Per chi conosce Alan Moore e le sue opere risulterà ormai normale imbattersi in riferimenti inerenti il mondo occulto e magico.

La conversione “magica” di Moore avviene in via ufficiale al compimento dei suoi 40 anni quando si autoproclamò mago.

Nonostante la tarda età per la “conversione” (basta pensare che Morrison già a circa 20 anni, come riportato nel documentario “Talking with Gods”, compì il suo rito di iniziazione ) Moore afferma che diventare mago sia stata la naturale evoluzione del suo essere scrittore (per sentire Alan Moore parlare di magia è consigliata a tutti la visione del documentario The Mindscape of Alan Moore) può essere quindi divertente trovare corrispondenze “magiche” anche in opere precedenti la conversione.

In Watchmen i personaggi sono caratterizzati in modo tale da poterli associare ad archetipi, ovvero strutture primitive pregne di significato e di norma facenti parte del subconscio di ogni individuo.

Gli stessi dei sono archetipi caratteriali da cui attingere forza grazie alle loro caratteristiche e più recentemente anche Jung ha sviluppato una teoria basata sulla natura archetipica dell’umana psiche.

Gli archetipi che proveremo ad associare sono quelli degli arcani maggiori dei tarocchi che rappresentano le diverse sfaccettature della natura umana come lo stesso Alan Moore dice nel già citato documentario The Mindscape of Alan Moore.

NOTA BENE: IL SEGUENTE ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU QUANTO AVVIENE IN WATCHMEN

 

ADRIAN VEIDT- OZYMANDIAS

Il mio nome è Ozymandias, re dei re, ammira il mio operato e disperati

Ozymandias è sicuramente uno dei personaggi più controversi di Watchmen.

Nonostante sia animato dalla volontà di liberare il mondo dal rischio di una guerra che spazzerebbe via l’umanità non esita a uccidere milioni di individui per tale scopo.

E’ l’uomo più intelligente del mondo e grazie alla sua volontà di ferro ha oltrepassato i limiti umani sia fisici che mentali.

Grazie alle sue grandi doti mentali Ozymandias è un grande pianificatore in grado di prevedere con largo anticipo le mosse dei suoi avversari e poter imporre così la sua volontà.

Prende il nome da uno degli epiteti con cui era conosciuto Ramsete II presso i greci.

Ramsete II fu uno dei più grandi faraoni dell’antico Egitto, un conquistatore che dopo aver compiuto le sue grandi imprese passò i restanti lunghi anni del suo regno a divinizzare la sua figura divenendo in tutto e per tutto, per i suoi sudditi, un vero e proprio dio sceso in terra.

Le opere di Ramsete impressionarono in tal modo Adrian che decise che Ozymandias sarebbe stato il nome con cui avrebbe salvato il mondo.

La sua opera quindi non si sarebbe limitata ad una semplice azione temporanea lunga una vita ma avrebbe trasceso i secoli senza che le sabbie del tempo potessero eroderla.

Date le caratteristiche di Ozymandias il suo archetipo non può che essere Il Bagatto o il mago.

Questa carta raffigura un uomo iniziato alle arti magiche e proprio grazie alla magia che avviene la sua divinizzazione, sottolineata in alcune rappresentazioni della carta dal simbolo dell’infinito con cui è incoronato il mago.

Il mago rappresenta la volontà che si realizza e non rimane vana, la competenza e l’abilità ma, allo stesso modo, può anche simboleggiare l’inganno.

Non deve quindi stupire che questa carta sia associabile a Ozymandias che rispecchia in tutto e per tutto queste qualità.

E’ curioso notare inoltre che nella poesia di Shelley intitolata Ozymandias appare la frase:

My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!

Il works in questione presenta una curiosa similitudine con un termine noto negli ambienti magici come il Great Work, la Grande Opera, il Magnum Opus scopo ultimo della magia e obiettivo quindi del mago.

