Andiamo a scoprire diversi dettagli della run di Grant Morrison, a partire da alcune interessanti annotazioni tratte da questo blog.

52 Settimana n°30

Bruce alle prese con i propri demoni

Bruce si sottopone al rituale nel deserto per depurarsi dai propri demoni interiori.

Non vuole più sentirsi ossessionato dagli eventi della sua storia recente: la morte di Jason, Barbara che viene colpita dal Joker, il terremoto a Gotham, la morte del padre di Tim, gli eventi di Crisi d’identità e di Crisi Infinita…

Questo non significa che li abbia dimenticati, ma con questo rituale ha iniziato a “ricostruire se stesso”: ora non è più guidato dalla tragedia e dai propri demoni, bensì dalla libera scelta di lottare per la giustizia e contro il crimine, non per vendetta.

52 Settimana n°47

Bruce si sottopone al rituale del Thogal (la cui importanza verrà rivelata in seguito) ma la cosa interessante è l’indovinello che il monaco pone a Tim:

C’è un’oca in una bottiglia. Come fai a farla uscire senza ferirla o rompere la bottiglia?

La cui soluzione trovata da Tim proprio alla fine del numero è: “C’è un’oca in una bottiglia solo perché tu l’hai detto.” E il monaco ribadisce: “Hai ragione: l’oca e la sua bottiglia sono solo parole. Vedi? L’oca è libera.

L’oca rappresenta Batman, e la bottiglia rappresenta il tipo di storie in cui i precedenti scrittori lo hanno inserito, il cupo Batman che abbiamo visto negli ultimi 20 anni. Come dice Tim: la bottiglia esiste solo perché noi (scrittori e lettori) abbiamo detto così.

Infatti alle parole “l’oca è libera” vediamo Bruce emergere dalla caverna di Nanda Parbat con un inusuale sorriso.

La sconfitta dei demoni?

Batman & Figlio

Parte 1: Per una Batmobile migliore

Non sbirciare, Tim!La Batmobile del titolo è una metafora per Batman stesso. Morrison vuole farci capire che sta cercando di costruire un Batman migliore.

Sappiamo da alcune interviste su Batman RIP, che la nuova Batmobile è stata perfezionata da Bruce in modo da assorbire e ridistribuire gli urti. Anche in questo caso il paragone regge: Batman non si farà più ossessionare dai tragici eventi che potrebbero colpirlo, ma sarà in grado di assorbire l’impatto e resistere.

Anche Gordon, dal suo lettino di ospedale dice “Tutti devono ridere di più”. Riferimento inconsapevole allo stesso Batman.

Blam!Il gesto di Bruce di buttare il Joker nel bidone della spazzatura è altamente simbolico su più livelli.
L’albo si apre con il Joker che si vanta di aver ucciso Batman, di fronte a “un mucchio di piccoli disabili indifesi” e brandendo un piede di porco (suo elemento caratteristico da quando ne usò uno per colpire Jason Todd). Il gesto di Batman indica innanzitutto che questa versione del Joker verrà presto soppiantata da un’altra (come già accaduto più volte in passato), ma soprattutto Morrison sta ribadendo che sta per lasciarsi alle spalle queste atmosfere permeate di sadismo portato all’estremo (Joker che si compiace di fronte a bambini con disabilità).

In questo primo arc, ci sono tre riferimenti al “perdere la testa”, forse una premonizione di ciò che sembrerà accadere a Bruce durante RIP:

  1. nella vignetta in cui l’infermiera guarda l’orologio mentre assiste il commissario, l’ombra sulla parete sembra disegnare un boia proprio mentre..
  2. …l’infermiera e Gordon parlano della notizia sul giornale di una decapitazione;
  3. Damian decapita il Fantasma

Robin sta per uscire dalla caverna nei panni di Tim, ma si sta dimenticando di togliersi la maschera. Morrison ci sta dicendo che non dobbiamo mai permettere alla maschera di prendere il sopravvento e di assorbire completamente anche il lato umano. Il tutto si inserisce alla perfezione nella discussione nella caverna sul fatto che Bruce deve re-imparare ad essere se stesso.

Mentre sono nella hall dell’hotel a Londra, Bruce chiede ad Alfred se il Conte del Wordenshire non lo ha richiamato… Morrison inizia a fare un accenno al personaggio del Cavaliere che ricontreremo durante l’arc del Club degli Eroi.

