leggere come rinascita. Io il daredevil di Kevin Smith ancora non l ho letto, ma quello di Bendis a mio avviso è anche superiore  :sisi: una roba così non l avevo mai letta  :jawdrop:

katzenberg

 :kneel: :kneel: :kneel:

Il commento definitivo!

Davvero interessante l'osservazione sul confronto con la linea Marvel Knights...queste storie sono della prima metà degli anni 80!
Non dimentichiamo mai questa cosa...per i fumetti supereroistici esiste un PRIMA e un DOPO il Devil di Miller.
Troppo spesso si leggono queste storie dando per scontate troppe cose, senza considerare quanto rappresentino una vera e propria linea di demarcazione.

Per il resto con l'analisi che hai fatto della storia, dei disegni e della scrittura per quanto mi riguarda si può anche chiudere il topic... :D

Hugostrange70

E non dimentichiamo che esiste un prima e un dopo anche con batman, Miller ha davvero rivoluzionato questi due personaggi  :clap:

moebius


Miky2147

Salve, qualcuno ha questo omnibus in prima edizione? Vorrei chiedergli se anche la sua copia ha un blocco di pagine al centro di colore differente. La carta sembra più scura. Grazie in anticipo

Rain

Citazioneha un blocco di pagine al centro di colore differente. La carta sembra più scura.
confermo  :sisi:

La pioggia è vita; la pioggia è la discesa del cielo sulla terra; senza la pioggia, non ci potrebbe essere vita. (John Updike)

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