Sempre nel documentario The Mindscape of Alan Moore l’autore spiega che la Grande Opera altro non è che trovare il proprio Io e così

farà Ozymandias nel viaggio che lo porterà in giro per il mondo cercando il suo scopo nella vita e un modo per iniziare a percorrere il suo destino.

 

Altra carta associabile a Ozymandias è La Torre.

 La carta rappresenta la distruzione della torre di Babele.

Come narrato nella Genesi gli uomini costruirono la torre per arrivare da Dio ma quest’ultimo, a causa della superbia dei suoi figli, li punì distruggendo la torre e disperdendoli per il mondo.

In questa storia si può rivedere il destino di Ozymandias che dopo aver salvato il mondo (assumendo per molti versi il ruolo di Dio sia creando la creatura che togliendo la vita a milioni di persone) si chiede se ha davvero agito nel giusto cercando conferme nel Dottor Manhattan (che può essere visto come Dio) che lo lascerà invece nel dubbio.

 

WALTER KOVACS – RORSCHACH

Dal diario di Rorschach..

Rorschach è sicuramente uno dei personaggi più amati di Watchmen.

Razzista, conservatore, spietato, privo di empatia è un giustiziere che non si fa scrupolo ad uccidere.

Unico tra gli “eroi” a non aver smesso l’attività a seguito del Decreto Keene è anzi diventato tutt’uno con la maschera non dando più importanza ad altro che non alla sua missione.

La mente di Rorschach distingue solo tra colpevole ed innocente e sarà l’unico che davanti al piano di Ozymandias non avrà dubbi su come agire.

Proprio per questo troverà la morte per mano del Dottor Manhattan.

Tra tutti gli archetipi quello che ricorda di più Rorschach è probabilmente l’Appeso.

Questa carta raffigura un uomo che è legato a testa giù e anticamente era chiamata anche Il Traditore.

Nonostante tutto l’uomo ha un’espressione serena ed il suo volto è incorniciato da un’aureola.

L’Appeso rappresenta il sacrificio che sarà seguito da una rinascita interiore e che porterà benefici all’umanità in alcune interpretazioni.

Rorschach, allo stesso modo dell’Appeso, sacrifica se stesso abbandonando il suo essere Walter Kovacs per essere uno con la sua identità mascherata.

Dopo questa sorta di trasfigurazione Rorschach comincia una guerra senza quartiere alla criminalità, incapace di distinguere da caso a caso diventando un’entità terrificante per chi ha la sfortuna di imbattersi nelle sue indagini.

Sicuramente Rorschach nella sua missione che lo porterà alla morte è associabile alla carta del Giudizio.

Il legame con questa carta può essere subito colto da una delle più famose citazioni tratte dal diario di Rorschach:

Carcassa di cane nel vicolo stamattina. Tracce di pneumatico sullo stomaco squarciato. Questa città ha paura di me. Io ho visto il suo vero volto. Le fogne si estendono nelle strade e sono piene di sangue e quando un giorno traboccheranno, i parassiti affogheranno tutti. La lordura accumulata per tutto il sesso e i delitti salirà schiumando fino alla loro cintola e tutte le puttane e i politici leveranno lo sguardo gridando “salvaci!”… e io dall’alto gli sussurrerò: “no”. Potevano scegliere. Tutti. 

Rorschach, nel passaggio in grassetto del suo diario, si riveste del ruolo di giudice e di spietato salvatore che, di fronte ai peccati dell’umanità, anziché tendere la mano, li condanna alla dannazione.

La carta rappresenta appunto il Giudizio Universale, l’apocalisse dunque che, nel suo significato più originale significa Rivelazione.

L’Apocalisse dunque è associata non alla fine di ogni cosa bensì ad un cambiamento tale da sovvertire l’ordine delle cose ribaltando priorità e valori.

Rorschach si fa carico di rivelare al mondo intero il piano di Ozymandias, ribaltando così la situazione di pace che si è venuta a creare dopo l’apparizione della creatura aliena.

