Il titolo di quest’articolo può risultare in apparenza bizzarro, dato che BATMAN, il supereroe creato da Bill Finger e Bob Kane nel 1939, fa compagnia ininterrottamente a generazioni di lettori da più di 70 anni. Le sue testate principali infatti (Batman e Detective Comics) sono certamente fra le più longeve dell’intero DC Universe, e rappresentano da sempre una delle punte di diamante della casa editrice.

Eppure da qualche tempo si respira aria nuova fra le mura di Villa Wayne, ed è possibile osservare finalmente, dopo anni di tetra oscurità, Gotham City sotto una luce diversa. Il merito è in primis di Grant Morrison, scrittore scozzese che da 4 anni sta rimodellando il mondo del Pipistrello a propria immagine e somiglianza, coadiuvato da ottimi collaboratori, tra i quali spicca ovviamente il nome dello splendido e intenso scrittore Paul Dini.

Grant Morrison

Aria nuova, si diceva. Sì, perché finalmente, grazie alla sapiente abilità del demiurgo britannico, è possibile osservare Batman attraverso un’ottica differente, probabilmente più luminosa e completa. E l’aggettivo “luminoso” non deve assolutamente spaventare, per quanto Batman sia uno dei personaggi per eccellenza legati al tormento e all’oscurità. E’ innegabile che il Cavaliere Oscuro affascini molti lettori per il carico di ombre e solitudini che porta con sé,  per il fatto di essere quasi una creatura notturna, fusa con le inquietudini del buio e che diviene spesso un poetico manifesto di malcelate malinconie.

I lettori della nostra generazione, quelli cresciuti negli anni ’80, non possono fare a meno di confrontarsi con l’innovativa interpretazione batmaniana data da Frank Miller, che con le sue opere ha rivoluzionato l’immaginario connesso con il vigilante di Gotham City, influenzando e seducendo legioni di lettori e di scrittori. Eppure.. eppure c’è di più.

Batman & TaliaBatman non è solo Frank Miller, che comunque ha costruito una versione molto personale e in parte estremizzata del Pipistrello. Non è solo un personaggio borderline incapace di sconfiggere i suoi fantasmi, non rappresenta solo Kapow!tormento, rabbia e oscurità. Batman è anche altro. E’ un personaggio che ha vissuto 70 anni di storia intensissima, sostenuto dalla passione del pubblico e valorizzato da scrittori che hanno saputo raccontarlo in modi molteplici e interessanti.  E Morrison ha saputo rendere omaggio con grande abilità a tutto ciò che Bats ha rappresentato negli anni, mostrando che un’altra strada, un altro tipo di Batman, per quanto adatto comunque alla sensibilità e al gusto di un pubblico contemporaneo, è possibile.

Batman thinks of everything!Il primo errore che a mio parere non si deve fare è considerare il Batman di Morrison non “oscuro”. L’Uomo Pipistrello che infatti compare sulle pagine di queste storie (prima nelle vesti di Bruce Wayne e poi in quelle di Dick Grayson) è il DETECTIVE che nel corso degli anni i fan hanno imparato ad amare, estremamente razionale, abile, impeccabile, capace di anticipare ogni mossa del proprio nemico. Sulle pagine di Batman and Son, Black Glove, R.I.P, Final Crisis e Il Ritorno di Bruce Wayne abbiamo ammirato il Crociato Incappucciato in una partita a scacchi appassionante contro le forze del male, contro un male assoluto e totale, incarnato dall’inquietante Dr Hurt, il villain in grado di mettere persino in discussione le stesse fondamenta della famiglia Wayne.

Ma per Morrison Batman è ben di più di tutto questo: è un simbolo, un ideale per cui combattere, un manifesto di giustizia e dedizione. Un simbolo che trascende addirittura Bruce Wayne, e che può essere indossato con altrettanto valore da chi condivide i suoi ideali ed è disposto a tutto per perseguire una lotta giusta e retta a difesa del BENE. Tanto che è proprio Dick Grayson il personaggio designato a raccoglierne l’eredità, ovvero il ragazzo meraviglia diventato grande che più di ogni altro, nel tempo, ha portato avanti e sostenuto senza esitazioni la lotta etica del suo mentore. Dick Grayson e il suo Robin, l’irrequieto ma coraggioso Damian, sono il perno che permette a Gotham City di non smarrirsi nell’oscurità nonostante l’assenza di Bruce, sostenuti dall’incessante lotta della BAT-FAMIGLIA, ovvero il nutrito e determinato gruppo di alleati che da sempre colora le avventure straordinarie del Cavaliere Oscuro.

Bat-family

Contrariamente a quanto si crede la bat-family non è un peso che limita le potenzialità narrative di Batman, ma anzi, le espande in maniera Batgirlindescrivibile, rafforzandone l’essenza. Red Robin, Oracolo, Batgirl, Batwoman, le stesse Birds of Prey sono il manifesto più commovente e tangibile di quanto l’incessante lotta batmaniana abbia un senso, di quanto sia importante circondarsi di persone e alleati fidati che possano portare avanti i tuoi obiettivi senza esitazioni quando non ci sei. Ogni membro della family contribuisce in maniera diversa a rafforzare l’ideale di giustizia supremo intrinseco in Batman, dimostrando quanto individualità differenti e in apparenza inconciliabili possano in realtà unirsi per il perseguimento di un ideale comune e importante.

Non è un caso che il vero escluso da questa lotta comune in nome del PIPISTRELLO (vero e proprio manifesto di giustizia universale, tanto da diventare un marchio internazionale in Batman Inc.) sia Jason Todd, il Robin sfortunato e ribelle che non è mai stato in grado di capire fino in fondo la solida etica batmaniana. A Gotham City non c’è posto per Jason Todd, Gotham City è la città di Batman.

Bruce & SelinaEd ecco che Morrison, inaspettatamente, ci ha consegnato, grazie ad un complesso percorso editoriale ancora in corso, un Batman nuovo eppure dal sapore antico, un Batman che si muove ogni notte nell’oscurità ma che sa che ogni giorno il sole a Gotham City tornerà a sorgere. Un Batman che sorride, un Batman che ama ed è amato, un Batman lontano dalle tremende ossessioni che, da Terra di Nessuno in poi, l’avevano portato a divenire il silenzioso e cupissimo paranoico che, a ridosso di Crisi Infinita, era arrivato a dubitare dell’integrità dei suoi stessi amici e compagni.

Batman & Robin 16Batman 682Sono la prima a dire che lo stile di scrittura di Morrison sia spesso cervellotico ed eccessivamente complicato, barocco, tortuoso e che rischia a volte di allontanare dai personaggi invece che farli apprezzare fino in fondo. Ci ho messo molto per entrare in sintonia completa con questo Batman, e non sempre mi piace del tutto il modo in cui queste storie sono raccontate.
Eppure era giunta l’ora di allontanare il Cavaliere Oscuro da questa cupa sofferenza senza fine, e di dare un senso nuovo e ancora più intenso alla sua lotta, facendogli rappresentare a 360 gradi ciò che incarnano gli eroi DC: un SOGNO. Un sogno di giustizia, verità, ardore. E il fatto che quel sogno sia forse irrealizzabile non significa che dobbiamo smettere di inseguirlo.

Grazie, Grant. Grazie per averci restituito Batman.

Batman Incorporated

Ecco per voi tutti i suggerimenti per gustarvi e comprendere appieno la gestione Morrison!