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La Notte Più Profonda - Flash

Aperto da Azrael, 02 Dicembre 2010, 13:39:56

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Azrael

Citazione di: ThePNZ il 21 Dicembre 2010, 18:29:02
Ci dovrebbe essere una checklist in qualche topic. Io non mi ricordo i titoli collegati.
Sicuri i numeri 10, 11, 12 di Lanterna Verde
LNPP: Superman
LNPP: Batman
LNPP: Flash
LNPP: Wonder Woman
LNPP: Titani
Più svariati volumi delle serie regolari.

Mancano anche "Il Corpo Delle Lanterne Verdi" e "La notte più profonda : Racconti"  :ahsisi:

Citazione di: Batmonio il 21 Dicembre 2010, 18:41:03
ma sono essenziali o posso leggere tranquillamente l ultimo numero(io ho solo quello di batman ldella notte piu profonda) della notte piu profonda

no la si può leggere senza le altre testate : le uniche che diciamo che possono essere più importanti per la saga sono solo il Corpo e LV!
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Batmonio

ok leggo il finale perchè non sto piu nella pelle  :lolle:
magari lv e il resto li leggo dopo
grazie one million  :+1: :+1: :+1: :+1: :+1:

ThePNZ

Citazione di: .:Azrael:. il 21 Dicembre 2010, 18:43:24
Citazione di: ThePNZ il 21 Dicembre 2010, 18:29:02
Ci dovrebbe essere una checklist in qualche topic. Io non mi ricordo i titoli collegati.
Sicuri i numeri 10, 11, 12 di Lanterna Verde
LNPP: Superman
LNPP: Batman
LNPP: Flash
LNPP: Wonder Woman
LNPP: Titani
Più svariati volumi delle serie regolari.

Mancano anche "Il Corpo Delle Lanterne Verdi" e "La notte più profonda : Racconti"  :ahsisi:

Erano compresi nei svariati volumi  :asd:

Ikki di Phoenix

Albo splendido, un Johns in grande spolvero che fa percepire tangibilmente al lettore il suo amore smisurato per il personaggio Barry Allen.
Disegni sporchi, il Kolins che a me piace di meno, rispetto a quello dell'Omnibus di Johns e a quello che vedrete in futuro sulla regular.

Che dire... Scusatemi se potrà sembrarvi il mio un commento fazioso, credo però che nel DCU mancasse il carisma di Barry. Un grande Flash, un grande eroe che finalmente rivaleggia con Hal Jordan nello sfidare il duo Batman/Superman.

Wally è stato un grande Flash, un bellissimo personaggio, ma è sempre stato in fascia secondaria assieme a Kyle e ad altri dopo i veri "big"... Hal e Barry, sono forse ancora più big dei veri big, per lo meno agli occhi di Geoff Johns.

E se Geoff attualmente è il deus ex machina del DCU, vale a dire che lo sono per tutti :asd:


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

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Lois Lane

Citazione di: Barry Allen il 22 Dicembre 2010, 00:37:47
Albo splendido, un Johns in grande spolvero che fa percepire tangibilmente al lettore il suo amore smisurato per il personaggio Barry Allen.
Disegni sporchi, il Kolins che a me piace di meno, rispetto a quello dell'Omnibus di Johns e a quello che vedrete in futuro sulla regular.

Che dire... Scusatemi se potrà sembrarvi il mio un commento fazioso, credo però che nel DCU mancasse il carisma di Barry. Un grande Flash, un grande eroe che finalmente rivaleggia con Hal Jordan nello sfidare il duo Batman/Superman.

Wally è stato un grande Flash, un bellissimo personaggio, ma è sempre stato in fascia secondaria assieme a Kyle e ad altri dopo i veri "big"... Hal e Barry, sono forse ancora più big dei veri big, per lo meno agli occhi di Geoff Johns.

E se Geoff attualmente è il deus ex machina del DCU, vale a dire che lo sono per tutti :asd:

ma hai perfettamente ragione! da amante sia di barry che di wally avendo avuto la fortuna di poter leggere entrambi nella mia vita di lettore (uno un po' di più, l'altro un po' di meno), posso dire senza remore che barry allen mancava.

non so cosa è stato fatto a questi personaggi dell'ondata silver age....ma su di loro è stato costruito un carattere, uno spessore, una tridimensionalità che li ha resi davvero....VERI!!

geoff johns poi ci ha messo del suo....era silver age il periodo di questi eroi? per farli tornare ha ripulito l'argento di questa era, e l'ha reso nuovamente brillante! è incredibile la capacità di questo scrittore (già vista abbondantemente sulla jsa) di riuscire ad ammodernare vecchi personaggi, rendendoli perfettamente attuali e allo stesso tempo come ancora fedeli allo splendore dei loro tempi.

non è da sottovalutare questa capacità di rivitalizzare personaggi....johns è un maestro in questo.


devo ancora finire questo volumetto, un po' per il tempo che mi manca e un po' per i disegni di kollins che ahimè non digerisco in questa veste grafica...johns non può stare con tratti così sporchi. rovinano l'epicità di queste storie.

