Uncle Sam and the Freedom Fighters

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Autori: Justin Gray e Jimmy Palmiotti
Disegni: Daniel Acuna
Albi orginali: Uncle Sam and The Freedom Fighters #1-8
Edizione Italiana: Planeta DeAgostini – TP – Brossurato – 13,95 Euro

Grant Morrison. Questo nome, per tutti gli appassionati di fumetto supereroistico, è da tantissimi anni un autore imprescindibile. In casa DC è da tempo, insieme a Geoff Johns, uno dei punti di riferimento per il coordinamento fra le diverse testate, e, in attesa del grande evento del 2008, Final Crisis, molte scelte sul destino degli eroi saranno compiute da lui. Una delle linee guida della sua politica editoriale consiste nel recuperare elementi appartenenti alla gloriosa Silver Age delle storie DC, con alcune incursioni in un passato ancora più lontano.

I Freedom Fighters infatti sono un gruppo di combattenti americani (dotati di una forte connotazione patriottica) nati nel 1939 e capeggiati dal baldanzoso Zio Sam, figura nata dalla penna dell’indimenticabile Will Eisner e incarnazione per eccellenza dei fulgidi ideali a stelle e strisce. Chiaramente dopo la guerra questi eroi di carta caddero nel dimenticatoio, e, nonostante ci siano stati diversi tentativi di riportarli in vita, l’esperimento ha sempre riscosso poco successo.

E’ stata necessaria una Crisi Infinita ed il conseguente riassestamento della continuity DC per portare un’inaspettata nuova linfa a questi personaggi che, in apparenza, sembrerebbero privi di qualsiasi interesse commerciale. Del resto si sa, il mondo rispetto agli anni 40 è cambiato enormemente, e non è più così facile distinguere i buoni dai cattivi, dato che essi non portano più la croce uncinata e non sventolano bandiere con falce e martello.

Dopo la mini The Battle for Bludhaven (raccolta in TP dalla Planeta DeAgostini) le premesse non erano incoraggianti, dato che la storia è sembrata piuttosto complicata e poco scorrevole.
La DC ha deciso poi di inserire sullo speciale Brave New World (pubblicato dalla Planeta in forma di spillato) il prologo ad alcune miniserie che sviluppano alcune trame interrotte in precedenza e/o introducevano nuovi elementi e personaggi, tra cui, appunto, i Combattenti per la Libertà. Le aspettative stavolta non sono state disattese, e gli sceneggiatori Gray e Palmiotti, sviluppando il progetto inizale di Morrison, hanno dato vita ad una storia sorprendentemente ben scritta ed avvincente. I dialoghi sono frizzanti ed efficaci, i protagonisti hanno un grande impatto, e, senza neanche accorgersene, si viene trascinati nelle vicende di Phantom Lady, Padre Tempo, Miss America, Firebrand e Black Condor (una delle figure più riuscite della saga) con la sensazione di aver scoperto un altro interessante tassello della sterminata galleria dei personaggi DC.

I riferimenti ai problemi dell’America di oggi sono molti, e non mancano le critiche ad un sistema che, in nome di una presunta minaccia terroristica, vuole a tutti i costi esercitare un controllo capillare sulla vita dei cittadini (fagocitando di fatto le libertà individuali) e giustifica le proprie scelte politiche costruendo un castello di menzogne. Inevitabilmente è presente, in alcuni punti, una retorica patriottica che a noi europei può sembrare “antica” e fastidiosa, ma è normale che lo Zio Sam, in una storia come questa, diventi portabandiera di alcuni valori che costituiscono la base della cultura popolare americana.

Il valore aggiunto di questa miniserie è costituito indubbiamente dai disegni di Daniel Acuna, artista spagnolo che sta raccogliendo grandissimi consensi al di là dell’oceano e che qui è in stato di grazia. Alcune splash pages incluse in questo volume sono davvero un piacere assoluto per gli occhi.

Attualmente negli Stati Uniti è in corso la pubblicazione del seguito di Uncle Sam and the Freedom Fighters,e ciò testimonia indubbiamente la popolarità (forse inaspettata) di questo “nuovo” gruppo di eroi.

A cura di Elena Pizzi