La rivelazione di Rorschach porterebbe dunque ad un cambiamento radicale e a spazzare via la paura dell’umanità verso qualcosa di esterno grazie alla quale è riuscita a riunirsi.

L’associazione di questa carta con Rorschach è dovuta anche ad altri due significati che può assumere l’arcano maggiore: può infatti significare l’accettazione di una realtà (in questo caso Rorschach accetta la realtà dei fatti, non si nasconde dietro la bugia creata da Ozymandias per scongiurare il pericolo della guerra) e, quando rovesciata, può essere associata ad una paura per le novità e i cambiamenti che potrebbe essere rappresentata dal carattere conservatore, razzista e misogino di Rorschach.

 

  DANIEL DREIBERG – GUFO NOTTURNO

Daniel Dreiberg è il secondo Gufo Notturno.

Spinto dalla sua ammirazione per il primo Gufo Notturno ma anche da una forte componente idealistica, Daniel è diventato un eroe caratterizzato dall’uso di gadget , facendone una sorta di Batman dell’universo di Watchmen.

Dopo il decreto che segnò la fine della sua carriera di eroe, Daniel si ritirò a vita privata, conducendo una vita semplice in solitudine.

La vita priva di stimoli da civile lo ha spinto però, dopo l’innescarsi degli eventi di Watchmen e dopo aver ritrovato se stesso negli occhi di Laurie Juspeczyk (la seconda Spettro di Seta) a riprendere l’attività di eroe e ad indagare sugli strani fatti che stavano avvenendo.

Sicuramente Daniel è il più normale degli eroi: il suo più grande interesse è infatti l”ornitologia, ha un carattere timido e, come ciliegina sulla torta, dopo il lungo periodo di inattività fa sfoggia di una “pancetta alla Adam West”.

E’ anche il più equilibrato tra gli eroi conducendo uno stile di vita semplice.

In tutto questo Daniel ricorda la carta dell’Eremita.

L’eremita, così come Daniel, ha scelto la solitudine attraverso la quale si è distaccato dai beni materiali.

E’ una figura contemplativa e saggia ma che, allo stesso tempo, nei suoi significati negativi può indicare una eccessiva chiusura verso il mondo

 esterno e l’incapacità di sviluppare legami con i propri simili.

L’arrivo di Laurie, nella vita di Daniel, riuscirà a cambiare queste sue caratteristiche proprio per questo un’altra carta a cuipuò essere associata Daniel è quella degli Amanti.

Se il personaggio di Daniel  prima dell’arrivo di Laurie è grigio, appesantito dagli anni di inattività, disilluso ed è letteralmente impotente, dopo l’incontro fortuito con la ragazza rinasce, facendo vedere un lato del suo carattere che negli anni dell’esilio dalla vita da eroe era rimasto sepolto.

La carta degli amanti raffigura quindi salute ma anche e soprattutto la rinascita dovuta all’amore in questo caso.

Anche la nudità delle due figure è estremamente importante e significativa in questa carta: gli amanti per essere tali dovranno spogliarsi dei loro travestimenti e presentarsi al cospetto della persona amata per quello che sono.

In un certo senso, solo quando Daniel si priverà delle vesti di tranquillo uomo amante di una vita banale e noiosa riuscirà ad amare Laurie tornando ad essere di nuovo se stesso e mostrandosi per quello che davvero è.

EDWARD BLAKE- IL COMICO

 

Edward Blake, meglio conosciuto come il comico, è forse uno dei personaggi più affascinanti della saga a causa del suo carattere cinico e beffardo nei confronti del mondo e della vita.Comincia la sua carriera di vigilante da giovane e subito si fa conoscere nell’ambiente.E’ il vigilante che, a conti fatti, ha la carriera più lunga avendo partecipato alla fondazione dei Minutemen e avendo continuato la sua attività negli anni successivi senza mai smettere.