Ikki di Phoenix

Citazionedevo ancora finire questo volumetto, un po' per il tempo che mi manca e un po' per i disegni di kollins che ahimè non digerisco in questa veste grafica...johns non può stare con tratti così sporchi. rovinano l'epicità di queste storie.

anche secondo me, però evidentemente Geoff invece non la pensa come noi visto che sono 10 anni che va in cerca di Kolins... Anche se, come dicevo prima, il primo Kolins era molto più pulito, così come lo è il nuovo Kolins che stiamo vedendo dalle preview ;)


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Lois Lane

Citazione di: Barry Allen il 22 Dicembre 2010, 10:06:26
Citazionedevo ancora finire questo volumetto, un po' per il tempo che mi manca e un po' per i disegni di kollins che ahimè non digerisco in questa veste grafica...johns non può stare con tratti così sporchi. rovinano l'epicità di queste storie.

anche secondo me, però evidentemente Geoff invece non la pensa come noi visto che sono 10 anni che va in cerca di Kolins... Anche se, come dicevo prima, il primo Kolins era molto più pulito, così come lo è il nuovo Kolins che stiamo vedendo dalle preview ;)

no ma non dico ne il vecchio, ne quello che ho visto oggi! quello va benissimo. questo qui che ho visto in questo flash e nel precedente volume pubblicato dalla planeta! lo trovo troppo sporco per il tipo di narrazione di johns. evidentemente johns si trova bene a lavorare con lui, e ci mancherebbe lo faccia, io però non sono d'accordo  :lolle:

ma ripeto non con kolins...con questo kolins

Guardiano della Notte

Forse me lo prendo... se lo trovo ancora.
Si può leggere e capire pur non avendo letto NULLA di Flash?
ALL OF EXISTENCE SHALL BE MINE!

The Joker

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Guardiano della Notte

ALL OF EXISTENCE SHALL BE MINE!

Azrael

Citazione di: Guardiano della Notte il 24 Dicembre 2010, 18:12:08
Forse me lo prendo... se lo trovo ancora.
Si può leggere e capire pur non avendo letto NULLA di Flash?

Si per me si , vai tranquillo  :ahsisi:
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Selina Kyle

Io Barry l'ho letto grazie a Geoff, non lo nascondo.. e ne vado pazza. Assolutamente pazza.  :D :D


Una mela al giorno...

Azrael

Dal sito Planeta

CitazioneSul mio cadavere... Anzi, sul miei cadaveri

Li avevano chiamati comic-books –libri comici– perché le origini del mezzo di comunicazione erano marcate dalla giocosità, ma la prima volta che fu tirata una storia con stile realistico, anche la morte fece la sua prima apparizione nelle vignette. Era il novembre del 1928, quando il settimanale britannico Tit-bits iniziava la serializzazione di Tarzan of the Apes, adattamento di Hal R. Foster dell'omonimo romanzo di Edgar Rice Burroughs, e nel giro di poche storie del rampollo dei Greystoke lo si trovava già organo di padre e madre. Allo stesso modo, il primo eroe mascherato dela nona arte, Phantom (The Phantom, 1936), aveva un'origine strettamente legata alla morte, dato che la dinastia di giustizieri era nata quando il nobile inglese Sir Christopher Standish, dopo aver visto i pirati assassinare l'amato padre, giurava, settimane più tardi, davanti al teschio dell'assassino, di combattere per sempre la malvagità. Più terribile di tutti, però, fu il destino del pioniere di riferimento del filone supereroistico, Superman (Action Comics #1, 1938), "unico" sopravvissuto di un pianeta lontano. Tuttavia, nell'immaginario collettivo, il peronaggio che più è stato vessato dal lutto è senza dubbio Batman (Detective Comics #27, 1939): l'impatto emotivo dell'aver assistito, da bambino, al crimine che costò la vita ai genitori fu tale da trasformarlo, in un certo senso, in una futura funereamente paradigmatica. In ogni modo, e circostanze differenti a parte, c'è una certa costante che percorre tutte le storie fin qui menzionate, dato che in tutte la morte è il catalizzatore di una nuova esistenza, radicalmente diversa. Come decenni più avanti sarebbe successo a personaggi variopinti, come Spider-Man o Black Lightning, passando per il Punitore e Vigilante, la perdita di persone care, o un trapasso a malapena evitato, come nel caso di Spirit o dei Challengers of the Unknown, pone fine a qualsiasi speranza di continuità, trasforma un'esistenza che avrebbe potuto essere normale in una parossistica ricerca di giustizia.

