Wanted - di Mark Millar e J. G. Jones

[John Costantine]

Io adoro questo fumetto!

[elcaracol]

Ma infatti la cosa che più mi ripugna è il moralismo!

[Selina Kyle]

Beh, a mio parere lanciare un messaggio del genere non significa essere moralisti. Millar non lo è per nulla, mai. Il suo è uno stile (come quello di Ennis) in cui la morale c'entra molto poco, eppure è molto più profondo di quanto possa sembrare.

[elcaracol]

Io conosco solo questo (per fortuna, mi vien da dire) di Millar, ma quello che tu descrivi è becero moralismo e dunque, scusate se provoco, dal mio punto di vista, fascismo. Io continuo a trovarlo un fumetto fascista, poi vedete voi, ovviamente...

[Selina Kyle]

Fascista Mark Millar? Guarda, assolutamente no. Ogni dubbio viene spazzato via dopo la lettura di Superman: Red Son, che è un'ottima riflessione su socialismo e comunismo.
Invitare le persone a "pensare con la propria testa" è moralismo e quindi fascismo? Per me è assolutamente l'opposto, quello che vuole evitare Millar (e che detesta) è proprio l'omologazione.

[elcaracol]

Voler evitare l'omologazione e invitare a pensare con la propria esta possono essere retorica e dunque fascismo. Hai presente 1984 di Orwell. Todo depende. Lo stesso concetto (come la parola libertà) può essere vera o retorica e dunque veicolo di fascismo. Io, a pelle, ho un grosso fastidio di questo tipo nel leggerlo, poi, per fortuna, ci son tante opinioni differenti al riguardo e questa è l'unica vera libertà.

[Selina Kyle]

Sì, ho presente, 1984 è il mio romanzo preferito in assouto.
In ogni caso nel fumetto di Millar non vedo davvero nessun moralismo di questo genere, non è proprio il suo stile.

[Nexus]

Io conosco solo questo (per fortuna, mi vien da dire) di Millar, ma quello che tu descrivi è becero moralismo e dunque, scusate se provoco, dal mio punto di vista, fascismo. Io continuo a trovarlo un fumetto fascista, poi vedete voi, ovviamente...

Guarda, credo che questo fumetto sia stato scritto per provocare il prossimo, e direi che riesce nell'obiettivo Di certo non è fascista, tant'è che il protagonista si chiede se sia giusto "omologarsi nell'eccesso", ossia se deve per forza comportarsi da fascista irresponsabile (per non dire di peggio), quando invece per essere libero gli basterebbe essere sì arrogante ma non malvagio
Alla fine Wesley è uno stronzo, ma uno stronzo libero, non uno stronzo fascista

In altri fumetti di Millar ci sono delle situazioni in cui ti viene da pensare (indirettamente o meno) se la tua linea di pensiero (e, di conseguenza, la tua linea politica) tiene conto di tutte le sfaccettature del mondo, di movimenti come comunismo, socialismo, capitalismo, fascismo, anarchia (questo soprattutto gli riesce bene); come dice Elena Red Son è la sua opera in cui queste situazioni sono più presenti  

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

[Murnau]

Cristo, Millar prima di scrivere fumetti faceva il sindacalista, come suo padre prima di lui. Se sapesse che qualcuno lo ha preso per fascista, temo gli verrebbe la schiuma alla bocca!

[elcaracol]

Certo che dire "di certo non è fascista" è già lontano dal mio modo di vedere. Io risponderei: "a me non sembra", ma tant'è.
Io continuo a vederla così. E poi contesto la retorica che spesso viene fuori del "vedi che fa discutere". A me non fa discutere. L'avevo già espresso l'altra volta e lo rbadisco. A me non fa discutere, fa cagare. Se vedo una cacca per strada che mi fa schifo, dico "che schifo" e finisce lì. Non è che ne ho discusso. Se poi uno dice "guarda che è un capolavoro" e io ribadisco "a me fa schifo", non ho ancora discusso. È diverso.
Invece, uscendo un attimo da questo "capolavoro", vorrei capire meglio "Red Son". Non ho capito quasi niente di quel che hai detto. Cosa vuol dire "se la tua linea di pensiero (e, di conseguenza, la tua linea politica) tiene conto di tutte le sfaccettature del mondo, di movimenti come comunismo, socialismo, capitalismo, fascismo, anarchia"?

