Smallville 2.0

[Man of Steel]

Visto "Reckoning" 5X12 ovvero 100th episode of Smallville.

Puntata che mi spezza sempre il cuore, mi porta letteralmente in lacrime, più passano gli anni e più diventa devastante per me...
I miei SV bros sanno bene che è in questa puntata che muore Jonathan Kent e il Pa Kent di John Schneider è quello definitivo per me, forse supera anche quello dei comics.

Il titolo della puntata è a dir poco perfetto, la giornata più bella di Clark si trasforma in tragedia.
Decide di rivelare il suo segreto a Lana, subito dopo le fa anche la grande proposta di sposarlo, poco dopo lei accetta e poi (dopo tutta una serie di cose) muore.

Clark implora a Jor-El di salvarla, lui lo avverte delle conseguenze, che l'universo richiede sempre un bilanciamento, una vita per una vita!
Si ripete la giornata, questa volta decide di NON rivelare niente a Lana, tutto prosegue diversamente, Jonathan confronta un Lionel che...in realtà pare il villain di sempre, però in realtà è cambiato da un bel pezzo, è uno dei "buoni", solo che Jonathan non lo sa, ha sempre visto male i Luthors e questa volta uno di loro conosce il segreto di Clark? Non esiste...
Lo affronta e dopo gli viene un infarto e...

Clark e Martha ritornano dalla festa in cui si celebrava la vittoria di Jonathan, ora un Senator, vedono Jonathan brancolare nel buio nella Kent Farm...cade a terra...corrono verso di lui...

Jonathan lancia uno sguardo a Martha. Le sorride.
Si volta verso il figlio. Sorride.

E poi....

Quei sguardi e quei sorrisi lanciati da Schneider sono resi così dannatamente bene, mi mettono la pelle d'oca.

Clark OVVIAMENTE si sente in colpa per la morte del padre, questo per lui è proprio un A LIFELONG MISTAKE, ma la cosa è molto più complessa...
Il tutto si può ricondurre alle prime stagioni, diamine...al Pilot stesso.

Clark una volta essere venuto a conoscenza delle sue vere origini (il fatto che non sia un meteor freak, ma proprio un alieno) ha sempre avuto grandissima difficoltà ad accettare la cosa.
Riuscire a bilanciare il suo lato Kryptoniano con quello umano è sempre stato problematico e gli ha messo i bastoni tra le ruote e rovinato i rapporti con Lana, Lex ecc...
Il peso del suo DESTINO gli è...beh, sempre pesato molto.

E poi si sono creati svariati misunderstandings, Lionel non è sempre rimasto malvagio, ma venne purificato dall'essenza di Clark.
Jor-El non è mai stato un alieno che voleva conquistare la Terra attraverso suo figlio, ma per diversi anni Clark lo ha sempre visto come una specie di villain, magari per diverse questioni era per davvero un...antagonista, ma alla fine era un padre e voleva solo il meglio per il suo figlio.

Anyway, Episodio "Calling" verso la fine della Season 2, Jor-El comunica per la prima volta in assoluto con Clark attraverso la sua spaceship perchè "Kal-El, è giunto il momento" ovvero quello di iniziare il suo percorso per diventare you-know-who.

E Clark non è pronto.

Non è pronto ad abbandonare i suoi genitori, i suoi amici, tutta la sua vita a Smallville.

È Terence Stamp a prestare la voce di Jor-El, attore che interpretò Zod nei film di Donner, è comparso pure Christopher Reeve nella splendida puntata Rosetta, una che ha boostato in modo pazzesco il cammino di Clark verso il suo destino.
Il "Calling" a cui si fa riferimento è questo:

Ma ovviamente avviene diversamente in SV, quello che si vede qui in 3 minuti, si vedono in 3 stagioni di SV con diversi twist e drammi e action ecc...

È una serie tv, non un film, ad ogni cosa si può dare il giusto spazio e si ha modo di respirare di più, inoltre la catena di eventi che legano un momento all'altro rendono la morte di Jonathan pazzesca, infatti forse non tutti si ricordano di queste cose, ma piccolo recap:

I Kents non potevano avere dei figli, we all know that, ma durante il finale di stagione della S1, venne attivata la spaceship di Kal-El e Martha Kent venne irradiata da questa forte luce che...a quanto pare curò la sua infertilità infatti poco dopo si scopre che sia incinta.