Parte 2: I Man-Bat di Londra

Le scene ambientate all’interno della mostra di arte tratta dai fumetti sono ricche di divertenti espedienti metatestuali:

  • pag 1: nella prima vignetta ci viene mostrata una top-model bellissima e sullo sfondo il quadro mostra un occhio spalancato che osserva e uno “wow!
  • pag 3: nella prima vignetta, a destra, una persona calva con gli occhiali osserva l’opera “Esplosione demografica”… una persona molto somigliante a Grant Morrison
  • Metafumettopag 11: l’opera “Esplosione demografica” esplode letteralmente quando un Ninja-Man-Bat ci si schianta sopra
  • pag 6: in basso a sinistra, Bruce rimane fermo e impassibile di fronte alla minaccia dei Man-Bat mentre il quadro alle sue spalle esclama preoccupato “Yikes!
  • pag 9: seconda vignetta, il pugno di Batman deve fare davvero male se anche il quadro non riesce a trattenere un “Ouch!
  • pag 9: quarta vignetta, Topolino prende la mira per colpire Bruce sperando che vada più vicino al quadro in cui si trova!
  • pag 10: prime due vignette: il “Blam!” del Bat-rampino sembra fissarsi sul quadro alla parete!
  • pag 15: “bella idea sulla carta” che è ciò su cui sono stampati i fumetti, Batman ha grandissime idee sulla carta.

Bruce che osserva un’opera affermando “Qui ci deve essere un messaggio, lo so. Forse se lo guardo per parecchio tempo…” è una presa in giro ai lettori, che soprattutto all’interno dell’opera di Morrison si divertono e si scervellano a trovare messaggi e indizi nascosti, proprio come stiamo facendo ora… ma in realtà il messaggio c’è, infatti poche pagine dopo, sempre Bruce afferma che “se c’è una cosa che detesto è l’arte senza contenuto”.

Lo scontro contro i pipistrelli fa riaffiorare un ricordo nella mente di Bruce: l’odore del tacchino del Giorno del Ringraziamento, cucinato dalla zia Agatha. Questo è ciò che intende Morrison con hypercontinuity: tutto ciò che è stato scritto su un personaggio fa parte della sua storia.

Per questo Morrison con quella piccola vignetta può strizzare l’occhio alla serie televisiva degli anni ’60.

Felice giorno del Ringraziamento, zia Agatha!

Parte 3: Ragazzi Meraviglia

Con una semplice vignetta Morrison ci mostra qual è la differenza tra i due Ragazzi Meraviglia: mentre Tim aveva dato ascolto a Bruce e non aveva sbirciato la nuova Batmobile, Damian irrompe sulla scena togliendo brutalmente il telo che la copriva e scoprendola.

Nella vignetta centrale di pagina 10, si vede Batman di spalle che guarda cupo il figlio capriccioso. Il mantello ha una piega molto strana, che ricorda una mano nera che si sta per chiudere su di lui. Il Guanto Nero ha già in messo in moto i suoi piani con i graffiti recanti la scritta “Zur En Arrh”.

Parte 4: Padri assenti

Padri e figliIn quest’ultimo numero è interessante notare soprattutto l’ultima pagina, che richiama, per coloro che hanno già letto RIP, proprio il finale di quella saga.

Mentre nel primo caso ci troviamo di fronte ad un padre che osserva il fumo dell’esplosione che potrebbe aver coinvolto il proprio figlio levarsi dall’acqua, stringendo in mano il suo mantello, nel secondo caso abbiamo un “figlio” che guarda il fumo dell’esplosione che potrebbe aver coinvolto il “padre” levarsi dall’acqua, stringendone in mano il mantello.

Il Clown di Mezzanotte

La storia inizia e finisce con il ticchettio della pioggia, proprio come la graphic novel The Killing Joke di Alan Moore.

Joker rinato!A pagina 4: “Giù nella densa barriera corallina dell’architettura del centro città, i rossi e i gialli primari, i viola carichi dei giganteschi tabelloni pubblicitari…”. Sono esattamente i colori che Bruce indosserà come Batman di Zur En Arrh.