[elcaracol]

Anch'io sono sindacalista, e così mio padre, ma non mi sentirei immune dal fascismo per questo. Ne conosco certi... Io giudico ciò che vedo, non ciò che dovrebbe essere! (scusate la solennità, ma mi ci portate, io son sempre "leggero", ma siete voi che sembrate taliban e mi portate ad esserlo - a me, se dicono che Proust o er Monnezza fanno schifo, mica mi oppongo: non saprei cosa rispondere: è una questione di gusti e dunque hanno ragione loro quanto ne ho io).

[Selina Kyle]

Certo che dire "di certo non è fascista" è già lontano dal mio modo di vedere. Io risponderei: "a me non sembra", ma tant'è.

Elcaracol, chiaramente Andrea ha espresso il suo parere, non ti vuole imporre il suo punto di vista.
Che Wanted ti abbia fatto schifo si è capito, ed è assolutamente legittimo (non sei nemmeno l'unico qui) si sta cercando solo di confrontarsi su quello che si è recepito in modo diverso, tutto qui.

[Nexus]

Certo che dire "di certo non è fascista" è già lontano dal mio modo di vedere. Io risponderei: "a me non sembra", ma tant'è.
Io continuo a vederla così. E poi contesto la retorica che spesso viene fuori del "vedi che fa discutere". A me non fa discutere. L'avevo già espresso l'altra volta e lo rbadisco. A me non fa discutere, fa cagare. Se vedo una cacca per strada che mi fa schifo, dico "che schifo" e finisce lì. Non è che ne ho discusso. Se poi uno dice "guarda che è un capolavoro" e io ribadisco "a me fa schifo", non ho ancora discusso. È diverso.

Esiste anche la "merda d'artista", di Piero Manzoni, che per quanto faccia schifo (anche a me) è un'opera d'arte (sul mio modo d'iniziare hai ragione tu, avrei dovuto scrivere "A men non sembra di certo fascista" )

Invece, uscendo un attimo da questo "capolavoro", vorrei capire meglio "Red Son". Non ho capito quasi niente di quel che hai detto. Cosa vuol dire "se la tua linea di pensiero (e, di conseguenza, la tua linea politica) tiene conto di tutte le sfaccettature del mondo, di movimenti come comunismo, socialismo, capitalismo, fascismo, anarchia"?

Manca un pezzo prima delle virgolette: "ti viene da pensare". Mi rendo conto che scrivo in un modo un po' incasinato, voglio dire: "In Red Son Millar fa scontrare il lettore contro quei movimenti politici e ti chiedi se ne hai tenuto dovuto conto quando  hai eleborato il tuo pensiero"

[elcaracol]

Selina, tranquilla, io provoco, ma con leggerezza. Vero?
Invece, caro mattacchione, forse ora mi è più chiaro, ma credo che dovrei leggerlo. Son disposto anche a farlo se qualcuno me lo dovesse prestare (così come accaduto con Wanted). [L'idea di pagare la pensione a quel Millar mi rode]. Così da avere un'opinione un po' più completa di quest'autore.

[Selina Kyle]

Andrea, intendi dire che Millar fa riflettere sulle diverse correnti politiche (di destra o sinistra che siano) mettendone in luce limiti, contraddizioni e sfaccettature, e crea dei "dubbi" sui loro fondamenti? Sì, è vero.

Invece, caro mattacchione, forse ora mi è più chiaro, ma credo che dovrei leggerlo. Son disposto anche a farlo se qualcuno me lo dovesse prestare (così come accaduto con Wanted). [L'idea di pagare la pensione a quel Millar mi rode]. Così da avere un'opinione un po' più completa di quest'autore.

Pensa che stai dando dei soldi alla DC, non a Millar.