Dopo diverso tempo si riprende la maratona di rilettura Batmaniana (aspettavo andasse via dalle scatole il supercaldo)
Hush, che dire; un'opera a mio modo di vedere mastodontica, come spesso Loeb ci ha abituato col crociato incappucciato, tutta la storia diventa un grosso giallo, se in Lungo Halloween e Vittoria Oscura qualcuno uccideva durante le ricorrenze, qua qualcuno sta cercando di distruggere Batman, rivoltandogli contro tutti i villains e il peggior fallimento del nostro eroe. Il tutto disseminando indizi e mentre oltre al lato della maschera, si evolve quello di Bruce Wayne, del lato più emotivo di Bruce, quello con Selina, per certi aspetti la vera anima gemella, più di Talia, più di chiuque altra, due personaggi diversi e plasmati da perdite e dolori infantili, ma che uniti si completano e raggiungono quella felicità che da soli non riescono mai veramente ad aver; tutte le scene con loro due sono spettacolari, impossibile non volerne sempre di più.
Hush quindi è un mosaico in cui Batman si muove interagendo con quasi tutti i personaggi più importanti della sua vita, dagli amici Alfred, Dick, Tim, Selina, Barbara, Gordon; ai nemici Joker, Harley, Killer Croc, Enigmista, Ra's, Spaventapasseri, Ivy, ed altri ancora, con una figura misteriosa che muove le fila dietro, dopo un inaetteso ritorno nella vita di Bruce Wayne.
Una lettura molto cinematografica che riesce a donare un'ampia visione di tutto quello che è Gotham City e Batman.
Un Loeb in formissima che ogni amante del Cavaliere Oscuro dovrebbe ringraziare sempre il più possibile, se di solito l'abbiamo visto in coppia col grande Tim Sale, qui ad affiancarlo abbiamo forse il miglior Jim Lee di sempre, in uno stato di forma mostruoso, premetto che io adoro Lee, è il mio disegnatore supereroistico preferito, ma ogni volta che sfoglio Hush mi chiedo come abbia fatto a tirare fuori tanta magnificenza, ad ogni tavola c'è solo d'ammirare il suo lavoro, col formato Absolute poi è il massimo, formato che non mi piace particolarmente, ma quando ci sono disegni così, la spesa vale la candela.