Il Comico inoltre ha servito in Vietnam e, sicuramente, un episodio famoso è quello in cui uccise una donna incinta di suo figlio davanti ad un indifferente Dottor Manhattan.

Più in generale il comico è stato impiegato dal governo come agente segreto ed è stato continuamente coinvolto in alcuni degli eventi più importanti della storia del suo paese.Ha inoltre tentato di violentatare la prima Spettro di Seta ed è stato per questo massacrato da un infuriato Giustizia Mascherata.

La sua completa immoralità, il suo essere vittima dei suoi istinti più bassi e perversi richiamano la carta del Diavolo.Questa carta rappresenta la totale amoralità, l’ego che viene messo davanti ad ogni cosa,  gli errori, la schiavitù e la dipendenza.

Il Comico è quindi rappresentato perfettamente da questa carta che simboleggia la mancanza di limiti, l’incapacità di distinguere tra bene e male: qualità perfette per chi è stato impiegato come spietato esecutore da parte di un governo senza scrupoli.

Lo stesso simbolo del pentacolo rovesciato richiama la supremazia del piano materiale sul piano spirituale.

E’ interessante notare inoltre come la carta dritta del Diavolo avverta di un pericolo così come in effetti è toccato a Blake testimone del piano di Ozymandias.

In alcune rappresentazioni della carta il diavolo sovrasta un uomo ed una donna incatenati: tale simbologia rappresenta le catene interiori che ci tengono prigionieri di noi stessi.

Oltre che dal Diavolo il Comico è sicuramente rappresentato anche dalla Morte.
La morte di Blake infatti è il motore degli eventi di Watchmen inoltre la morte rappresenta il cambiamento.

Sarà infatti proprio la scoperta dei piani di Ozymandias da parte del Comico a causare la sua morte e le successive indagini di Rorschach.

La Morte simboleggia inoltre l’ineluttabilità del fato rappresentata in Watchmen da un disperato Comico che, sconvolto dal piano di Ozymandias, perderà ogni speranza nei confronti del futuro, incapace di reagire davanti ad un male tanto grande da terrorizzare una persona amorale come lui.

La fine del mondo come è percepito, il rovesciamento dello status quo, la distruzione di tutte le certezze in favore di nuove verità difficili da accettare ecco il significato più profondo di questa carta che indica anche la trasformazione del Comico da uomo sprezzante, beffardo e cinico a uomo terrorizzato da un male talmente grande da cui nemmeno lui può scappare.

 

LAURIE JUSPECZYK – SPETTRO DI SETA II

Laurie Juspeczyk è l’eroina nota al pubblico come Spettro di Seta.E’ la seconda a portare questo nome dato che la prima fu sua madre Sally Jupiter che fece della sua carriera un vero e proprio business.

Sin dalla più tenera età venne indirizzata dalla madre ad intraprendere la sua stessa carriera e passò attraverso duri allenamenti che misero alla prova la sua volontà.

Si fidanza presto con il Dottor Manhattan con cui passerà molti anni della sua vita.

Il governo usava inoltre la relazione tra Laurie ed il dottore  per “controllare” quest’ultimo.

In Watchmen scoprirà che suo padre altri non è che il Comico e, inoltre, lascerà il Manhattan per legarsi a  Daniel Dreiberg (ovvero il secondo Gufo Notturno).

Grazie alla sua presenza Daniel tornerà ad essere se stesso, abbandonando l’esistenza priva di azione che aveva abbracciato dopo essersi ritirato a seguito del decreto.

L’Imperatrice altro arcano maggiore condivide con Laurie il significato di femminilità e dona alle carte con cui è combinata signficati positivi, così come Laurie ha dato di nuovo forza a Daniel di riprendere in mano la sua vita.

E’ un simbolo di forza ma anche di fecondità e indica anche il legame con la propria madre (inutile ricordare il legame e l’influenza che Sally ha avuto nei confronti della figlia).

