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Batman & Figlio - di Grant Morrison/Andy Kubert

Aperto da Matches Malone, 20 Agosto 2009, 22:41:05

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Matches Malone

#15
Citazione di: Hush/Tommy Elliot il 30 Settembre 2009, 22:40:13
Citazione di: Matches Malone il 30 Settembre 2009, 22:30:00
Che poi oddio, saga "normale"...guarda già solo nel primo numero cos'ha fatto, ha introdotto un figlio :lolle:

Sì, ma è comunque una storia d'avventura, non è che succedano cose pazzesche. Forse il primo numero è un po' folle
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
ma i successivi sono abbastanza tradizionali, limitandosi a sviluppare le premesse del primo episodio. E lo stesso vale per i successivi due numeri disegnati da Kubert, che sono ancora un omaggio al Batman di Mike W. Barr e a quello di Neil Adams. Ovvero: avventura un po' "bondiana", ironia, azione e un fascino leggermente anni '60. Per il resto siamo davanti ad una narrazione lineare, che non permette nessuna interpretazione da parte del lettore e che non lascia nulla di "aperto" e particolarmente enigmatico. Sembra un po' il terzo volume degli Invisibles, "Entropy in U. K.", ma con Batman al posto di Gideon Stargrave e soprattutto con uno stile di scrittura "per le masse", se mi volete far passare il termine. L'ultimo numero disegnato da Kubert, invece, segna uno scarto evidentissimo e mostra un Morrison pienamente "se stesso", che si libera del fardello delle gestioni passate e ed è consapevole di star battendo territori "altri", più personali e meno commerciali.

Questa è la ragione per la quale i primi numeri della sua gestione sono quelli che più piacciono al lettore batmaniano medio, ma sono quelli che meno aggradano a chi si avvicina alla collana solo perché in copertina c'è scritto "Grant Morrison". Per il medesimo motivo, RIP è quasi odiata da chi abitualmente usufruisce dei fumetti sui super-tizi, invece amata dai morrisoniani e (in generale) dai lettori Vertigo.

Bel commento. Intendi quindi dal numero 666 il cambiamento...vale anche per i tre numeri sull'isola di Mayhew? Perchè anche lì mi sembrava abbastanza lineare (a parte l'introduzione del mistero del Guanto), o sbaglio? Personalmente è dal 672 che ho avvertito il grosso cambiamento.
Mi sa comunque che io sono un lettore un po' atipico, perchè sono partito con il primo numero che di Morrison conoscevo poco (Arkham Asylum), e mi è piaciuto tantissimo da subito...poi, dal numero 672, non ha smesso di piacermi, anzi...ho iniziato a sballare proprio (e così fino alla fine di RIP) :D

Murnau

#16
Citazione di: Matches Malone il 30 Settembre 2009, 22:51:07
Citazione di: Hush/Tommy Elliot il 30 Settembre 2009, 22:40:13
Citazione di: Matches Malone il 30 Settembre 2009, 22:30:00
Che poi oddio, saga "normale"...guarda già solo nel primo numero cos'ha fatto, ha introdotto un figlio :lolle:

Sì, ma è comunque una storia d'avventura, non è che succedano cose pazzesche. Forse il primo numero è un po' folle
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
ma i successivi sono abbastanza tradizionali, limitandosi a sviluppare le premesse del primo episodio. E lo stesso vale per i successivi due numeri disegnati da Kubert, che sono ancora un omaggio al Batman di Mike W. Barr e a quello di Neil Adams. Ovvero: avventura un po' "bondiana", ironia, azione e un fascino leggermente anni '60. Per il resto siamo davanti ad una narrazione lineare, che non permette nessuna interpretazione da parte del lettore e che non lascia nulla di "aperto" e particolarmente enigmatico. Sembra un po' il terzo volume degli Invisibles, "Entropy in U. K.", ma con Batman al posto di Gideon Stargrave e soprattutto con uno stile di scrittura "per le masse", se mi volete far passare il termine. L'ultimo numero disegnato da Kubert, invece, segna uno scarto evidentissimo e mostra un Morrison pienamente "se stesso", che si libera del fardello delle gestioni passate e ed è consapevole di star battendo territori "altri", più personali e meno commerciali.

Questa è la ragione per la quale i primi numeri della sua gestione sono quelli che più piacciono al lettore batmaniano medio, ma sono quelli che meno aggradano a chi si avvicina alla collana solo perché in copertina c'è scritto "Grant Morrison". Per il medesimo motivo, RIP è quasi odiata da chi abitualmente usufruisce dei fumetti sui super-tizi, invece amata dai morrisoniani e (in generale) dai lettori Vertigo.

