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OMAC - di Kirby, Byrne e Jones

Aperto da Lar Gand, 13 Dicembre 2009, 15:16:09

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Rain

Ho letto il volumetto di Kirby (quello planeta  :ahsisi: )
bello, mi ha preso e divertito. Interrotto bruscamente ma le idee che tira fuori qui sono decisamente più interessanti di quello che mi aspettavo... per dire, sto leggendo Kamandi e sinceramente per ora lo sto trovando meno ispirato, eppure la disparità di longevità è pazzesca.

Mi rimane il rammarico di vedere un team di eroi così insolito (uomo-macchina senziente) "smembrati e centrifugati" dalla DC e fatti diventare tutto l'opposto dell'idea originale di Kirby  :look:
chissà perchè...

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gabrygabra

Citazione di: lukus il 14 Dicembre 2009, 20:38:14
Io ho quello del Re e lo consiglio a tutti.  :wub:
La citazione di Morrison su crisi finale 6 è spettacolare  :shifty:

quale sarebbe la citazione se qualcuno lo sa?

Bat-Mite

Finalmente mi sono deciso a leggere sia l'Omac di Kirby che quello di Byrne. Li avevo da almeno un paio d'anni in libreria ma non mi ispiravano molto... Ho dovuto ricredermi. I volumi sono stupendi, soprattutto quello di Byrne. Sinceramente non me la aspettavo una storia di questo tipo.

Con Kirby, in pratica si mettono semplicemente le basi per lo sviluppo di una storia futura. Infatti il suo Omac, a causa dell'interruzione della serie, ha un senso di incompiutezza, con un finale scialbo, ingenuo e a dir poco affrettato (un po' come accadde con il quarto mondo).
Ed è qui che subentra Byrne. Il suo Omac è a mio modesto parere un piccolo gioiello. Byrne è stato bravo a sviluppare la storia utilizzando ciò che di buono aveva creato Kirby, inserendo però aspetti nuovi, alcuni dei quali quasi del tutto assenti nell'opera del suo predecessore.
Il personaggio originario possiamo paragonarlo infatti quasi ad una macchina priva di emozioni, che esegue il suo lavoro esclusivamente perchè è quello il suo compito ed è quella la cosa giusta da fare. Diviene infatti, sin da subito un tutt'uno con Brother Eye. Durante la sua crescita e il suo percorso quasi non si ha alcuna percezione del suo lato umano tanto che gli viene imposto di provare ad amare due perfetti sconosciuti che gli vengono presentati come suoi "finti genitori"; il tutto solo per fargli comprendere cosa sia l'umanità. Con Byrne le cose cambiano sin dall'inizio, quando Omac è titubante nel portare a compimento la sua missione. Con lo svolgimento della storia emergerà poi maggiormente il suo lato umano e sarà proprio questo suo lato che farà evolvere la storia verso una conclusione, inspiegabile da parte della macchina Brother Eye, che chiuderà il cerchio dando in un certo modo anche un degno finale all'opera di kirby. Byrne riesce a dare così un senso a tutto con un vero finale che a mio parere sarebbe dovuto essere definitivo.

Per curiosità, appena possibile, leggerò anche la storia di Jones ma già immagino che non sarà minimamente all'altezza di quelle dei suoi predecessori.

eddiekrueger

Citazione di: Bat-Mite il 17 Novembre 2021, 21:42:08Ed è qui che subentra Byrne. Il suo Omac è a mio modesto parere un piccolo gioiello. Byrne è stato bravo a sviluppare la storia utilizzando ciò che di buono aveva creato Kirby, inserendo però aspetti nuovi, alcuni dei quali quasi del tutto assenti nell'opera del suo predecessore.
Il personaggio originario possiamo paragonarlo infatti quasi ad una macchina priva di emozioni, che esegue il suo lavoro esclusivamente perchè è quello il suo compito ed è quella la cosa giusta da fare. Diviene infatti, sin da subito un tutt'uno con Brother Eye. Durante la sua crescita e il suo percorso quasi non si ha alcuna percezione del suo lato umano tanto che gli viene imposto di provare ad amare due perfetti sconosciuti che gli vengono presentati come suoi "finti genitori"; il tutto solo per fargli comprendere cosa sia l'umanità. Con Byrne le cose cambiano sin dall'inizio, quando Omac è titubante nel portare a compimento la sua missione. Con lo svolgimento della storia emergerà poi maggiormente il suo lato umano e sarà proprio questo suo lato che farà evolvere la storia verso una conclusione, inspiegabile da parte della macchina Brother Eye, che chiuderà il cerchio dando in un certo modo anche un degno finale all'opera di kirby. Byrne riesce a dare così un senso a tutto con un vero finale che a mio parere sarebbe dovuto essere definitivo.
Concordo pienamente. Veramente bello... Coraggiosa anche la scelta di una mini in capitoli da una cinquantina di pagine ciascuno e, soprattutto, in bianco e nero. Una storia adulta, cruda, piccola perla di decostruzionismo probabilmente nascosta da titoli più legati ai supereroi in della continuity. Byrne prende un classico incompiuto di Kirby e lo continua, lo riplasma totalmente, lo fa suo; lo sfrutta per inserire una componente che adora tantissimo nelle storie di sci-fi, ossia i viaggi nel tempo. E in questo ci ho visto anche i semi di quello che poi avrà creato con Next Men.