La figura dell’Imperatrice ha inoltre legami con la dea Iside, dea che grazie al suo amore di sposa resuscita Osiride e, successivamente, diventa madre di Horus il primo faraone.
La figura dell’Imperatrice ha quindi anche il valore di colei che presiede alla scelta di chi salirà sul trono (tanto più che Iside è proprio raffigurata incoronata da un trono), rafforzando ancora di più il valore che la presenza di Laurie ha avuto su Daniel ma anche sul Dottore riuscendo ad esercitare una sorta di influenza che ha permesso a quest’ultimo di rimanere Umano.

Altra carta con cui può essere collegata è La Temperanza.Questa carta ha forti significati alchemici ed è curioso notare come venga dopo la carta della Morte, precedentemente attribuita a Edward Blake.Queste due carte insieme rappresentano il solve et coagula, principio alchemico che riassume il processo di analisi e di sintesi sia a livello di composti che a livello spirituale.Se infatti la Morte disgrega, porta cambiamento e la sua azione è destabilizzante (tutte cose che abbiamo spiegato precedentemente nella parte dedicata ad Edward Blake), la carta della Temperanza indica un nuovo equilibrio e una nuova situazione stabile.
Inoltre la funzione di coagula che si ha in alchimia tra lo zolfo (maschile) e il mercurio (femminile) dei filosofi potrebbe rimandare anche all’unione sessuale tra Daniel e Laurie oltre che alla figura del Rebis, l’ermafrodito perfetto.
JON OSTERMAN- DOTTOR MANHATTAN

Unico personaggio in Watchmen ad avere superpoteri il Dottore è

praticamente un Dio, capace di giocare con lo spazio-tempo come niente.

Il suo potere è talmente grande che non solo si limita a poter usare le leggi della fisica secondo il suo potere ma è in grado anche di generare la vita e nel finale di Watchmen prenderà a tutti gli effetti di un Dio creatore.

Il Dottore è la perfezione, è ciò a cui Ozymandias tende ma sa che non potrà mai raggiungere (tanto più che la figura nella carta regge due bacchette uguali in tutto e per tutto a quelle del Bagatto), è l’essere umano che è andato oltre ogni limite della sua umana natura, ha raggiunto l’illuminazione, è diventato un Budda.

E proprio come un Budda con il passare degli anni il Dottore sviluppa un distacco verso il mondo degli umani, fatto di emozioni, problemi gretti e meschini che la sua mente fatica a comprendere e a cui non riesce a dare importanza.

Il Dottore è rappresentato per questo dall’ultimo degli arcani maggiori, Il Mondo.

Questa carta rappresenta infatti la realizzazione, il completamento, un ciclo che si chiude nel migliore dei modi e che chiude così il percorso iniziato con il bagatto.

Nessuna carta potrebbe rappresentare il Dottore che avendo trasceso la sua umana condizione è diventato un Dio e allo stesso tempo, nel fumetto chiude il cerchio degli eventi intervenendo là dove gli altri avevano fallito.
 Infine il Dottore potrebbe essere associato alla carta dell’Imperatore.

Questa carta indica infatti il potere sul mondo materiale e il dottore infatti esercita il suo grande potere nel regno della materia.

E’ inoltre il principio maschile  così come l’Imperatrice era il principio femminile.

Indica inoltre il potere terreno e la stabilità: ricordiamo infatti che il Manhattan era usato dal governo del suo paese come dissuasore per eventuali attacchi nucleari da parte di superpotenze come la Russia e che sarà proprio la sua definitiva partenza ad incrementare in modo esponenziale il rischio di una guerra nucleare.

In definitiva anche la spada impugnata si può ricollegare al dottore in quanto simbolo di razionalità e logica.

Con questo si conclude questo articolo che non vuole essere una guida ma piuttosto vuole essere una possibile interpretazione e gettare i ponti verso quello che Moore è diventato successivamente ovvero un mago.