Per finire ho ceduto ed ho acquistato anche il primo volume che in definitiva è esattamente come me l’ero immaginato sfogliandolo.
Non è una brutta storia ma alla conclusione della lettura di questo primo ciclo non rimane quasi nulla.
Questi due nuovi eroi di Gotham sono davvero mal riusciti sia nella caratterizzazione che nelle motivazioni che stanno dietro alla loro missione. Spero che dopo questo ciclo non appariranno più.
Per il resto King ha proceduto sui binari della classica routine delle storie del cavaliere oscuro. Il finale lascia spazio a storie future più interessanti, cosa che spero avverrà già dal secondo volume che leggerò a breve.
Disegni di Finch niente male anche se ha fatto di meglio in passato.
Voto: 7-
Torno a leggere Batman dopo una lunghissima pausa dovuta al rigetto totale per il new 52 e per Scott Snyder (gli ho dato più di una possibilità, ma niente).
E lo faccio ripartendo da Rebirth e dalla run del tanto celebrato Tom King.
Devo dire che su questo primo volume mi trovo in pieno con il giudizio di Mordecay. Oltre alla caratterizzazione dei due pupazzi volanti (veramente zero sforzo per fare qualcosina di più, così è terra terra) trovo per ora abbastanza inutile la figura del "dottor Thomas" (tutto quello che fa poteva farlo tranquillamente Alfred, non so se sarà più "utile" in seguito), la scena dell'arrivo della JL è anche quella piuttosto "regalata", insomma proprio un cliché narrativo compresa battuta di Superman che sembra proprio buttata lì (di tutt'altro tenore l'arrivo del "maledetto Batman" nel sotterraneo della Waller, per dire).
In positivo ho (ri)trovato Gordon, la caratterizzazione di Bruce/Batman che sembra riportarmi al tanto amato periodo di Gotham Knights e del post No Man's Land anche se, pure in questo caso, è solo un abbozzo che sembra ricordare caratterizzazioni passate ma molto superficialmente. Anche i riferimenti alle vecchie storie che fa molto "rebirth" come quello agli Uomini Mostro con dietro Strange (la saga di Wagner è una delle mie preferite) o al Colonnello Blimp che tanto mi ricorda Carl Kruger del 1939. E poi il ritorno del concetto di Gotham come entità "viva", buia, marcia, oscura, abitata da un underground mostruoso, anche se finora l'avvento dei freak anticipato dalle copertine variant non c'è stato...
Ho sentito dire da molti che il primo volume è il più debole e che la storia ingrana alla grande dal secondo se non dal terzo volume, vedremo, se è così l'impressione è che King abbia dedicato poco tempo e poca voglia a questa intro in attesa della "vera" storia (successe anche a Morrison, il primo arc con i Man Bat guidati da Talia erano un pò così e non avevano nulla a che fare con quello che sarebbe successo dopo col Guanto Nero). Speriamo, per ora do una sufficienza stiracchiata e forse solo perché non leggo da anni. Ora però deve dimostrarmi che valeva davvero la pena tornare a leggere le storie del Cavaliere Oscuro post Flashpoint...