TestiGeoff Johns
DisegniDoug Mahnke
Edizione USAGreen Lantern #1-6
Edizione ITALanterna Verde #1-6

 

Con l’uscita del numero sei della testata Lanterna Verde, si vede concluso il primo story arc dei New 52, incentrato su quella che una volta era la più grande delle Lanterne Verdi: Sinestro;
e proprio da lui prende il titolo questo primo arco narrativo.
L’evento Flashpoint non ha toccato questa serie, che riparte da dove Johns l’aveva lasciata: Sinestro come Lanterna Verde e Hal Jordan senza il suo Anello del Potere.

Dopo l’affollamento di personaggi che abbiamo visto nella testata di Lanterna Verde, Johns ci regala una storia a circolo chiuso, con due uniche star indiscusse.

Conoscendoti, Jordan, non avrai avuto vita facile in queste settimane senza anello, non è così?
Dopotutto la tua vita era problematica anche quando avevi l’arma più potente del creato.
Non oso neanche immaginare quanto vuota e insignificante sia ora.

Da questa pungente battuta si può già facilmente dedurre la relazione di disprezzo tra i due personaggi, ma allo stesso tempo un indissolubile legame, seppur molto inconsueto. Non a caso questo primo story arc inizia e si conclude con una richiesta di aiuto da parte del leader korugariano al suo ex pupillo di smeraldo, che sa benissimo essere l’unico alla sua altezza.

Sinestro recluta Hal per aiutarlo a sconfiggere il Corpo che lui stesso aveva creato (il Sinestro Corps, alimentato dalla forza gialla della Paura), continuando ad impartirgli lezioni di vita, dimostrando che non sempre vale il detto “l’allievo supera il maestro“, non per Sinestro.
I due si dirigono a Korugar (la terra natale di Sinestro che è stata schiavizzata dal suo stesso Corpo), in cerca di liberare la gente oppressa dalle atrocità dei membri senza scrupoli arruolati da Sinestro stesso.
Hal Jordan sembra scettico, ma Sinestro non è uno sprovveduto.

Suppongo tu abbia un piano per spegnere i loro anelli.

Ovviamente!

Uno come Sinestro, con manie di onnipotenza e di controllo, non può aver creato un corpo senza saper come fermarlo, non può andare sulla sua terra natale dove lo attende un’armata inferocita che urla al tradimento del proprio leader, senza un piano B.
Ma nonostante ciò, accade qualcosa che i lettori non si aspettavano, Sinestro, arrivato su Korugar, fa saltare in aria il proprio piano per aiutare una donna korugariana in difficoltà: questa è Arsona, quella che un tempo combatteva al fianco di Sinestro per difendere il proprio pianeta.
Il piano così va in fumo e i due protagonisti vengono rinchiusi nelle celle.
A questo punto Sinestro e Hal sono costretti a vedersela con il loro passato ed i propri errori: aver ferito e tradito delle persone care.

Le parole di pentimento di Sinestro servono a ben poco, ma grazie alla persuasione di Hal, Arsona riesce a trovare un barlume di lucidità (dimenticando momentaneamente che Sinestro aveva tradito lei ed il suo popolo, lasciando che venissero schiavizzati dagli oppressori) da farle capire che la priorità assoluta è combattere contro il Corpo di Sinestro.
Con un abile piano architettato da quest’ultimo (ideato prima ancora di aver dato vita al Sinestro Corps), gli anelli gialli vengono disattivati e i portatori vengono indotti al coma.
L’oppressione di Korugar viene sventata e sembra che per i due protagonisti non ci sia nient altro per cui lottare insieme, ma non è finita qui.
Nel numero finale di questo arco narrativo vediamo Hal e Sinestro condurre le proprio vite.
Hal, insieme all’aiuto di Carol, cerca con tutte le sue forze di dimenticare per sempre la sua vita nello spazio, come Cavaliere di Smeraldo, tra le stelle ed i pianeti, cerca di dimenticare cosa vuol dire essere un Supereroe, nonostante il suo senso della giustizia non si sia mai alterato (nel primo e nell’ultimo numero, aiuta delle persone in difficoltà, senza anello, con le proprie forze), dimostrando che non bisogna per forza far parte della polizia galattica per essere una persona migliore.
Sinestro, invece, si imbatte in un oscuro segreto, più grande di lui. Cerca una spalla altrove, ma si rende conto che solo il suo vecchio allievo ed attuale arcinemico può aiutarlo.

Starstorm, ho visto uomini cadere molto più a fondo nell’oscurità e risalire con le unghie e con i denti, ma tu… Tu non sei Hal Jordan.

Il primo arco narrativo si conclude così, ma tra i due non è ancora finita.
Intanto i Guardiani avanzano con il loro piano della creazione del Terzo Esercito, la rottura tra i Cavalieri di Smeraldo e i fondatori delle Lanterne Verdi ormai è sempre più profonda e irreversibile, non si torna più indietro, si può solo andare avanti, e noi avanti troveremo: Il Segreto della Tribù Indaco!