Ahimè, dopo la "minaccia" da parte di Jor-El in "Calling", Clark decise di distruggere la sua spaceship, pensando ingenuamente che questo avrebbe chiuso il capitolo Krypton.
La distruzione della navicella generò una grande esplosione che fece catapultare la macchina dei Kents e Martha rimase gravemente ferita...e finì per perdere il bambino.

Il senso di colpa di Clark era spaventoso, non riusciva proprio a vivere con se stesso e abbastanza ironicamente, finì a modo suo per lasciare i Kents, i suoi amici e lasciò SV per Metropolis una volta indossato l'anello Red K (che lo fa "sentire bene").

Cause and Effect.

Sono passati 3 mesi, una volta rintracciato Clark (che ora si fa chiamare Kal) Jonathan decide di riportarlo a casa, ma come?

Fa un patto con Jor-el.

Jor-El: Are you willing to sacrifice anything to bring him back?
Jonathan: Yes, for my son, I'll do anything.

Ovvero che a tempo debito, lui stesso avrebbe mandato Clark verso Jor-El per intraprendere il suo percorso e compiere il suo destino.
Jor-El accetta e gli dona temporaneamente dei superpoteri, Jonathan riesce a riportare Kal da Clark, da Metropolis a SV, ma ci sono già delle conseguenze immediate, infatti il corpo di un essere umano difficilmente poteva gestire quei poteri donati da Jor-El e Jonathan ci rimette la salute, il suo cuore...

In questo modo vengono gettati le basi per la sua eventuale morte.

But that's not even it!

Ci sono stati momenti in cui anche quando Clark accettava la sua eredità Kryptoniana abbracciando Jor-El e il suo lato Kal-El, Jonathan finì in coma per diversi mesi, ma sopratutto nella S5 una volta creata la Fortezza della Solitudine in perfetto stile Donner:

Clark inizia il suo traning, ma deve sospendere subito le sue lezioni perchè deve salvare la vita a Chloe, Jor-El glielo concede a patto che ritorni da lui prima del tramonto o ci saranno gravi conseguenze.
Clark scopre che la Terra è stata attaccata da dei Kryptoniani, perde troppo tempo a sconfiggere questi seguaci di Zod e quando spedisce i due Kryptonians nella Zona Fantasma, ormai il sole è già tramontato e Clark...perde i poteri, è umano, questa era la punizione di Jor-El.

Due puntate dopo Clark FUCKING DIES.
Jor-El non lo può permettere, infatti aveva da tempo impossessato il corpo di Lionel e attraverso di lui salva la vita a Clark, ma taaac, pesanti conseguenze, una vita per una vita e Jor-El avvisa Clark che una persona molto cara a lui verrà a mancare...cosa che, per l'appunto, si avvera in Reckoning...

Tutti questi avvenimenti hanno ristretto il campo e *il destino* ha fatto in modo che fosse Jonathan a morire.
È sempre stato bellissimo il modo in cui i creatori hanno giocato col destino di Clark, ma anche il suo free will, il fatto che ci sia SEMPRE una scelta e che ogni azione abbia delle conseguenze.

Clark a fine 100th episode è naturalmente in lutto, serviranno diverse puntate per gestire questo trauma, ma anche quando penserà di averlo superato...      

La morte di Jonathan Kent è un momento cruciale nella vita di Clark, forse IL momento DEFINITIVO.
Clark non se ne rende nemmeno conto, ma questo giorno oscuro... la morte di Jonathan ha aperto una porta nel suo cuore, lui si sente responsabile per la morte di suo padre, PENSA di essere andato oltre, ma non sarà così, non se ne rende nemmeno conto, ma è come se si fosse fermato in questo giorno, porterà questo peso con se per altri 5 anni, ci vorrano altri 100 episodi prima che lui possa VERAMENTE rendersi conto del "Darkness" dentro di lui, qualcosa che è imperativo eliminare prima che possa essere usata da Darkseid contro di lui e l'intero mondo.

Tutti noi abbiamo i nostri momenti bui e nessuno è immune al lato oscuro, nemmeno Superman.

Homecoming è il 200th episode of SV, forse LA mia puntata preferita della serie, tutto per via di come riescono a legare 10 anni di storie, dal pilot-la morte di Jonathan e un flashfoward in cui si vive una giornata da Superman.

Non vedo l'ora di rivivere quei momenti. :')

[Robin]

Ammazza che commento 
E che bei ricordi 

[Hugostrange70]

Mi unisco ai complimenti fatti da Robin  e sempre un piacere leggere di cime Smallville  riusciva ad emozionare una persona