Sandman vol.1

Apr 10, 2010

Testi:Neil Gaiman
Disegni:Mike Dringenberg, Sam Kieth
Edizione Italiana:Planeta DeAgostini, brossurato, 4,95 Euro
Edizione Americana:The Sandman 1-3

“Noi siamo di tale stoffa, come quella di cui son fatti i sogni, e la nostra breve vita è chiusa in un sonno”

Rodrick Burgess deve essere pazzo.
Non gli basta essere immerso fino al collo in culti malefici e riti empi, questa volta vuole di più, molto di più, la sua ambizione è tale da spingerlo a tentare di imbrigliare il potere degli Eterni per piegarlo al suo volere.
Quel che non sa è che non sempre si può ottenere quel che si vuole e che a volte le proprie azioni hanno un elevato prezzo da pagare.
E’ così che comincia il primo volume di Sandman, la storica saga figlia dello scrittore inglese Neil Gaiman, il cui primo numero è uscito nel 1988.
Il volume in questione raccoglie le prime tre storie, intitolate rispettivamente “Sleep of the just”, ”Imperfect Hosts ” ed infine “…Dream a little dream of me” e conta in tutto 96 pagine, in più è presente un’interessante postfazione finale scritta dallo stesso Neil Gaiman.

Il volume scorre velocemente, grazie all’abilità narrativa dello scrittore, i disegni invece, di Sam Kieth, sono leggermente sottotono, a tal proposito bisogna dire che il disegnatore prima della storia “24 hours” lasciò la serie, sentendosi fuori posto e non adatto alle atmosfere di Sandman. Autentici capolavori sono le copertine di Dave McKean che impreziosiscono ogni numero.

Nella prima storia, “Sleep of the just”, che ricorda il mito di Sisifo, faremo la conoscenza del protagonista del fumetto, Sogno, dai nostri antenati conosciuto anche come Morfeo, e lo faremo tramite il punto di vista dei co-protagonisti.
Lo stesso Neil Gaiman ha definito “Sleep of the just “ come un “classico racconto inglese del terrore”, tanto più che il racconto è pieno di temi esoterici e richiami all’occultismo (per fare un esempio è citato Crowley, il noto mago inglese).
E’ da notare inoltre il cameo del Sandman originale dell’universo DC , Wesley Dodds .

Se in “Sleep of the just” abbiamo conosciuto il protagonista, in “Imperfect Hosts” oltrepasseremo letteralmente la barriera che separa il nostro mondo da quello dei sogni.
Il reame di Morfeo, popolato da creature fantastiche e dai personaggi delle fiabe, trae nutrimento dai sogni dei mortali, ed è descritto in modo molto più efficace dalla poetica di Gaiman, piuttosto che dai disegni di Sam Keith, ciononostante il lettore, guidato dalle parole dell’autore, può facilmente capire la grandezza e lo splendore di tale regno.
In questa storia, Sogno ci mostrerà come il suo reame si estende fino ai sogni di ogni mortale e come può usarli a suo vantaggio per evocare 3 losche figure che da tempo entrano ed escono dai miti greci e nordici, ottenendo una parte persino in una delle opere migliori del Bardo .
Infine l’ultima storia presente nel volume, ”…Dream a little dream of me”, vedrà Sogno collaborare con uno dei personaggi dei fumetti più amati di sempre: John Constantine.
L’inedito duo, dovrà destreggiarsi con forze occulte scatenate accidentalmente, nel tentativo di recuperare un oggetto molto prezioso ed importante per il signore dei sogni.

Ciò che rende unico lo stile narrativo di Gaiman è la sua capacità di abbattere il muro tra la nostra realtà e quella dei racconti mitologici, quella dimensione in cui passando di notte ad un crocevia si possono incontrare diavoli, ci si può smarrire sulle colline irlandesi e venire rapiti dal piccolo popolo, ed il lettore non potrà far altro che abbracciare il mondo descritto da Gaiman, ricco di personaggi in bilico tra modernità e mondo classico, diviso tra miti antichi e drammi moderni, in cui potenti entità soprannaturali convivono con noi, gli esseri umani, assoggettati dalla razionalità, incapaci di vedere oltre il velo di mistero e meraviglia che ognuno di noi può oltrepassare usando semplicemente la propria immaginazione.

Buona notte.

A cura di Andrea Vincenti