Dopo due anni passati a voler prendere il volumone con questa graphic novel e sempre a rimandare per vari scazzi e mazzi (soprattutto assimilabili all'opzione "money") finalmente alla fiera milanese Cartoomics dello scorso marzo ho effettuato l'acquisto allo stand Planeta, e mi rendo conto di essermi privato per troppo tempo di un fottuto capolavoro. Probabilmente è anche per me, come per tantissimi altri che l'hanno letta, la storia di Batman che preferisco.
C'è tutto. L'atmosfera dark, la bellezza estrema dell'ambientare l'avventura nei primi anni di carriera del supereroe, un'indagine costruita benissimo, il pantheon dei nemici di Batman praticamente al completo, la genesi di uno dei freaks di Gotham e i disegni indescrivibili di Tim Sale.
"Io credo in Gotham City" "Io credo in Harvey Dent" "Io credo in Batman"... all'interno dell'avventura lo sceneggiatore Tim Sale si diverte ad inserire in momenti topici una di queste frasi, di questi credo, che spesso stridono nel confronto con la dura realtà. Omicidi, famiglie mafiose che hanno il controllo della città, corruzione... eppure Bruce Wayne crede fortemente nella giustizia e nella salvezza dell'anima immonda di Gotham, e anche il commissario Gordon. E anche Harvey Dent, il giovane procuratore distrettuale... ma siamo sicuri che ci creda anche lui? Perlomeno nello stesso modo degli altri due uomini con cui forma un triangolo per cercare di tenere in ordine la città?
La storia si presenta come un racconto corale, una trama dove a turno vari personaggi positivi o negativi assurgono a protagonisti dei vari capitoli. Indescrivibile è quindi la maestria della sceneggiatura di Loeb unita ai fantastici disegni di Tim Sale, che mostrano una grande sinergia creativa insieme che si nota nel perfetto equilibrio tra sceneggiatura e disegni, tra parlato e mostrato.
Mentre Batman e il lettore cercano di capire chi possa essere Holiday, l'assassino che colpisce durante le festività i membri della famiglia Falcone, è bello ritrovare e osservare in ottime caratterizzazioni Joker, Poison Ivy, l'Enigmista e anche Catwoman, ovviamente, vera e propria co-protagonista della storia all'interno di un rapporto sentimentale controverso e difficile.
In questa storia tutto è meraviglioso, tutto perfettamente calibrato, la storia si prende il giusto spazio per raccontare un giallo intricato e per raccontare della discesa negli inferi dell'animo di Harvey, e questo unito ai disegni unici di Tim Sale porta la storia su alte vette qualitative. Il tratto è molto particolare, e a dire il vero in alcune occasioni (il volto del Joker, per esempio) non mi ha convinto molto, ma il suo Batman è probabilmente la miglior versione disegnata possibile dell'eroe, e anche i disegni dei panorami e degli ambienti e di molti altri personaggi risultano essere splendidi, artistici, e contribuiscono molto a nobilitare un lavoro che già solo nei testi dimostra di essere pietra angolare del Batman post-anni '80, e non a caso.
Il volume Planeta poi è esente da errori, ha una confezione bellissima, un'ottima introduzione a cura di Christopher Nolan e di David Goyer, e in fondo al volume un buon numero di pagine dedicate a schizzi, cover originali, riflessioni dei due autori e a un'intervista a Loeb e Sale.
Da avere. Da leggere. Da amare.
"Io credo in Batman".