FLASH: PARLA JOHNS

Direttamente dal Blog ufficiale DC The Source Johns racconta il suo ritorno sulla serie regolare di Flash.

“The Flash”, la nuova serie regolare dedicata al velocista scarlatto, è indubbiamente una delle uscite più attese di aprile. Grazie a eventi importantissimi come Final Crisis, Flash Rebirth e Blackest Night, Barry Allen è finalmente tornato a correre, e siamo sicuri che l’incredibile team creativo Johns/Manapul non farà rimpiangere i fasti proprio della vecchia gestione Johns, che nei primi anni 2000 (si veda  l’Omnibus di recente pubblicato dalla Planeta DeAgostini) contribuì al successo del personaggio di Wally West, già reduce dall’apprezzatissima e storica run targata Mark Waid.

Per Johns si tratta dunque di un importante ritorno, e, come sempre l’entusiasmo, anche da parte dello scrittore stesso, è alle stelle. Ecco per voi la prima parte dell’intervista pubblicata sul Blog Ufficiale DC “The Source”:

Alex Segura:  Geoff, per prima cosa grazie per tutto questo. Flash è un personaggio speciale, ovviamente anche il suo ritorno doveva esserlo. Io stesso, da fan di Flash e Barry Allen, ho un ricordo vivido del mio primo incontro col personaggio. E tu? Qual è il tuo primo ricordo legato a Barry Allen? Cosa ti è rimasto impresso?

Geoff Johns: Il mio primo incontro con Barry Allen è avvenuto al di fuori dei comics, grazie al cartone animato “The Challenge of Super-Friends” (I Super Amici, ndt), e credo sia lì che ho incontrato anche Captain Cold. Questi due personaggi, Flash e Captain Cold, sono diventati i miei preferiti. (Oh, e qualcuno si ricorda che Hal Jordan aveva quella strana abbronzatura? Forse perché è californiano.. ) Comunque questi sono davvero i miei primi ricordi, insieme alle Action Figures “Flash Super Powers” (ndt: si trattava di una serie di riproduzioni giocattolo degli eroi DC popolarissime nei primi anni 80 negli USA), ma il mio debutto vero e proprio nel mondo dei fumetti avvenne con CRISI SULLE TERRE INFINITE #8, che raccontava la morte di Flash. Non ricordo bene i dettagli ma fui completamente rapito dalla storia. Da lì in poi, cominciai recuperare un sacco di arretrati di Flash, ben prima che il collezionismo diventasse di moda e che nascesse e-bay, per cui ho dovuto darmi da fare per raccogliere quei numeri e leggerli. I suoi poteri, il costume, i cattivi.. questo è ciò che mi ha sempre attratto.

L’action figure di Flash “Super  Powers” di cui parla Johns nell’intervista.


AS: Uno dei tuoi indubbi punti di forza è sicuramente l’abilità di sintetizzare anni di continuity e utilizzare la ricca storia editoriale di personaggi come Barry e Hal, fino a portarli a essere “attuali” al giorno d’oggi. Cosa rende Barry Allen un personaggio appetibile anche ai nostri giorni? Cosa lo rende attraente agli occhi di un nuovo lettore, ma allo stesso tempo richiama ogni volta legioni di vecchi fan? Come ti avvicini a un personaggio che ha attraversato così tanti cambiamenti, cogliendone l’essenza?

GJ: Beh, credo che il primo numero lo faccia. Chi è Barry Allen e perché fa quello che fa è il nodo centrale della serie. L’unica cosa che posso dire è che non importa quanto veloce possa correre, non può fermare qualcosa che è già successo. Questo è davvero frustrante per lui, ed è la grande ragione per cui il suo incarico come scienziato criminale/forense è così importante. Vuole giustizia per le persone che non ha potuto aiutare.

AS: Dove troviamo Barry all’inizio del primo numero? Cosa sappiamo del tempo che ha trascorso lontano, e come si sente all’idea di tornare a ricoprire il suo ruolo?

GJ: Tutto quello che dovete sapere, quando leggerete Flash #1, è come leggere. E’ tutto lì, fra le pagine, comprese alcune sorprese e svolte inaspettate. Francis ha fatto un lavoro incredibile, migliorando il livello già ottimo di Adventure Comics.

AS: In forte contrasto rispetto a molti “eroi” che popolano il mondo dei fumetti di oggi, Barry Allen ricalca perfettamente la definizione di eroe tradizionale. Si è sacrificato per salvarci, ha corso attraverso il pianeta e l’universo intero per coloro che ama. Ha compiuto scelte mature e consapevoli. Perché questi personaggi, come Hal Jordan, in un certo senso, ti attirano come scrittore? E’ stimolante raccontare l’animo di una persona “buona”, in contrasto ad esempio con un vigilante o qualcuno che ha dovuto scendere a compromessi con la propria morale?

GJ: Penso che ognuno di noi, in fondo, voglia essere la persona migliore possibile. Trovo i personaggi che lo riconoscono e provano a fare questo una fonte di ispirazione con cui relazionarsi. Barry Allen ha deciso consapevolmente di spendere la sua vita a aiutare gli altri ben prima di diventare Flash. Per me tutto ciò dice moltissimo della persona che è veramente. Flash va avanti, nonostante tutto quello che gli succede nella vita e che lo abbatte. E’ l’eroe a cui voglio rivolgere il mio sguardo e l’eroe che desidero possa ispirare noi tutti a essere persone migliori.

AS: Viene spesso ribadito che un eroe si può giudicare dai suoi cattivi, e una delle cose che ricordo della tua prima run di Flash – e te ne sono stato davvero grato, essendo un fan di Barry –  è stato il modo in cui non solo hai riportato sulla scena e ridato smalto a alcuni dei classici cattivi di Flash – Captain Cold ne è l’esempio più lampante – ma hai anche rinvigorito i suoi nemici con alcune aggiunte notevoli e spaventose come Murmur e ovviamente Hunter Zolomon/Zoom. Cosa rende grande un villain? Cosa cerchi quando ti siedi e ne crei uno nuovo? E, in aggiunta ai nemici più letali di Barry, ne vedremo di nuovi?

GJ: Flash ha senza dubbio i migliori cattivi del mondo dei fumetti. Quelli di Batman sono fantastici e profondamente psicologici, ma quelli di Flash provengono dalla futuristiche e superscientifiche Gorilla Cities. Senza dimenticare i Rogues, i veri e propri nemici di Flash, che per me sono sempre stati fantastici. Sono sempre stati una parte rilevante del mondo di Flash, e l’hanno reso ancor più fantastico ai miei occhi. Ha sempre combattuto contro loro, e, avendo la possibilità, li ha affrontati anche tutti insieme. Quando ho lavorato per la prima volta su Flash i Rogues non erano stati approfonditi molto, facevano comparsate strambe qua e là. Sapevo che per me sarebbero stati un punto cardine, e ho continuato ad utilizzarli in La vendetta dei Nemici e Blackest Night: The Flash, anche se da adesso in poi occuperanno un ruolo prominente nella vita di Barry. Ci saranno alcuni cambiamenti anche per loro che si collegano direttamente al cuore dell’Universo DC. Barry inoltre incontrerà altri villains, in particolare un killer fra i più strani in cui gli sia mai capitato di imbattersi. E credo che potrà dire molto insieme a Maghi del 64mo secolo e Gorilla parlanti.

Non dimenticate di tornare qui per la seconda parte! Johns promette scintille.

Vi lasciamo con una superba anteprima del 1° numero della nuova serie!

A cura di Elena Pizzi.