Batman dice che Joker ama lasciare indizi, una pista da seguire… la stessa cosa che ama fare Morrison. Il lettore è calato nei panni di Batman, e come lui deve interpetare le prove ed elaborare teorie.

Pag 21: “Il rosso e il nero. Come un pipistrello. In un sogno. In una finestra.
Poiché Morrison ha introdotto l’idea di hypercontinuity, ci troveremo talvolta di fronte a delle contraddizioni, la principale delle quali è la scena in cui Bruce decide di travestirsi da pipistrello: nell’era pre-crisi il pipistrello entrava dalla finestra aperta, in Anno Uno invece il pipistrello sfonda il vetro irrompendo nella stanza. Qualcuno in internet ha elaborato la teoria secondo cui Batman ha inventato la versione del pipistrello che rompe la finestra per aumentare la drammaticità della sua trasformazione e per interpetarla come una questione di predestinazione.

I tre spiriti di Batman

Ellie, la nuova receptionist della Waynetech!

Bruce che porge un fiore blu tra montagne innevate è una piccola citazione al film Batman Begins, che Morrison apprezza molto.

Morrison continua la ri-costruzione di Bruce: non è più solo un annoiato playboy. E’ più figo di James Bond. E come Bruce Wayne può anche salvare dalla strada Ellie, offendole un lavoro come centralinista alla WayneTech.

L’ultima pagina richiama in modo preoccupante la saga Knightfall, con un Bruce che sembra avere la schiena spezzata da questo Batman-emulo di Bane.

Lo Schedario nero

pag 8: prima vignetta, Bruce si alza improvvisamente dal letto e sembrerebbe passato pochissimo tempo dalla scena precedente. Ha unito alcuni indizi durante uno dei micro-sonni, come vediamo poi in Batman 28?

Il Bat-Bane!Alfred ha iniziato a trasferire il contenuto dello Schedario Nero, dai quadernetti a spirale ad un supporto digitale. Con Batman tutto si evolve, anche Batman stesso deve evolversi talvolta.

Al termine dello scontro con il finto Batman, Bruce deve sacrificare la sua vecchia Batmobile. Di nuovo la metafora Batman = Batmobile continua. Morrison ci segnala nuovamente che sta costruendo “una Batmobile (= un Batman) migliore”.

Nell’ultima pagina Morrison ci lascia nuovamente un indizio: qualcuno sta osservando Bruce e Jezebel (che ha pelle nera e capelli rossi). Qualcuno che regge un binocolo con una mano guantata di nero.

Batman a Betlemme

Damian Wayne...Batman!Le prime pagine: “La Leggenda di Batman. Chi è e come lo è diventato” ricalcano l’inizio di Batman #1 (numero USA).

pag 7: “LEXMART – Dominating the retail industry worldwide

L’assenza/morte di Bruce Wayne ha permesso alla LexCorp di Luthor di diventare un colosso mondiale senza poter essere contrastato dalle Wayne Enterprises.

Il terzo Batman declama quella che potrebbe essere una versione rovesciata di Imagine di John Lennon.

Il Club degli Eroi

Foto di gruppo

pag 3: penultima vignetta, “Che fanno gli eccentrici che hanno tutto quando si annoiano?”; ultima vignetta, primo piano di Batman…….

La storia del Moschettiere “rinchiuso in un manicomio con due dei miei più grandi nemici” è una interessante premonizione di ciò che accadrà a Bruce in RIP.

E non mangiate più niente”. Ad un primo livello di lettura, Batman sta semplicemente avvertendo gli altri di non toccare del cibo che potrebbe essere avvelenato. Ma in tutta la sua gestione di Batman, Morrison assegna al cibo un valore simbolico, che analizzeremo meglio durante le annotazioni su RIP.

"E non mangiate più niente"Nell’ultimo numero di questo arc “Il Cavaliere Oscuro deve morire” J.H. Williams III si diverte a giocare con l’iconografia di questi eroi, inserendo dove possibile i loro simboli o elementi caratteristici. Nella pagina in cui El Sombrero spiega la sua trappola della vasca dei piranha, ci sono in opposizione i simboli in rosso degli eroi sulla parte alta della pagina con il biglietto da visita de El Sombrero in nero proprio in fondo. Di nuovo il tema ricorrente dei colori. E come se non bastasse, l’ultima vignetta mostra che la carta è tenuta in mano da un Guanto Nero, come ad indicare chi davvero ha in mano le redini del gioco.

