Nella saga Batman: Hush[1] Todd è ritornato dalla morte ostile a Batman, colpevole secondo lui di non aver fatto abbastanza per salvarlo. Il fatto è apparentemente smentito al termine della storia, ma viene riconfermato nella successiva saga Cappuccio Rosso[2], in cui si evince che il Jason Todd ricomparso in Hush era davvero l'originale: per sua scelta ha lasciato credere a Batman (e ai lettori) che fosse stato Clayface ad impersonarlo, mentre in realtà questi, con cui era d'accordo, non fa altro che sostituirlo assumendone le sembianze, dopo che Jason si era messo al sicuro in seguito al primo scontro col Cavaliere Oscuro.
La sua resurrezione è dovuta ad alcuni retroscena legati agli avvenimenti narrati in Crisi infinita: quando Superman-Prime infrange il muro della dimensione in cui Alexander Luthor lo aveva confinato (alla fine di Crisi sulle Terre Infinite) porta numerosi cambiamenti alla nostra realtà, tra questi anche la resurrezione, appunto, del defunto Jason.
L'ex Ragazzo Meraviglia si risveglia nella tomba, e dopo esserne faticosamente uscito, viene investito accidentalmente da alcuni ragazzi, che lo portano in ospedale, dove cade in coma. Una volta che si è ripreso vagabonda per la città senza il minimo ricordo di chi fosse, guidato solo dai suoi istinti.
Viene riconosciuto da un piccolo criminale, e la notizia arriva fino alla orecchie di Talia Al Ghul, la figlia di Ra's. Convinta che si trattasse del vero Jason e non di un trucco o un sosia, "rapì" il ragazzo e lo tenne sotto la sua ala per oltre un anno. Dopo tanto tempo senza alcun miglioramento, Ra's Al Ghul decise di disfarsene, ma Talia disobbedì al volere del padre immergendo il giovane nella Fossa di Lazzaro, scatenando l'ira funesta del Demone. Il bagno chimico guarì l'amnesia di Jason, che ancora stordito dalla fossa, venne condotto in fretta da Talia verso l'unica via di fuga della reggia (una cascata a strapiombo); questa, dopo avergli consegnato un sacco, e dopo averlo congedato con una frase («Non sei stato vendicato») e con un bacio, lo gettò di sotto. Più tardi Jason scoprirà la verità di quelle parole andando a rivoltare il contenuto del sacco, che mostrò contenere il suo certificato di morte oltre a stralci di vecchi quotidiani in cui il Joker veniva catturato nientemeno che da Batman.
Ritornato alla vita, e aiutato da Talia, Jason ripercorse l'itinerario fatto da Bruce Wayne in gioventù per migliorare il proprio addestramento e, dopo l'incontro con Batman organizzato da Hush di cui sopra, Todd diventa ufficialmente il nuovo Cappuccio Rosso (identità indossata in passato anche dal Joker).
In questa sua nuova identità Jason abbandona i metodi da giustiziere del suo ex mentore e diviene un vigilantes crudele e spietato uccidendo i criminali che combatte, a differenza di Batman. Ricorre anche a un vasto arsenale di pistole, mitra e lanciarazzi, custoditi nel suo rifugio.
Nel finale della saga Cappuccio Rosso, nell'incontro a tre fra Joker, Batman e lo stesso Jason, egli spiegherà a Bruce il vero motivo del suo rancore: non lo accusa di non essere riuscito a salvarlo (lo ha perdonato per questo), bensì di non averlo vendicato uccidendo il Joker. Mettendolo quindi alla strette, Jason obbliga Wayne a decidere fra la sua vita e quella del Joker: il Cavaliere Oscuro riesce con un colpo basso a risparmiare entrambi, rimandando ancora una volta la fine del Joker. (da Wiki)