Grazie a un prezioso articolo di  Peter S. Svensson di Bleeding Cool, che qui traduciamo per i nostri lettori, scoprirete alcuni importanti retroscena relativi a Batman #10, in uscita nei prossimi mesi in Italia.
Dato l’altissimo tasso di

SPOILER

contenuti all’interno dell’articolo, vi invitiamo a non continuare con la lettura se non volete anticipazioni. 



Batman #10
reintroduce un personaggio minore del passato nella moderna mitologia di Batman, uno che personalmente non mi sarei mai aspettato di vedere di nuovo, non con un ruolo così importante. Il suddetto personaggio è già presente nella storia del DCU, anche se con una fugace apparizione, così che ora con queste righe ho creato una sorta di tampone testuale che prevenga eventuali spoiler accidentali, posso arrivare al punto.
Volete sapere di più su chi sia questo personaggio? Eccolo:

Thomas Wayne Jr.

Il fratello che Bruce Wayne non sapeva di avere. E sì, questo fratello è già comparso in passato. Fece la sua prima apparizione su World’s Finest Comics 223. La sua successiva e finale apparizione avvenne invece sulle pagine di World’s Finest Comics 227. Entrambe le uscite sono datate 1974, scritte da Bob Haney e disegnate da Dick Dillin. In queste storie, che vedevano protagonista anche Superman […], si assistette alla comparsa di un nuovo, pericoloso villain. BOOMERANG KILLER. Sì, lo so, un nome di grande impatto per un assassino. Beh, con Superman e Batman insieme sul caso, il nuovo misterioso villain del mese si rivela essere… Guardate l’immagine.

Vedete, all’epoca Alfred non era ancora un surrogato paterno per Bruce Wayne, perché cominciò il suo servizio di maggiordomo presso villa Wayne solo quando Bruce era ormai già adulto ed aveva già cominciato la sua carriera di combattente contro il crimine. Fu solo quando Frank Miller reinventò il mito di Batman con Batman: Anno Uno che Alfred divenne colui che aveva cresciuto il piccolo Bruce al posto dei suoi genitori. Così, l’idea che i Wayne avessero un figlio internato presso l’istituto Willowood Asylum dopo un traumatico incidente d’auto che lo aveva privato della sua lucidità mentale, così come il fatto che i due avessero tenuto segreta la verità sul loro primo figlio al piccolo Bruce, risultava all’epoca decisamente più plausibile. Sempre che si riesca ad accettare l’idea che i Wayne abbiano nascosto così bene l’esistenza del loro altro figlio a Bruce che neanche il più grande Detective del mondo abbia mai sospettato nulla, s’intende. Come il lettore, del resto. Alfred non avrebbe mai potuto saperne nulla, e i Wayne morirono prima di poter rivelare la cosa a Bruce, così se da un lato a livello superficiale può sembrare un’idea ridicola, dall’altro si può almeno comprendere su quali basi fondate Haney avesse strutturato la sua trovata.[…]

Fu così che Thomas Wayne Jr si rivelò essere il misterioso assassino, facilmente manipolato dal VERO villain della storia a causa della sua mente malata. Ma non sarebbe stata una storia di Bob Haney se non ci fosse stato un qualche bizzarro seguito di eventi, così, una volta chiuso il caso e Thomas Wayne Jr nuovamente libero da qualsiasi manipolazione criminale, Deadman decise di usare l’uomo come corpo ospite per poter tornare alla sua vecchia carriera di acrobata. Non che Thomas Jr stesse utilizzando il proprio corpo, dato che viveva per lo più in un perenne stato vegetativo. La trama venne ripresa soltanto qualche mese dopo, quando Batman fece notare a Deadman che, beh, rubare il corpo di un’altra persona ancora in vita, sebbene con un pesante deficit mentale, era sbagliato. Deadman viene debitamente rimproverato e costretto ad abbandonare il corpo dell’uomo, ma Thomas Jr si sacrifica infine intercettando un proiettile mortale che avrebbe ucciso il suo ritrovato fratello. Una fine tragica che rimette a posto lo status quo. E, come avrete intuito, nessuno si riferì mai più a quegli eventi.