Prologo a RIP

"heh heh heh"Dopo aver subito l’arresto cardiaco, Bruce ha la visione del pipistrello che rompe la finestra. Pipistrello nero, con occhi rossi. Proprio come nella storia in prosa del Joker: “Il rosso e il nero. Come un pipistrello. In un sogno. In una finestra.

Uso quello stile cinico e duro che Alfred ama leggere.” Bruce riporta ciò che succede nelle sue nottate di ronda in alcuni taccuini, che Alfred ama leggere. Questa è la spiegazione di Morrison al motivo per cui negli ultimi anni le storie sono state scritte con uno stile hard-boiled.

Sento occhi che mi guardano. Che mi guardano con un’intelligenza umana. Che mi guardano sempre.” Siamo forse noi lettori?

In trappola!Ogni sua parola. Ogni suo movimento. Tutto è un indizio.” Apparentemente i pensieri di Batman si riferiscono al terzo spirito di Batman, ma il fatto che queste tre frasi siano intorno alla figura del Dottor Hurt, sta ad indicare che Batman sta cercando di comprendere anche il disegno più grande che ci sta dietro.

Se il re del crimine esiste davvero… mi svelerà il suo nome?” Proprio mentre Batman sta stringendo tra le mani un Guanto Nero.

Il Demone a Nove Occhi, appartiene alla stessa tribù che ha sottoposto Bruce al rituale nel deserto. Nove occhi invece di dieci poiché a quest’uomo manca un dito. Proprio come alla mano del morto servita da Joker all’inizio di RIP. Dito in inglese è “Finger”, forse anche un’allusione alla questione legale che vede Bob Kane come unico creatore di Batman, quando invece anche il contributo di Finger fu fondamentale.

Batman RIP

Le prime pagine ripropongono lo schema del rosso e del nero, con una delle vignette che stringe sul pugno guantato di nero di Bruce.

La nuova Batmobile: “Non l’avevo concepita così inizialmente”. Infatti se guardiamo quando era stata scoperta da Damian notiamo che in quel caso il colore era blu metallizzato. Ora invece è nera e rossa, i colori dell’ossessione di Bruce.

La nuova Batmobile

Il titolo del secondo numero è “Batman agli inferi”. Il tema della caduta è un tema che accompagna tutto l’arc di RIP: Batman cade per sorgere come Batman di Zur En Arrh, poi cade anche in quelle vesti per risorgere definitivamente come Batman nel numero 681.

La caduta del CavaliereIl film il Guanto Nero sembra raccontare una storia molto simile a quella dei genitori di Bruce: una coppia di amanti, rovinata da un gruppo di ricchi scommettitori. Il Guanto Nero è collegato in qualche modo alla morte dei genitori di Bruce?

Jezebel cerca di convincere Bruce che Batman, la caverna e tutto il resto, sono la “risposta disturbata di un ragazzino alla morte dei tuoi genitori”. A quelle parole rimaniamo sconcertati dal livello di paranoia di Bruce: “E’ così che si comporterebbe il Guanto Nero”. E in realtà è proprio così, Jezebel fa parte di quella organizzazione e in quel momento sta proprio cercando di minare la sanità mentale di Bruce.

Potresti usare la tua ricchezza e la tua influenza in altri modi”: è in questo momento che in Bruce nasce l’idea per Batman Inc.?

Nella scena in cui Hurt propone un brindisi al crimine e al Guanto Nero, nella batcaverna, è divertente notare che anche Re Kraken tiene in mano un bicchiere. Chissà come avrà fatto a bere…

Zur-en-ArrhMentre Bruce cuce il costume del Batman di Zur En Arrh si punge con l’ago.
Si potrebbero dare due interpretazioni. La prima è che quella è la prova che non è tutto un sogno: è il proverbiale pizzicotto che dovrebbe farci svegliare nel caso ci trovassimo nel regno di Morfeo.
La seconda è che anche nella “nascita” di questa versione di Batman è necessario versare del sangue, come se fosse un rituale.