Bel commento. Intendi quindi dal numero 666 il cambiamento...vale anche per i tre numeri sull'isola di Mayhew? Perchè anche lì mi sembrava abbastanza lineare (a parte l'introduzione del mistero del Guanto), o sbaglio? Personalmente è dal 672 che ho avvertito il grosso cambiamento.
Mi sa comunque che io sono un lettore un po' atipico, perchè sono partito con il primo numero che di Morrison conoscevo poco (Arkham Asylum), e mi è piaciuto tantissimo da subito...poi, dal numero 672, non ha smesso di piacermi, anzi...ho iniziato a sballare proprio (e così fino alla fine di RIP) :D

Avevo scritto un post lunghissimo e non so come mi si è cancellato. Fanculo, sarò breve: la mini-saga di Williams III è già Morrison puro, per l'utilizzo del metafumetto, per il ripescaggio e riutilizzo di certi vecchi personaggi, per la perfetta fusione fra il giallo alla Christie e il Batman anni '50 (una contaminazione classicamene post-moderna, se mi passate l'ossimoro). Ovviamente l'arrivo di Daniel coincide con il punto di non-ritorno per la collana, ma il salto in avanti era già iniziato con l'episodio ambientato nel futuro, in cui TUTTO, dalla caratterizzazione di Batman/King Mob ai Tre Fantasmi, è puramente morrisoniano (la battuta finale lo è in maniera quintessenziale).

P.S.: credo che tu abbia una predisposizione per un certo tipo di fumetto lontano dai semplici mutandoni, ti consiglio di provare altri lavori di Morrison, magari ancora più estremi di questo.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Matches Malone

Citazionela battuta finale lo è in maniera quintessenziale

Cioè, è Morrison che tramite Batman dice che è lui a stabilire tutto? Una cosa del genere?  :hmm:

CitazioneAvevo scritto un post lunghissimo e non so come mi si è cancellato

Peccato...se prossimamente ti tornasse voglia di riscriverlo... :rolleyes:
Anche così comunque sei stato chiaro.
Più che altro mi piacerebbe saperne di più su cose come il metafumetto (ne ho capito alcuni aspetti ma non riesco a riconoscerlo sempre, ad esempio non lo avevo associato alla trilogia di Mayhew), sempre se avessi voglia potresti aprirci un topic...

CitazioneP.S.: credo che tu abbia una predisposizione per un certo tipo di fumetto lontano dai semplici mutandoni, ti consiglio di provare altri lavori di Morrison, magari ancora più estremi di questo.

Vedrò che effetto mi farà Flex Mentallo  :asd:

Nexus

#18
Ti chiedi cosa sia il metafumetto? Leggi Animal Man :ahsisi: O anche Flex Mentallo, è metafumettistico fin dalla copertina :sisi:

Anche in Batman & Son c'è un po' di meta, ad esempio i quadri d'arte moderna :sisi: ma è poca cosa rispetto ad altre opere :sisi:

P.S. Con "quintessenza" Hush indica la perfetta sintesi dell'opera in una frase ;)
Previously known as Andrea.

Mr.Fox

secondo me la svolta si ha con la storia in prosa del joker....ma ci sono anche elementi di meta fumetto in quella del bat-bane....
"

Matches Malone

CitazioneO anche Flex Mentallo, è metafumettistico fin dalla copertina

Anche in Batman & Son c'è un po' di meta, ad esempio i quadri d'arte moderna

Ok, e questo è l'aspetto che capisco anch'io...se un tizio mi guarda da un fumetto e mi parla è metafumetto. Ma la cosa comprende aspetti molto più ampi di questo, mi interessa approfondire in questo senso.

Nexus

Previously known as Andrea.

Murnau

Citazione di: Matches Malone il 30 Settembre 2009, 23:20:01
Citazionela battuta finale lo è in maniera quintessenziale

Cioè, è Morrison che tramite Batman dice che è lui a stabilire tutto? Una cosa del genere?  :hmm:


Citazione di: Madman il 30 Settembre 2009, 23:21:48
Con "quintessenza" Hush indica la perfetta sintesi dell'opera in una frase ;)


Esatto. In quella battuta ci sono tutta l'arroganza e la sfrontatezza del Batman di Morrison, ma sembra anche di sentir parlare King Mob (protagonista degli Invisibles), Marvel Boy, Quentin Quire (rivoltoso personaggio degli X-Men morrisoniani), il Lex Luthor di ASS, Mirror Master di Animal Man, il Mister Fantastic dei suoi F4 (più compito e misurato, ma sempre di arroganza intellettuale si parla).

