Recuperati tutti e tre questi TP di cui ho sempre sentito parlare un gran bene ma che non ho mai avuto il piacere di leggere 
Quando si dice la coincidenza: anch'io ho recuperato poco tempo fa i tre brossurati di
Le strade di Gotham!

Letti, e successivamente recuperati i commenti che avete lasciato in questo topic nel corso degli anni: il mio parere sulla serie di
Paul Dini si allinea abbastanza al pensiero generale emerso qua sopra.
Ho trovato infatti che i primi due volumi siano molto riusciti, nelle atmosfere che volevano trasmettere: uno spaccato della malavita
gothamita, tra i
villain noti e criminali di piccolo cabotaggio, toccando anche qualche personaggi secondario. Batman e Robin sono spesso sullo sfondo, e anche quando intervengono sono funzionali a questo setting, quando solitamente è il setting a ruotare attorno a loro. Un piacevole cambio d'ottica, devo dire, e anche realistico. Mi ha ricordato, in tal senso, l'approccio di
Gotham Central.
Poi certo, ci sono alti e bassi tra gli episodi: qualcuno è più riuscito e qualcuno l'ho trovato noioso, ma ci sta. Se togli il Pipistrello dal centro della storia, la sceneggiatura deve essere davvero buona e interessante, perché non c'è il protagonista a distrarre.
La serie nel complesso non entra certo nei titoli migliori, ma si fa leggere.
Il terzo volume è quello meno riuscito. L'impostazione è la stessa dei due precedenti, per carità, ma la saga dedicata alla risoluzione della questione di Hush non incide come avrebbe dovuto fare. Non so se paghi davvero la chiusura della testata o un "errore di valutazione" da parte dello sceneggiatore, ma il difetto che molti di voi hanno rilevato
effettivamente pesa non poco sul giudizio della storia. La trama in sé non è male, infatti, con i necessari riferimenti al passato di Bruce e Tommy e "il passato che ritorna", e anche la questione della "faccia di Bruce" viene gestita tutto sommato bene, ma manca il pathos, manca la sensazione di scontro vital. Tommy Elliot spicca e affascina soprattutto nel confronto con il Pipistrello per via del suo odio, e se si va a sminuire in qualche modo questo conflitto il personaggio ne esce impoverito.
La bilogia sul "Falegname" non mi è piaciuta per nulla, invece, mentre ha un suo fascino macabro e malato la storia su Due Facce.
I disegni di
Dustin Nguyen mi piacciono molto: ricreano un feeling da serie animata molto in linea con il mood che Dini ha effettivamente impostato nel progetto, aggiungendoci però anche un tocco più cupo, affettato. Il suo tratto è sontuoso e chine e colori aiutano in tal senso a portare su carta le strade malfamate della città. Credo sia una delle matite migliori tra quelle al lavoro in quegli anni in DC per illustrare una serie del genere.