Quando Batman inizia a fare irruzione nel manicomio il generale dichiara che quello non è Batman: “Batman is cool! Batman veste di nero!”. E’ la convenzione nel mondo dei fumetti: il costume di Batman sono il suo segno caratteristico, così come i baffi e gli occhiali per Jim Gordon. Cambiare gli elementi caratteristici, anche se lasciamo invariata la fisicità (stessa muscolatura, stessa altezza ecc..), rende difficile poter riconoscere chi ci troviamo di fronte.

Le ultime annotazioni dello Schedario nero

In RIP vediamo per due volte Tim Drake alle prese con il cibo: subito prima di essere attaccato da Pierrot Lunaire e da Swagman e poco dopo, quando sempre Swagman rintraccia la sua moto in una stazione di servizio. E’ una cosa abbastanza inconsueta, se pensiamo che non ci sarebbe stato alcun bisogno di mostrare Tim mangiare entrambe le volte, se non fosse che il cibo ha, in tutta la run di Morrison, un significato particolare e simbolico.
Questo tema così particolare merita un paragrafo a sé:

Batman e il cibo

Per questo paragrafo ho fatto riferimento soprattutto a questo articolo.

Fin da 52 #47 possiamo notare che Tim viene spesso disegnato nell’atto di mangiare, in questo caso la zuppa offerta dal monaco.

Nel primo numero della sua gestione su Batman possiamo vedere che, non appena rientra dalla ronda, “ruba” il sandwich che Alfred aveva preparato per Bruce.

Bruce infatti non viene mai mostrato nell’atto di mangiare, nell’intera gestione Morrison. In sé non sarebbe inusuale dato che raramente in un fumetto di supereroi viene mostrata una cosa del genere. Ma la cosa interessante è che il cibo non è totalmente assente: il tacchino della Zia Agatha, il cibo mischiato alla tappezzeria rifiutato da Damian ecc…

Batman e il cibo

Come abbiamo già notato in precedenza, nell’arc del Club degli Eroi, dopo aver scoperto che la riunione è in realtà una trappola, Batman suggerisce: “E non mangiate più niente”.

I fatti sembrerebbero dargli ragione dato che nel numero successivo scopriamo che nello stomaco del Cavaliere è finita una piccola bomba.

Nell’ultimo numero di prologo a RIP vediamo Bruce che a causa dell’assalto del demone a nove occhi è costretto a cancellare il tempura, e anche in questo caso è costretto a saltare la cena.

E dopo che Jezebel Jet ha scoperto l’identità di Bruce, quest’ultimo decide di cucinare per lei, ma l’assalto del Guanto Nero con la frase post-ipnotica impedisce anche questa cena.

Tornando indietro a Batman n°10, possiamo notare che anche durante quella scena al ristorante, il tavolo a cui sono seduti Jezebel e Bruce è l’unico senza cibo.

Vedendo la scena del monaco, alla fine di RIP, non possiamo che dare ragione a Bruce per la sua diffidenza verso il cibo. Se non fosse stato per la sua “abitudine a scambiare le tazze” a quest’ora sarebbe nella mani del Dottor Hurt, l’Oscuro Padrone a cui si riferisce quel monaco.

Ma come dicevamo, il cibo assume un significato anche simbolico.

Il cibo è un bisogno primario ed umano. Rappresenta l’emotività e l’umanità. Tim Drake ha vissuto, soprattutto negli ultimi anni molte tragedie, ma nonostante questo non ha perso la sua solarità. Rimane il ragazzo che ricorda ad Alfred di nutrire i pipistrelli (o il Pipistrello?). Rimane colui che vuole prendersi un week-end per rilassarsi in montagna. E’ colui che mangia le patatine Chitos. Tim non ha perso il contatto con la sua umanità.

Bruce invece è totalmente devoto alla sua missione, a tal punto che la sua astensione dal cibo diventa quasi un digiuno simbolico. Il pericolo è che, all’opposto di Tim, perda così il contatto con la sua umanità, con la sua sfera emotiva. E sappiamo Batman è stato, e per certi versi è, proprio così.

Per questo Batman ha bisogno di Robin. Per questo Batman e Robin non moriranno mai. Per questo “se non fosse stato per Robin e la sua franchezza” Batman sarebbe.. (morto).

Perché c’è bisogno di un ragazzo come Tim Drake che ricordi ad Alfred di nutrire i pipistrelli, anche se “concepiremmo davvero l’idea che Alfred se ne possa scordare?

Batman e Robin disegnati da Andy Kubert