Enormi novità per l’imminente pellicola della Wuorner Bros, enormi sì.
Perché là, dove eravamo in attesa della chiusura ideale (o quasi) della trilogia dedicata a Batman, ora siamo testimoni della svolta epocale che il regista britannico rilescerà nelle sale a partire da Luglio.

Ci sono stati mostrati vari treiler e spot tivvù, immagini promozzzionali e concept di varie carature; abbiamo vissuto gli attimi focali di alcune riprese stupende e determinanti e ci siamo appassionati alla maschera respirtorea che il personaggio interpretato da Tom Ardi (Bein) porta per tutta la durata del film.

E’ notizia di poche ore fa che, a Luglio, nelle sale NON arriverà de darc nait raisis, bensì il sequel di una delle pellicole WB più di successo dell’annata 2006 (no, non Superman Returns): Il Diavolo Veste Prada!

Ho voluto compiere un viaggio emozionale e proto-realistico all’interno dell’es di Brus Uein, ho colto la sua natura apatica e il fardello perentorio che incombe sul suo stesso presente, ma dopo due pellicole dedicate a lui e all’arco che incornicia la sua pressante esistenza, ho deciso di utilizzare alcune delle mie precedenti idee per dare forma ad una storia che ho sempre desiderato proseguire, ovvero Il Diavolo Veste Prada.

Alla domanda del perché abbia velato questo suo progetto facendolo passare per il terzo capitolo batmaniano, il regista è lapidario:

Avevo avuto la precedente esperienza di Insepscion, in cui mi ero trovato costretto a girare un intero film facendolo passare per il quarto capitolo della saga cyber-punk di Matrix, lo avevo anche chiamato The Matrix Rises, ma poi la gente ha cominciato a comprendere che quello non era Kianu Rivs, bensì Leonardo Di Caprio e che quello non sarebbe potuto essere il film che tanto attendevano.
Inoltre, inserire Talia Head già in Insepscion mi ha permesso di portare a conclusione la trilogia di Batman semplicemente facendo passare un film come Insepscion per il terzo capitolo della saga del Cavaliere Oscuro (e questo viene rafforzato anche dalla presenza nella pellicola di Ken Watanabe – Rasalgul – e di Tom Ardi – Bein -; nonchè di Kitty Praid stressa[Ellen Peig]).

Discutendo delle giustificazioni visive che abbiamo dai treiler precedenti al debutto di De Dark Nait Raisis:

Tutti i treiler e gli spot mostrano personaggi in costume. Questo non esclude che quelle scene siano ambientate ad una festa in maschera o tra le strade della città in cui Andrea Sacks (Anne Atauei) si muove, dopo gli eventi della prima pellicola.
E’ solo una festa in maschera, il 13,42% del film. Ciò che vedremo dopo sarà la reale presenza di Andrea che lotta nella Grande Mela per sconfiggere definitivamente, la sua più grande rivale di sempre.

Gli altri attori come si sono conformati alla scelta artistica di girare un film che sembrava un’altra pellicola, come spiega Beil, Chein e lo stesso Oldman?
O il cammello di Liam Niison?

Prima di tutto le voci su Niison sono del tutto false, in realtà il cammello c’è ma non è lui a guidarlo. Il villain del film è il grande ritorno di Miranda Priestly; ergo il cammelo è di conseguenza la sempre ottima Meril Striipp.
Per ciò che concerne, invece, l’entrata nel cast di attori come Beil e Chein, beh.. loro vanno a sopperire alla mancanza del personaggio che fu di Stanley Tucci (attualmente al lavoro sulla pellicola X-Men First Class 2, nel ruolo di Jean Grey) e compongono una coppia Gay che diverrà molto importante nel momento in cui la giovane Andrea si troverà a dover decidere se mettere il rimmel su uno Scianel color porpora oppure andare giù di brutto di fondotinta per coprire una lunga e burrascosa notte di sesso lesbo con il personaggio interpretato da Marion Cotigliarda (la trans/drag queen operata Manolita Sancez).

In ultimo piano, Oldman?

Gheri era molto felice di prendere parte, nuovamente, ad una mia pellicola ed è per questo che il suo personaggio muore nei 00.03.24 minuti d’inizio film.

Grazie mister Nolan.

Ciao, scusate vado a fare la pipì.