 

Nel 1980, fu pubblicato “The Untold Legend of the Batman”, miniserie di tre numeri che rappresenta ad oggi il più organico e completo tentativo di rinarrare le origini di Batman. Suo scopo era infatti conciliare in maniera coerente ogni evento e storia correlata a Bruce Wayne all’interno di un unico mosaico. Questa ricostruzione dell’intero passato del Pipistrello ignorò l’esistenza di Thomas Wayne. Probabilmente perché tale vicenda era esplicitamente fuori dal canone del personaggio, nonostante i fan abbiano posizionato la maggior parte delle storie di Bob Haney su Terra-B, un universo dove la continuity non era poi così importante. E non è uno scherzo.

Così a distanza di decadi, e una volta che Frank Miller ebbe ricostruito la mitologia di Batman, sembrò chiaro che Thomas Wayne Jr fosse ormai un personaggio ufficialmente apocrifo. Ma la nostra storia non finisce qui! Grant Morrison, che ha trasformato in forma d’arte la sua capacità di trovare misteriose e strane storie con le quali era cresciuto da bambino, reinventandole per il pubblico moderno in modo da renderle cool e interessanti, arriva infine su Batman.
La sua Graphic Novel con Frank Quitely, JLA: Terra 2, non solo reintroduceva le controparti malvagie di una JLA proveniente da un universo alternativo, ma fece sì che fosse proprio Thomas Wayne Jr, sopravvissuto alla morte della madre e del fratello Bruce e divenuto il supercriminale Owlman, la controparte di Batman.
Quindi c’è una connessione evidente fra Owlman e la storyline sulla Corte dei Gufi. Penso che neanche Snyder stesso ci avesse pensato.

Vedete, Thomas Wayne Jr è stato la “pistola di Chechov” * della run di Grant Morrison su Batman. Il personaggio aveva una carica così anti-convenzionale e un potenziale così alto di cambiare lo scenario di gioco che era solo questione di tempo prima che vedessimo Grant Morrison reinventarlo in un qualche modo, perché chi altri avrebbe potuto farlo se non lui? Ehi, ogni volta che è apparso un nuovo, misterioso personaggio in Batman Incorporated, una parte di me si è chiesta se non sarebbe stato Thomas Wayne redivivo nel DCU. Dr Hurt? DEVE ESSERE THOMAS Jr. Leviathan? DEVE ESSERE THOMAS JR. Pyg? DEVE ESSERE… No, probabilmente no. Il fatto che alla fine sia stato Scott Snyder a prendere un personaggio obsoleto da DUE STORIE di oltre trenta anni fa, e che lo abbia inserito perfettamente nel contesto narrativo attuale mi ha sorpreso non poco. Probabilmente ha sorpreso anche voi, ma io intanto lo scrivo, anche perché non posso sapere come il fandom reagirà effettivamente rispetto a questa storia.
L’unica certezza che abbiamo al momento è una scioccante ultima pagina, e i Bat-Fan sanno che non sempre queste rivelazioni alla fine di un episodio possono essere credute alla lettera. Per quanto ne sappiamo, la prossima uscita potrebbe rivelarci che Clayface abbia mistificato il proprio aspetto assumendo le fattezze del fratello perduto di Batman. Per ora, posso solo dire che non vedo l’ora di scoprire cosa accadrà.

* con “pistola di Chechov” si intende la tecnica letteraria di porre all’interno della narrazione un elemento apparentemente insignificante, che però nel corso dello svolgimento assume sempre maggiore peso e rilevanza fino a dimostrarsi infine elemento significativo e irrinunciabile di tutta la storia. (n.d.t.)