Green Lantern: Evil’s Might

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An Epic Drama in the Elseworld Tradition

Testi: Howard Chaykin
Disegni: David Tischman
Edizione Originale: Tre volumi DC prestige , 2002
Edizione Italiana: inedito

“It’s a big story… a story of freedom… a story of courage… a story of honor… a story of progres… a story of industry… a story of money … a story of power… a story of prestige… but, must of all, a story of little old New York”

La Grande Mela di fine ottocento è ancora lontana dal bagliore delle luci di Broadway, ma già rivela la sua natura di città degli uomini, riflettendo le loro passioni e i loro peccati, i loro vizi e le loro virtù; ma la natura umana è mutevole, si sa, e New York è  la città in cui il cambiamento ha sempre avuto inizio.

Per l’appunto è il cambiamento, storico e sociale, ad essere il disegno della grande trama che si snoda in Evil’s Might, coinvolgendo tutte le classi sociali per formare un “Gangs of New York” in chiave politica, illuminato da una luce verde:  infatti, protagonista del racconto è Kyle Rayner, giovane immigrato irlandese nella Terra della Libertà, che si trova a dover scegliere tra giusto e sbagliato, tra omertà e sicurezza, mentre New York si evolve, giorno dopo giorno.

Insieme a lui troviamo diversi altri “Lantern boys”, spesso però resi irriconoscibili da Chaykin, in modo da rendere ancor più marcato lo sconvolgimento dei personaggi: vi siete mai chiesti cosa sarebbe diventato Hal Jordan se non avesse avuto modo di volare? E che dire di Alan, ritratto qui come mai prima d’ora? Tutti i personaggi rispecchiano il leit-motive delle Lanterne, la forza di volontà che smuove il mondo, ma ognuno in chiave diversa; Kyle cerca di uscire dal gruppo di Alan, i Bowery Greens, malavitosi irlandesi, e cerca di cambiare la società grazie alle sue vignette satiriche clandestine; Carol è la (perfetta) portavoce delle suffragette, mentre Hal è un ispettore fiero e senza paura a capo di una polizia razzista e brutale, sullo sfondo di una lotta di classe tra immigrati e alto borghesi; la scintilla si manifesta sotto forma di fiamma verde, qui meravigliosamente descritta come lampada dei desideri di foggia lepracauna, in pieno irish style.

I disegni contribuiscono più che degnamente alla narrazione, trasportando il lettore in piena atmosfera vittoriano, con un tocco di Verne. Sfortunatamente, quest’opera è perlopiù sconosciuta, sia in patria (non è mai stata ristampata in volume), sia in Italia (è inedita); anzi, in pochi sanno della sua esistenza, tanto da non essere segnalata in alcuni elenchi delle opere di Chaykin (la poca notorietà che ha è data dal fatto di essere l’unico Elseworld con Kyle protagonista),per cui Evil’s Might rappresenta una vera e prpria chicca per i lettori, che potranno godere di un altro Elseworld made in Chaykin, di livello pari a Superman’s Son.  Guai a lasciarselo sfuggire.

“It’s a big story…. And the end is yet to be written.”