E' comunque vero che tutti quei personaggi sono sempre delle proiezioni dello scrittore stesso, scoperte o meno, per cui in un certo senso attraverso la loro bocca è Morrison a parlare e a ricordarci come sia lui a stabilire le regole del raconto. Ma questo era ovvio.  :lol:
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Murnau

Citazione di: Matches Malone il 30 Settembre 2009, 23:25:59
CitazioneO anche Flex Mentallo, è metafumettistico fin dalla copertina

Anche in Batman & Son c'è un po' di meta, ad esempio i quadri d'arte moderna

Ok, e questo è l'aspetto che capisco anch'io...se un tizio mi guarda da un fumetto e mi parla è metafumetto. Ma la cosa comprende aspetti molto più ampi di questo, mi interessa approfondire in questo senso.

La meta-narrazione è tale perché "parla" di se stessa, riflette sul racconto stesso. Un sempio superficiale di meta-narrazione è l'utilizzo dei colori retinati in alcune sequenze della saga disegnata da Willimas III: quel tipo particolare di colore sottrae verosimiglianza alla storia e la rende scopertamente finzione, perché butta in faccia al lettore la sua natura fittizia, palesemente fumettistica. Il look retrò anni '50 fa immediatamente scattare una molla nel cervello del lettore moderno, che in quei grossi punti colorati identifica la natura fumettistica del racconto cui sta assitendo. Insomma, Morrison ti ricorda che stai solo leggendo un fumetto. Ma non solo: poiché egli in quella storia ripesca vecchi personaggi risalenti proprio agli anni '50, con quei flash-back gioca a carte scoperte e trasforma il fumetto in "fumetto al quadrato", in un gioco che quindi è non solo meta-fumettisco, ma anche citazionista. Vi ricordo inoltre che alcuni personaggi sono disegnati con un vero e proprio stile grafico differente, rispetto agli altri (il tizio con la bandana rossa in testa esce dritto dalle matite di Howard Chaykin e la cosa è evidente), cosa per la quale c'è sicuramente una spiegazione che mi sfugge.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Matches Malone

Capito, grazie. Domani rileggo bene con calma, vado a spararmi un'altra storia di Imperiale prima di dormire :D

Murnau

Io prima o poi rileggerò tutto da capo una terza volta, ma non aspettatevi una disanima alla Myskin, che già qui sono stato anche troppo prolisso e ampolloso. :lolle:
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
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Selina Kyle

Massimo  :w00t: :w00t: :w00t:
Io in realtà mi chiedo una cosa: gli americani tutto questo sanno apprezzarlo? Morrison, infatti, ha una sensibilità narrativa ovviamente europea (Nella storia dedicata Club degli Eroi ad esempio si vede benissimo) anche se conosce i comics americani a menadito, e l'ha dimostrato.


Una mela al giorno...

Ikki di Phoenix

Massimo ha fotografato perfettamente la situazione.
Infatti io amo la saga Batman e Figlio più di tante altre cose di Morrison, sono un canonico, un tradizionalista, mi piacciono le cose scritte secondo le regole venute a delinearsi in 70 anni di storia.
Per esempio a me le poesie sciolte, verso libero, senza rima, non piacciono. Le trovo troppo "facili" da fare, però oh, che ve devo dì? C'è pure gente che considera Marinetti il più grande poeta mai esistito...


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Mr.Fox

questo primo arco è un lungo omaggio ai due più importanti personaggi creati dalla coppia O'Neil e Adams:

Man-Bat
e
Ra's al Ghul

"

Murnau

Citazione di: Selina Kyle il 01 Ottobre 2009, 08:42:58
Io in realtà mi chiedo una cosa: gli americani tutto questo sanno apprezzarlo? Morrison, infatti, ha una sensibilità narrativa ovviamente europea (Nella storia dedicata Club degli Eroi ad esempio si vede benissimo) anche se conosce i comics americani a menadito, e l'ha dimostrato.

Parli del mondo reale o di internet? Nel primo sembrerebbe di sì, viste le vendite, ma in un certo senso RIP e prologo sono stati un mini-evento, può darsi che sia stato questo a "spingere" i clienti delle fumetterie.
Riguardo internet, non saprei dirti con precisione: ho smesso da un pezzo di leggere quello che scrivono su Newsarama, su Millarworld non ci vado perché è troppo confusionario, e sul forum di Liefeld non ne capiscono un cazzo, quindi non contano. :lolle:
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987