Finito da poco la lettura di "Vittoria oscura".
Il confronto con "Il lungo Halloween" viene quasi automatico, vuoi per i medesimi artisti coinvolti che per la trama che si somiglia molto.
ILH è stata una delle mie recenti e primissime letture su Batman ed è stata come una illuminazione improvvisa, un qualcosa che mi ha lasciato a bocca aperta. Un intrigo costruito in modo talmente naturale e con una narrazione magistrale da non lasciare nulla al caso.
Vittoria oscura ne è la degna prosecuzione ma, parlando del versante "mistero", è ovvio che risulti una situazione meno "fresca", meno spiazzante. Sicuramente anche per la simile modalità degli omicidi collegati alle festività.
Quello che VO è riuscito invece ad aggiungere è una ricerca interiore di Bruce/Batman che scava nelle fondamenta stesse dei suoi principi.
Il suo sentirsi in colpa per la mancata fiducia in Harvey Dent che, a detta di Batman, è stata una causa della sua "perdita".
Il ruolo di Alfred come "metronomo" della esistenza di Bruce, colui che ne ha visto scorrere il rancore fino a trasformarsi in odio/ricerca di giustizia. Colui che è rimasto sempre il punto di incontro tra Bruce e Batman cercando, in qualsiasi modo (vedi anche i continui inviti a curare il rapporto con Selina), che l'uno non prevalesse sull'altro.
Il nodo che spariglia le carte è sicuramente la comparsa di Dick. Il ragazzo ha l'importante compito, suo malgrado, di essere una "rivincita" sia per Bruce che per Alfred.
Per Bruce poiché gli dà la possibilità di capire che è fondamentale fidarsi di qualcuno, in modo da non essere più solo. Dando a lui quella fiducia incondizionata negata ad Harvey redimendolo in parte dal suo "errore".
Per Alfred invece perchè rappresenta la classica "seconda opportunità", laddove il maggiordomo sentiva di aver fallito nell'opera di guida per il rampollo di casa in seguito alla morte dei consorti Wayne.
Insomma una storia che non ha il compito di rivaleggiare con il suo prequel ma che, in alcuni frangenti, riesce ad arricchirne molti aspetti innalzandola ancora maggiormente nell'Olimpo delle storie batmaniane.