Con il tempo, sceneggiatori dotati di spirito di innovazione aggiungeranno preziose sfaccettature a questo coté funebre. Un giovanissimo Jim Shooter, per esempio, scriverà un elogio del sacrificio eroico in Adventure Comics #353 (1967), nel quale Ferro Lad cade affrontando un divoratore di soli nella storia intitolata The doomed legionnaire!. Arnold Drake, da parte sua, nelle pagine di Doom Patrol #121 (1968), mostra come il gruppo di combattenti disfunzionali preferisca soccombere per mano del capitano Zahl piuttosto che permettere che quattordici anonimi marinai periscano al loro posto. Qualche anno più tardi, Dennis O'Neil e Neal Adams speculaeranno sulla coscienza dell'Arciere di smeraldo nella storia The Killing of an Archer (1972), che fa parte del loro trasgressivo ciclo di Green Lantern/Green Arrow. Senza volerlo, Oliver Queen uccide un avversario: si tratta di un incidente, ma sua è la freccia, suo il gesto di scoccarla e la colpa lo consuma; nel tentativo di far trionfare la giustiza, ha interrotto una vita.

Nonostante quanto detto finora possa far pensare il contrario, sarà solo nel 1973 che avverrà la prima grande morte dei fumetti, quando in The Amazing Spider-Man #121 morirà la ragazza del protagonista della testata. Se fino a quel momento i decessi di cui si era parlato avevano avuto scarso effetto emotivo sui lettori, la morte di Gwen Stacy commosse il pubblico. Non si tratta di una morte "concettuale", utile a comprendere le motivazioni di un eroe, di una tragedia "in differita" come la scomparsa di Bucky Barnes o del sacrificio martirizzante di un personaggio di scarso successo. La si percepisce sulla pelle, perché tramite Peter Parker, abbiamo imparato ad amare Gwen... e la sua scomparsa lascia un vuoto palpabile. Succederà in modo simile quando Jason Todd verrà ucciso dal Joker, lasciando un Bruce Wayne sconsolato o quando Elektra Natchios comparirà agonizzante ai piedi di Matt Murdock, dopo essere stata colpita da Bullseye. Quando i titolari di testata perdono una persona cara, i lettori, per l'empatia che provano nei confronti dei protagonisti, provano un'autentica sensazione di perdita. In tempi recenti, sono stati Brad Meltzer e Rags Morales che hanno gettato i lettori di Crisi di Identità in una simile voragine affettiva, a causa della morte di Sue Dibny, del padre di Tim Drake e perfino di quella di un perdente totale come Capitan Boomerang.

Si noti come in tutti i casi menzionati finora la morte abbia un ruolo di condensatore esistenziale, istante che aumenta i significati della vita e attribuirgliene di nuovi. Sacrificarsi per gli altri dà la misura della profonda "umanità" dell'androide Red Tornado (Justice League of America #102, 1972), così come l'immolazione dell'ambiguo Simon Williams in Avengers #9 (1964) ratifica la sua nobiltà intrinseca. Nel 1980, il senso della morte nella narrazione raggiunge un nuovo livello. Jean Grey, membro fondatore degli X-Men, muore volontariamente per assicurarsi che il suo lato incontrollato non possa tornare a scatenare il caos nell'universo: nella forma di Fenice Nera aveva inconsciamente ucciso milioni di esseri viventi e secondo Jim Shooter, diventato Editor in Chief di Marvel Comics, si tratta di un genocidio che non può restare impunito. Come conseguenza, una delle protagoniste del fumetto più venduto di quel periodo debe morire... tuttavia Jim Shooter desidera che quel lutto abbia significato e con il tempo riesce a farlo giustificare: qualche anno dopo, John Byrne riporta Jean Grey in vita in Fantastic Four #278 (1986). Inizia così un periodo di progressiva svalutazione dei decessi, a oggi ancora in corso nei principali universi supereroistici.

Morire per poi tornare in vita è diventato cosa comune e di questo non c'è prova migliore della Morte di Superman del 1992, evento nel quale il ritorno dell'Uomo d'acciaio era previsto da ben prima che il suo cadavere cadesse sul suolo di Metropolis. Così, mentre il mondo del fumeto in generale inizia a offrire storie di grandissimo spessore che trattano il tema dell'eterna dipartita, per mano di autori come Neil Gaiman, Paul Hornschemeier o Luís Durán, nelle storie di supereroi in particolare la morte sembra essere divenuta un fenomeno meno trascendente che nella realtà... con poche eccezioni, come la scomparsa del kree Mar-vell e quelal del velocista Barry Allen. E visto che siamo sulle pagine di un titolo dedicato a Flash, è il caso di spiegare che quanto detto finora non è affatto alieno al nostro protagonista.

