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Batman: Arkham Rinato - di D.Hine

Aperto da Azrael, 13 Aprile 2011, 16:36:51

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Azrael

Leggete la Recensione di Giuseppe Urso sul nostro sito.
Leggete la Recensione di Vittorio Petrone sul nostro sito.



Edizione originale: Arkham Reborn #1-3, Detective Comics #864-865, 867-870 USA
Testi: David Hine
Disegni: Jeremy Haun, Scott McDaniel
Formato: Libro tascabile, 200 pp., a colori.
Prezzo: 18,95 €

Dopo la distruzione di Arkham per opera di Maschera Nera, Jeremiah Arkham decide di ricorrere ai progetti dello zio Amadeus per rinnovare completamente il tenebroso e oscuro manicomio. Una volta completati i lavori, l'ospedale psichiatrico più famoso di Gotham City torna a essere di nuovo operativo come un tempo. Una serie di inspiegabili incidenti, però, getteranno non poche ombre sulla sicurezza della struttura e porteranno alla luce anche raccapriccianti misteri che erano rimasti segreti, nascosti nelle viscere del manicomio...

David Hine cita DC Leaguers sul suo blog!

Consigli per la lettura:
1 Arkham Reborn #1-3 va letto prima di "Vita dopo la Morte"
2 Detective Comics #864-865 vanno letti dopo "Vita dopo la Morte"
INSTAGRAM: AZRAEL'S CAVE

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Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Selina Kyle

Belle storie veramente, oscure e inquietantissime. Secondo me il Cappellaio le adorerà. :D
DetCom è la testata in cui si possono trovare le atmosfere batmaniane consuete, se non si gradisce Morrison in parte o del tutto. ;)


Una mela al giorno...

Buddy Baker

#2
C'è sempre Dick come Batman vero?
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
durante queste storie?


Ex Capitan Marvel, ex edo

Azrael

Citazione di: Capitan Marvel il 13 Aprile 2011, 16:42:50
C'è sempre Dick come Batman vero?
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
durante queste storie?

Si!  :up:

PS : ti ho modificato il post , anche se è palese certe cose è meglio metterle in Spoiler
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Guardiano della Notte

Mio!



@Marv, è contemporaneo-appena successivo a Vita dopo La Morte


ALL OF EXISTENCE SHALL BE MINE!

Buddy Baker

Hai fatto bene Az, pensavo che essendo al pari con le pubblicazioni non fosse più uno Spoiler, però nel dubbio era meglio metterlo così

Post Uniti: 13 Aprile 2011, 16:47:18

Citazione@Marv, è contemporaneo-appena successivo a Vita dopo La Morte

Perfetto, grazie


Ex Capitan Marvel, ex edo

Azrael

#6
Dalla Planeta

CitazioneNei recessi della follia

A volte, alcuni personaggi immaginari diventano famosi non tanto per la loro caratterizzazione o per le loro peculiarità intrinseche quanto per l'ambiente nel quale si muovono, per i dintorni che fanno da sfondo alle loro avventure e sventure. Così, Superman ha come "dimora" Metropolis; Green Arrow vigila su Star City; Flash opera a Keystone City; e Lanterna Verde vive le sue storie –quando non è impegnato nelle galassie più remote– a Coast City. Queste città sono divenute vere e proprie basi operative per i nostri eroi, che fanno di tutto per difendere la loro incolumità e quella dei loro abitanti opponendosi ai vari supercriminali e ripulendo le strade dai comuni delinquenti. Tra tutte le città che popolano la geografia dell'Universo DC, probabilmente quella più nota al grande pubblico è Gotham City, una sorta di corrispettivo fumettistico di New York. Negli angoli più bui e remoti della città del Cavaliere Oscuro, hanno indugiato, curiosando, non poche generazioni di appassionati di comics: da Capo Carmine, fino ai fiumi Finger e Sprang, passando per il Porto Miller, l'isola del Penitenziario di Blackgate, il Parco Aparo, Crime Alley e, ovviamente, Arkham Asylum...

Nel corso degli ultimi decenni, il famoso manicomio criminale è divenuto il carcere per eccellenza nel mondo dalla Nona Arte: un luogo di detenzione che al solo nominarlo evoca storie di follia e fa correre un brivido lungo la schiena; un luogo dove sono stati via via rinchiusi i membri della sempre pittoresca e interessante galleria di nemici dell'Uomo Pipistrello. Si potrebbe quasi dire che, oltre a essere stato un eccellente scenario per alcune memorabili storie del Cavaliere Oscuro, Arkham Asylum sia un vero e proprio personaggio, con un'identità a sé. Coloro che per primi hanno dotato il manicomio di una sua "personalità" indipendente sono stati Grant Morrison e Dave McKean i quali, nello storico Arkham Asylum (1989), approfondirono la tragica figura del suo fondatore –Amadeus Arkham– narrandoci i macabri accadimenti che hanno contribuito a forgiare la leggenda di questo sinistro luogo.

Negli ultimi tempi, però, c'è stato uno sceneggiatore che ha dato particolare vigore e dinamismo alle storie che si svolgono entro le mura del famoso ospedale psichiatrico. Stiamo parlando di David Hine, di cui abbiamo potuto apprezzare la maestria nel volume La battaglia per il mantello: Compendio. Già su quelle pagine, lo scrittore ha fatto qualche primo tentativo per approfondire la figura di Jeremiah Arkham, nipote del fondatore e direttore dell'istituto; nel one-shot scritto da Hine e disegnato da Jeremy Haun venivano analizzati i progetti che Jeremiah aveva in serbo per Arkahm dopo la sua distruzione –narrata sui numeri 31 e 32 di Batman– e abbiamo assistito all'ingresso in società di tre dei suoi pazienti più "speciali": Alessio Morandi, Myrna Freud e Narciso, meglio conosciuti come Senza faccia, Hamburger Lady e Mirror Man, rispettivamente. Si è trattato solo di un accenno di quello che sarebbe accaduto da lì in seguito. L'interesse suscitato dalla trama ha infatti spinto la DC a offrire allo sceneggiatore britannico l'opportunità di completare la storia che aveva in mente: prima, sulla miniserie di tre numeri Batman: Arkham Asylum, e dopo, sulla serie regolare Detective Comics. I lettori italiani saranno lieti di sapere che quella storia è stata interamente raccolta sulle pagine proprio del volume che tenete fra le mani.

La miniserie è stata concepita come diretta e logica continuazione del one-shot a cui accennavamo prima. Il finale di quell'albo infatti era stato un po' condizionato dalle necessità editoriali di adattarsi all'ennesimo crossover che aveva coinvolto molte delle testate DC. Allo stesso tempo, quella conclusione "troncata" rispondeva a una chiara volontà dello scrittore che desiderava lasciare i lettori con il fiato sospeso, in attesa magari di approfondire la storia in un secondo momento. Stando a quello che dice lo stesso Hine: "Ho deciso di scrivere una storia carica di mistero ed enigmi e con un finale aperto; ho inserito alcuni personaggi nuovi conosciuti poi come 'Le tre meraviglie': Senza faccia, Hamburger Lady e Mirror Man. Si tratta di tre figure ossessionate dal loro aspetto, chi per una ragione chi per un'altra. Tutto ruota attorno al concetto dell'identità, delle maschere, della percezione della bellezza e dell'autostima".

La miniserie –con Haun di nuovo alle matite– è servita come trampolino di lancio per Alyce Sinner, l'enigmatica assistente di Jeremiah, e per mostrare a tutti i radicali cambiamenti a cui è andato incontro il manicomio di Arkham dopo la sua ricostruzione (effettuata seguendo i progetti dello zio di Jeremiah, rinvenuti sulle pagine del menzionato one-shot). Due elementi questi che risulteranno avere un ruolo chiave nello sviluppo della storia. Non dobbiamo poi dimenticare che l'avventura di Hine sembra aver assunto un nuovo significato e un nuovo valore nell'economia della storie legate al mondo di Batman, alla luce di quanto narrato sul volume Batman: Vita dopo la morte. A conclusione dello story arc firmato da Tony Daniel, si è infatti venuto a sapere che il nuovo Maschera Nera altri non era che lo stesso Jeremiah Arkham!

Durante la sua gestione di Detective Comics, Hine ha realizzato due storie. La prima (corrispondente ai numeri 864-865 dell'edizione americana) può a ben vedere essere considerata come il terzo capitolo della sua personale "trilogia di Arkham". Jeremiah, una volta scoperta la sua identità come nuovo Maschera Nera, è stato incarcerato nello stesso istituto di cui era una volta direttore. Ora si prospetta la possibilità di riprendere alcune questioni sollevate in precedenza dall'autore: "Il tema delle maschere, sia in senso letterale che metaforico, è sempre stato centrale in tutti i lavori che ho realizzato la DC Comics; provo un grande fascino per il concetto di 'identità' e per la sua natura e per tutto quello che determina ciò che siamo. Jeremiah Arkham ha studiato a fondo la tipologia di follia di cui soffrono 'Le tre meraviglie', tre personaggi i cui volti sfigurati, le cui facce sconvolte sono un diretto riflesso delle loro psicosi. È un aspetto presente, in un certo senso, anche in altri personaggi di primo piano, come Batman e Due Facce". Hine approfitta di questa trama per scandagliare a fondo la psicopatia di Jeremiah –c'è un qualche collegamento tra la psicosi di Jeremiah e i vecchi nemici dell'Uomo Pipistrello?– e coglie l'occasione per accentuare il tono poliziesco della collana, mostrandoci un Dick Grayson dotato di innegabili qualità da detective e assolutamente in grado raccogliere il testimone di Bruce Wayne.

La seconda storia (tratta da Detective Comics #867-870) continuerà ad approfondire il tema dell'identità, concentrandosi in questo caso sul cosiddetto "furto di identità" e sull'influenza che una personalità così nociva e distruttiva quale quella del Joker può esercitare su una città così castigata come Gotham. Un'ulteriore dimostrazione di come David Hine –accompagnato in questo caso da Scott McDaniel– si trovi a suo agio nello sviluppo di trame incentrate sul delicato equilibrio tra sanità mentale e follia.


David Fernández

Alcune Tavole :

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Cappellaio Matto

#7
Mi basta che Hine si sia anche solo avvicinato a quanto realizzato nello special legato alla "Battle", per sapere già da adesso che adorare è riduttivo, si.   :hatter:

Aspetto questo volume da tempo, e le aspettative son molto alte, ecco  :sisi:

Selina Kyle



Una mela al giorno...

Murnau

Bella sia la miniserie che la saga in due parti che le fa da epilogo.  :sisi:

I numeri disegnati da Mcdaniel invece non li ho letti, ma non mi interessano granché.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Cappellaio Matto


Azrael

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Matches Malone


Guardiano della Notte

Citazione di: Selina Kyle il 13 Aprile 2011, 16:39:34
Belle storie veramente, oscure e inquietantissime. Secondo me il Cappellaio le adorerà. :D
DetCom è la testata in cui si possono trovare le atmosfere batmaniane consuete, se non si gradisce Morrison in parte o del tutto. ;)


Attendo Snyder con anZia  :sisi:
ALL OF EXISTENCE SHALL BE MINE!

Selina Kyle

E' bravo, bravo, bravo Snyder. Ma bravo davvero, io lo preferisco ad Hine. ;)


Una mela al giorno...