Benché, come giustamente riflette Wally West nel capitolo 5 di Rogue Wars, essere Flash significa diventare più forte tramite le tragedie personali, l'agente della polizia scientifica Barry Allen è stato il primo supereroe importante la cui sposa sia stata uccisa quando già aveva assunto il proprio ruolo di giustiziere. Peter Parker aveva perso la fidanzata; poco più di cinque anni dopo e per iniziativa di Ross Andru, proprio uno degli autori che avevano reso grande il tessiragnatele, Barry Allen perdeva la persona con la quale aveva deciso di passare tutta la vita: Iris West Allen. Assassinata da Eobard Thawne, il Professor Zoom, un pazzo venuto dal futuro per prendere il posto di Flash e che aveva giurato di rendere impossibile ogni secondo della vita dell'uomo più veloce del mondo. A tal fine, quando Barry stava per risposarsi, con una ragazza che si chiamava Fiona Webb, il Professor Zoom apparve con minacciose intenzioni e, per fermarlo, un disperato Velocista scarlatto gli ruppe il collo, uccidendolo. Era passata appena una decina d'anni da quando Oliver Queen aveva ucciso un delinquente e nel 1983 era addirittura Flash a provocare la morte di un temibile rivale, sottoponendosi per questo a un lungo processo che sarebbe culminato con la cancellazione della sua testata. Fortunatamente per lui, quasi al finale di The Flash #350 (1985), Barry Allen scopriva che Iris non era veramente morta e, come di lì a poco sarebbe successo a Ciclope degli X-Men, avrebbe potuto restare accanto all'amata, in un'epoca che vedeva le resurrezioni diventare sempre più ricorrenti. Purtroppo la felicità si sarebbe rivelata effimera perché, come tanti altri eroi prima di lui –si pensi a Wonder Man, Ferro Lad e Red Tornado– Barry dovette sacrificare la propria vita per il bene di molti, nel suo caso affrontando l'Anti-Monitor nelle pagine di Crisi sulle terre infinite. Si può dire con certezza che quella di Barry non fu una morte come tante. Fu la prima morte di un personaggio così emblematico della DC Comics –che negli anni Sessanta era stato in testa delle classifiche di vendita della casa– e con la sua dipartita ebbe inizio una dinastia eroica non dissimile da quella che Lee Falk e Ray Moore avevano ideato in The Phantom. Barry era stato preceduto da Jay Garrick e gli successero il nipote Wally West e un altro nipotino che non aveva mai avuto l'opportunità di conoscere, lo stralunato Bart Allen, assassinato poi in La morte di Flash e resuscitato come Kid Flash en La legione dei 3 mondi.

Intanto, per diversi decenni, quel primo grande sacrificio, quello di Barry Allen, sembrava irreversibile. Dopo di lui fu la volta di Green Lantern e Freccia Verde, Wonder Woman e Donna Troy, ma tutti tornavano e nell'Universo DC sembrava che solo la morte di Barry Allen significasse qualcosa... finché non venne il suo momento di essere riportato tra i vivi. Un Eobard Thawne resuscitato in circostanze misteriose ha scatenato il ritorno del suo peggior nemico, come ci è stato raccontato da Geoff Johns in Flash: Rinascita. Questo autore, che tanto bene conosce le idiosincrasie del primo tra gli universi supereroistici sapeva bene che, per nullificare un decesso significativo come quello di Barry Allen, non sarebbe bastata una scusa qualunque. Era necessario fare di più. Era indispensabile spiegare la revisione della prima delle grandi morti con una storia speciale, piena di epica e sentimento, per non cancellarne la rilevanza. Una storia che doveva spiegare la vita con la morte, avvalendosi di una guerra in technicolor che mettesse in gioco l'esistenza dell'intero universo, rivelando che il nostro bambino dell'Iowa è stato anche il primo dei "trattenuti": eroi e malvagi cui è stato consentito vincere anche la morte perché Nekron, il signore dei non-vivi, potesse usarli come pedine. A quei personaggi è risultato "facile" resuscitare perché non hanno mai potuto riposare in pace, perché dovevano aiutare a spargere la morte durante La notte più profonda. Ora il momento è arrivato... ma, a discredito di Nekron, Barry Allen dimostrerà di essere più veloce della luce nera del crepuscolo, e potente come la promesse di una nuova alba, azzurra e provvida di speranza.


Toni Boix


Alcune Tavole :

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molto bello BN Flash, non avendo molto materiale sul velocista scarlatto che amo moltissimo, qui può servire a conoscere nemici di flash e i velocisti amici!!!  :+1:


In brightest day, in blackest night
no Evil shall escape my sight.
Let those who worship Evil's might
beware my power: Green Lantern's Light!

Ciao Sic...